Medal of Honor: Underground

Il passaggio dalla precisa organizzazione militare trovata in Medal of Honor alla precaria e clandestina realtà di un movimento come la resistenza é stato pesantemente evidenziato nel gioco grazie ad un accurato design ambientale che si rispecchia in tutto: per fare un esempio pratico basta riferirsi alla schermata delle opzioni, che nel primo gioco della serie era "ambientata" in una sala di comando dell'esercito, mentre in Underground é stata collocata in un buio scantinato all'apparenza privo di interesse, che però rivela man mano che vengono selezionate tutte le "opzioni" del gioco, accuratamente camuffate. Saranno proprio le coraggiose azioni di Manon nella resistenza che la porteranno a essere contattata e reclutata dalle forze alleate nella parte avanzata del gioco, un cui ritroveremo anche il giovane Jimmy Patterson

Ovviamente Manon non ha la preparazione militare e l'equipaggiamento di un vero militare, perciò le varie missioni che andrà ad affrontare saranno sotto molti aspetti meno incentrate sull'azione e più sull'infiltrazione vera e propria, per quanto non mancheranno situazioni da affrontare sotto il segno dell'azione pura. Quindi in Underground oltre ad un massiccio uso delle armi guadagneranno ampio spazio i camuffamenti e tutta una serie di oggetti che serviranno ad acquisire informazioni essenziali per proseguire l'opera di resistenza. Manon avrà dunque a che fare con macchine fotografiche (con tanto di enorme flash "a lampadina"), documenti falsi, attrezzi da scasso più o meno discreti, registratori e microfilm. Anche l'arsenale a disposizione sarà lievemente più orientato verso lo spionaggio, quindi entreranno in gioco armi più discrete come una balestra o una cara vecchia spranga di ferro. Dal primo Medal of Honor faranno il loro ritorno molte armi, come il fucile da cecchino (la cui efficienza é stata migliorata rispetto al precedente), le granate e il potente "PanzerFaust", meglio noto dalle nostre parti come "Bazooka"
L'introduzione di armi più potenti come gli esplosivi é altamente motivata, poiché Underground metterà in gioco nuovi tipi di nemici: oltre alle nutrite schiere di soldati infatti dovremo vedercela anche con automezzi più o meno blindati. Si parte da veicoli convenzionali come automobili e motociclette per arrivare ai temuti Panzer, i carri armati tedeschi capaci di spazzare via interi covi della Resistenza con un solo colpo. L'inserimento di questi elementi ha il duplice compito di rendere più complesse le operazioni di battaglia e di variare ulteriormente l'azione di gioco. Infatti, oltre a doverci combattere contro, questa volta sarà possibile mettersi ai comandi di tali mezzi e utilizzarli a nostro vantaggio: anzi, in certe missioni il reperimento di un determinato mezzo di trasporto sarà vitale per il corretto completamento degli obbiettivi (da citare anche alcune interessanti sezioni a bordo di un sidecar, guidato da un compagno). Altro fattore innovativo del gioco é rappresentato dal ruolo che altri compagni di lotta avranno nelle varie missioni. In alcuni casi infatti determinati personaggi (tra cui anche Jacques, il fratello di Manon) vi faranno da spalla, aiutandovi e svolgendo compiti specifici: ovviamente nel corso delle operazioni questi alleati potrebbero venire uccisi nel caso non li aiutiate o non rimaniate assieme per affrontare al meglio le situazioni, e questo triste avvenimento porterà ripercussioni sullo svolgimento della trama, poiché magari un combattente morto nella missione precedente avrebbe fatto il suo ritorno per aiutarvi in quella successiva