Medal of Honor 2010
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Dopo aver provato a dovere questo assaggio del multiplayer di Medal of Honor abbiamo intervistato Patrick Liu degli studi DICE, il team scelto per dare vita a questa importante parte del nuovo FPS di Electronic Arts.
Game Surf - Ciao Patrick, abbiamo appena smesso di giocare con questi estratti del multiplayer di Medal of Honor e, per quel che riguarda i contenuti già visto nella beta, si nota un buon passo in avati...
Patrick Liu - Si, siamo contenti del lavoro compiuto e la fase di beta ci é stata molto utile per bilanciare al meglio il gioco, senza contare i miglioramenti tecnici e sulle armi.
GS - Diciamo che la mano dei creatori di Battlefield si fa notare, pensi che il vostro precedente lavoro e questo Medal of Honor potrebbero andare a scontrarsi sul mercato? Sarebbe come avere due concorrenti sotto lo stesso tetto.
PL - Ad essere sincero si e no... indubbiamente siamo davanti a due sparatutto in prima persona, quindi qualcuno potrebbe sovrapporli, ma pensiamo di aver compiuto diversi passi per differenziare le due esperienze di gioco, in modo che gli appassionati possano divertirsi con entrambi senza dover vivere sensazioni “fotocopia”.
GS - Come é stato per te lavorare su un titolo altrui? Ci sembra una situazione abbastanza particolare.
PL - É stato... strano! Ma il lavoro ha saputo appassionare tutto il team.
GS - Appena ci siamo messi a giocare ci siamo ritrovato nei panni di alcuni... talebani! Ammettiamo di non avere una chiara idea di come possano funzionare queste cose qui in Svezia, ma ti assicuriamo che in Italia un simile fattore potrebbe portare molte polemiche dei media sul gioco, come se già il single player non avesse abbastanza scatenato critiche internazionali. Che ne pensi a riguardo? Credi che la situazione possa diventare un po' troppo scomoda?
PL - Sono abbastanza stupito dalle critiche e anche dal fatto che qualcuno possa scandalizzarsi per la possibilità di utilizzare un talebano. Se analizziamo il prodotto e il tipo di giochi in cui é inserito, é chiaro che quando si tratta di sfide in multiplayer ci debbano essere delle fazioni a sfidarsi, quindi questa volta ci saranno talebani e forse filoamericane. Si tratta di una semplicissima divisione pratica anche in nome dell'atmosfera. Qualcuno deve pur interpretare i “cattivi”.
GS - Un argomento che sta molto a cuore all'utenza sono i DLC. Avete già in mente qualcosa a riguardo?
PL - Certo, e non si tratterà solo di mappe. Ci saranno sorprese anche riguardo a nuovi game mode.
GS - Sempre per quanto riguarda l'utenza, personalmente odiamo a morte i vari chater e compagnia bella che si incontrano online, crediamo anche che praticamente tutti siano d'accordo con noi. Avete pensato a qualche particolare penalizzazione per chi ha comportamenti scorretti giocando online? Prendiamo ad esempio chi si scollega prima della fine di un match quando si ritrova in netta difficoltà...
PL - Si, capisco perfettamente il problema, ed é un nostro interesse riuscire a fare qualcosa. Ad esempio, se tu dovessi interrompere una battaglia prima degli altri, naturalmente ti ritroveresti a non guadagnare nessuna esperienza, e un Moedal of Honor é un fattore molto importante. Per particolari situazioni potrebbero persino esserci penalizzazioni nel punteggio generale...
GS - Patrcik, se guardiamo il tuo curriculum non possiamo fare a meno di notare che hai sempre lavorato su FPS. Attualmente il genere domina il mercato, credi che sarà sempre così?
PL - Non so se sarà sempre così, la cosa sicura é che attualmente l'interesse del pubblico é altissimo e probabilmente il trend continuerà ancora per un po'. Per mantenere una certa freschezza é importante cercare di creare giochi che abbiano una propria anima, differenziandosi in qualcosa dal resto del mercato. Ecco, credo che qui alla DICE si stia cercando di fare proprio questo...
