MechCommander 2
di
Redazione
Bene, e dopo questa introduzione storica passiamo al gioco. Come avrete già intuito, nel trentunesimo secolo, le macchine da guerra per eccellenza saranno i Mech, grandi robottoni bipedi dalle immense capacità distruttive, in altre parole mille quintali di distruzione su due gambe. La saga di MechWarrior ci ha messo ai comandi di questi imponenti e devastanti Mech, facendoci veramente sentire come se fossimo all'interno di portaerei sulla terra. In Mech Commander 2, seguito di Mech Commander (chi l'avrebbe mai detto?), invece comanderemo i robottoni dal punto di vista strategico, ovvero gestendo non più un solo bipede, bensì una o più squadre contemporaneamente. Non avremo più da preoccuparci di ruotare il busto se un nemico é alla nostra sinistra (ammesso che il Mech ce lo avesse permesso, vedi Nova), o di calibrare il salto per eseguire con maestria e leggerezza (eheh, un Mech da 100 tonnellate che si libra con leggerezza...) una "Death from Above": basterà indicare al pilota di attaccare chi vogliamo noi, opzionalmente suggerirgli anche come attaccarlo e aspettare (o meglio, sperare) che lo frigga. I BattleMech che avremo a disposizione saranno tantissimi e sempre altamente personalizzabili, a patto di avere abbastanza fondi a disposizione per comprare i pezzi di ricambio e eventuali nuovi ammennicoli. Questi fondi si possono ottenere se le nostre prestazioni sul campo sono sufficientemente soddisfacenti, oppure vendendo i resti presi direttamente da ciò che abbiamo distrutto o catturato
Ogni fortezza con le gambe ha bisogno di un pilota, pilota che non sarà semplicemente un burattino che esegue alla lettera i vostri ordini, ma tenterà di schivare i colpi avversari riparandosi dietro asperità o qualsiasi altra sporgenza, o semplicemente tentando di rimanere fuori dalla portata dell'avversario. Più li farete combattere e più impareranno a padroneggiare e a sfruttare i Mech che comanderanno, utilizzando al meglio gli strumenti che avranno a disposizione (come sensori, laser, jump-jets e via dicendo), diventando così capaci di fare la differenza sul campo
Ogni fortezza con le gambe ha bisogno di un pilota, pilota che non sarà semplicemente un burattino che esegue alla lettera i vostri ordini, ma tenterà di schivare i colpi avversari riparandosi dietro asperità o qualsiasi altra sporgenza, o semplicemente tentando di rimanere fuori dalla portata dell'avversario. Più li farete combattere e più impareranno a padroneggiare e a sfruttare i Mech che comanderanno, utilizzando al meglio gli strumenti che avranno a disposizione (come sensori, laser, jump-jets e via dicendo), diventando così capaci di fare la differenza sul campo