Medal of Honor Pacific Assault
di
Simone 'Simplo' Murtas
E' sulle acque del Pacifico che Stati Uniti e Giappone si produssero in un cruentissimo scontro per il dominio di cielo e mare ed è sempre li che si determinò l'ingresso in guerra degli USA a seguito della battaglia di Pearl Harbor. Forze navali, aeree e terrestri furono impiegate durante quello che viene ricordato come un momento "topico" della seconda guerra mondiale. Ed è proprio nell'ambito queste azioni che si svolge l'attesissimo sequel di Medal of Honor, chiamato appunto Pacific Assault. Il suo predecessore fu acclamato come uno dei migliori simulatori di guerra mai realizzati, grazie all'eccellente realismo con cui era stato sviluppato. Ed è sullo stesso grado di coinvolgimento e realismo che la EA punta per promuovere Pacific Assault. Non per niente uno degli slogan con il quale esordisce il titolo è "Questo non è un gioco, è la guerra!". Il motore grafico è stato completamente rivisto, pur utilizzando ancora il motore di Q3 Arena, e sfrutta la tecnologia Havok per quanto riguarda la simulazione della fisica. E' grazie a questo sistema che il gioco può offrire delle spettacolari scene di battaglia, con aerei che esplodono in volo e i cui pezzi si schiantano a terra provocando esplosioni e devastazioni, torrette che crollano schiantandosi al suolo, polvere e pietre che si sollevano per effetto delle sventagliate di mitra, oggetti che volano da tutte le parti durante le deflagrazioni e, addirittura, sedie catapultate in aria dalle pallottole.
Notevoli anche gli effetti di luce come quando, ad esempio, il sole taglia letteralmente l'aria filtrando dalle piante della fitta giungla o attraverso le finestre degli edifici. E sempre a proposito di luce c'è da segnalare come la "fotografia" sia stata curata in maniera eccellente, con una scelta di colori riuscitissima che varia a seconda delle situazioni, della copertura del cielo, e dell'ambiente, quasi ci si trovasse davanti ad un film e non davanti ad un semplice gioco. Gli effetti speciali sono curati alla stessa maniera ed è sbalorditivo assistere alle esplosioni provocate da bombe e detonazioni: il fuoco che si espande con forza folgorante e il fumo conseguente lasciano davvero di stucco. Punto di forza del gioco, comunque, è soprattutto l'elevatissimo grado di coinvolgimento che cattura il giocatore fin dalle prime partite. Il personaggio principale è Tommy Conlin, un semplice marine che, mentre riposa nella sua tenda, in un accampamento su un'isola del pacifico, viene svegliato di soprassalto dalle sirene d'allarme: si tratta dell'assalto dei giapponesi a Pearl Harbor. Così, d'improvviso, sull'isola si scatena l'inferno con bombardamenti da parte degli aerei giapponesi e cariche delle truppe d'assalto nipponiche. Tutto è dannatamente difficile, riconoscere i propri compagni, capire da dove arrivino le bombe, orientarsi in mezzo al fuoco e alle esplosioni, tanto che paura e angoscia diventano quasi palpabili. Insomma, realismo e coinvolgimento ai massimi livelli per Pacific Assault.
Il gioco si svilupperà lungo trentacinque missioni che avranno come scenario quello del Pacifico e otto diverse ambientazioni. Sarà possibile utilizzare armi di ogni tipo, mobili e fisse, nonché porsi alla guida di mezzi di terra, aria e mare. Grande cura è stata riposta anche alla gestione dell'intelligenza artificiale con particolare attenzione alla gestione dei team, fondamentale per il successo di diverse missioni. Il giocatore, infatti, potrà guidare la propria squadra e dovrà decidere opportunamente tattiche e strategie per riportare a casa la pelle. Il multiplayer, altro vanto del primo Medal of Honor, propone un innovativo sistema chiamato "Invader", tutto ancora da scoprire ed integra la tecnologia PunkBuster in maniera nativa per impedire l'uso di cheats durante i match attraverso Internet. Insomma, visto le premesse e la demo appena messa in circolazione, Medal of Honor: Pacific Assault, sembra essere davvero un ottima opportunità per chiunque ami i giochi di guerra e apprezzi realismo e simulazione.