GS - Ti ringraziamo del tuo tempo Patrick, ci vediamo magari online per qualche partita!
PL - Grazie a voi e a presto!
Game Surf - Ciao Patrick, abbiamo appena smesso di giocare con questi estratti del multiplayer di Medal of Honor e, per quel che riguarda i contenuti già visto nella beta, si nota un buon passo in avati...
Patrick Liu - Si, siamo contenti del lavoro compiuto e la fase di beta ci é stata molto utile per bilanciare al meglio il gioco, senza contare i miglioramenti tecnici e sulle armi.
GS - Diciamo che la mano dei creatori di Battlefield si fa notare, pensi che il vostro precedente lavoro e questo Medal of Honor potrebbero andare a scontrarsi sul mercato? Sarebbe come avere due concorrenti sotto lo stesso tetto.
PL - Ad essere sincero si e no... indubbiamente siamo davanti a due sparatutto in prima persona, quindi qualcuno potrebbe sovrapporli, ma pensiamo di aver compiuto diversi passi per differenziare le due esperienze di gioco, in modo che gli appassionati possano divertirsi con entrambi senza dover vivere sensazioni “fotocopia”.
GS - Come é stato per te lavorare su un titolo altrui? Ci sembra una situazione abbastanza particolare.
PL - É stato... strano! Ma il lavoro ha saputo appassionare tutto il team.
GS - Appena ci siamo messi a giocare ci siamo ritrovato nei panni di alcuni... talebani! Ammettiamo di non avere una chiara idea di come possano funzionare queste cose qui in Svezia, ma ti assicuriamo che in Italia un simile fattore potrebbe portare molte polemiche dei media sul gioco, come se già il single player non avesse abbastanza scatenato critiche internazionali. Che ne pensi a riguardo? Credi che la situazione possa diventare un po' troppo scomoda?
PL - Sono abbastanza stupito dalle critiche e anche dal fatto che qualcuno possa scandalizzarsi per la possibilità di utilizzare un talebano. Se analizziamo il prodotto e il tipo di giochi in cui é inserito, é chiaro che quando si tratta di sfide in multiplayer ci debbano essere delle fazioni a sfidarsi, quindi questa volta ci saranno talebani e forse filoamericane. Si tratta di una semplicissima divisione pratica anche in nome dell'atmosfera. Qualcuno deve pur interpretare i “cattivi”.
GS - Un argomento che sta molto a cuore all'utenza sono i DLC. Avete già in mente qualcosa a riguardo?
PL - Certo, e non si tratterà solo di mappe. Ci saranno sorprese anche riguardo a nuovi game mode.
GS - Sempre per quanto riguarda l'utenza, personalmente odiamo a morte i vari chater e compagnia bella che si incontrano online, crediamo anche che praticamente tutti siano d'accordo con noi. Avete pensato a qualche particolare penalizzazione per chi ha comportamenti scorretti giocando online? Prendiamo ad esempio chi si scollega prima della fine di un match quando si ritrova in netta difficoltà...
PL - Si, capisco perfettamente il problema, ed é un nostro interesse riuscire a fare qualcosa. Ad esempio, se tu dovessi interrompere una battaglia prima degli altri, naturalmente ti ritroveresti a non guadagnare nessuna esperienza, e un Moedal of Honor é un fattore molto importante. Per particolari situazioni potrebbero persino esserci penalizzazioni nel punteggio generale...
GS - Patrcik, se guardiamo il tuo curriculum non possiamo fare a meno di notare che hai sempre lavorato su FPS. Attualmente il genere domina il mercato, credi che sarà sempre così?
PL - Non so se sarà sempre così, la cosa sicura é che attualmente l'interesse del pubblico é altissimo e probabilmente il trend continuerà ancora per un po'. Per mantenere una certa freschezza é importante cercare di creare giochi che abbiano una propria anima, differenziandosi in qualcosa dal resto del mercato. Ecco, credo che qui alla DICE si stia cercando di fare proprio questo...
GS - Ti ringraziamo del tuo tempo Patrick, ci vediamo magari online per qualche partita!
PL - Grazie a voi e a presto!