Realismo è la parola d'ordine della serie Medal of Honor e questo Pacific Assault non fa che confermarlo. Un motore grafico di ottimo livello garantisce effetti speciali dirompenti, fra esplosioni, fiamme e fumo, mentre il sistema fisico Havok permette di riprodurre sugli oggetti gli effetti più devastanti delle deflagrazioni. Suoni e immagini concorrono a immergere il giocatore in un vero e proprio inferno di fuoco, fatto di emozioni e angosce davvero realistiche. Un prodotto che promette di essere un vero e proprio "must" per tutti gli amanti del genere.
Notevoli anche gli effetti di luce come quando, ad esempio, il sole taglia letteralmente l'aria filtrando dalle piante della fitta giungla o attraverso le finestre degli edifici. E sempre a proposito di luce c'è da segnalare come la "fotografia" sia stata curata in maniera eccellente, con una scelta di colori riuscitissima che varia a seconda delle situazioni, della copertura del cielo, e dell'ambiente, quasi ci si trovasse davanti ad un film e non davanti ad un semplice gioco. Gli effetti speciali sono curati alla stessa maniera ed è sbalorditivo assistere alle esplosioni provocate da bombe e detonazioni: il fuoco che si espande con forza folgorante e il fumo conseguente lasciano davvero di stucco. Punto di forza del gioco, comunque, è soprattutto l'elevatissimo grado di coinvolgimento che cattura il giocatore fin dalle prime partite. Il personaggio principale è Tommy Conlin, un semplice marine che, mentre riposa nella sua tenda, in un accampamento su un'isola del pacifico, viene svegliato di soprassalto dalle sirene d'allarme: si tratta dell'assalto dei giapponesi a Pearl Harbor. Così, d'improvviso, sull'isola si scatena l'inferno con bombardamenti da parte degli aerei giapponesi e cariche delle truppe d'assalto nipponiche. Tutto è dannatamente difficile, riconoscere i propri compagni, capire da dove arrivino le bombe, orientarsi in mezzo al fuoco e alle esplosioni, tanto che paura e angoscia diventano quasi palpabili. Insomma, realismo e coinvolgimento ai massimi livelli per Pacific Assault.
Il gioco si svilupperà lungo trentacinque missioni che avranno come scenario quello del Pacifico e otto diverse ambientazioni. Sarà possibile utilizzare armi di ogni tipo, mobili e fisse, nonché porsi alla guida di mezzi di terra, aria e mare. Grande cura è stata riposta anche alla gestione dell'intelligenza artificiale con particolare attenzione alla gestione dei team, fondamentale per il successo di diverse missioni. Il giocatore, infatti, potrà guidare la propria squadra e dovrà decidere opportunamente tattiche e strategie per riportare a casa la pelle. Il multiplayer, altro vanto del primo Medal of Honor, propone un innovativo sistema chiamato "Invader", tutto ancora da scoprire ed integra la tecnologia PunkBuster in maniera nativa per impedire l'uso di cheats durante i match attraverso Internet. Insomma, visto le premesse e la demo appena messa in circolazione, Medal of Honor: Pacific Assault, sembra essere davvero un ottima opportunità per chiunque ami i giochi di guerra e apprezzi realismo e simulazione.
Realismo è la parola d'ordine della serie Medal of Honor e questo Pacific Assault non fa che confermarlo. Un motore grafico di ottimo livello garantisce effetti speciali dirompenti, fra esplosioni, fiamme e fumo, mentre il sistema fisico Havok permette di riprodurre sugli oggetti gli effetti più devastanti delle deflagrazioni. Suoni e immagini concorrono a immergere il giocatore in un vero e proprio inferno di fuoco, fatto di emozioni e angosce davvero realistiche. Un prodotto che promette di essere un vero e proprio "must" per tutti gli amanti del genere.
Medal of Honor Pacific Assault
Medal of Honor Pacific Assault
Realismo è la parola d'ordine della serie Medal of Honor e questo Pacific Assault non fa che confermarlo. Un motore grafico di ottimo livello garantisce effetti speciali dirompenti, fra esplosioni, fiamme e fumo, mentre il sistema fisico Havok permette di riprodurre sugli oggetti gli effetti più devastanti delle deflagrazioni. Suoni e immagini concorrono a immergere il giocatore in un vero e proprio inferno di fuoco, fatto di emozioni e angosce davvero realistiche. Un prodotto che promette di essere un vero e proprio "must" per tutti gli amanti del genere.