Medal of Honor: Underground

Medal of Honor Underground
di
Dunque l'azione di gioco dovrà essere ancora più riflessiva e ragionata che in Medal of Honor. Gli effetti dei colpi su Manon saranno molto più pesanti: una delle critiche più pesanti fatte il primo episodio infatti era giustamente relativa alla disumana resistenza di Patterson, che poteva subire intere scariche di mitra in pieno petto rimanendo solamente ferito. Questo toglieva parecchio alla tensione e al realismo del gioco, e sembra che questa volta non si voglia rinunciare a questi due importanti elementi. Parlando di realismo, anche Underground presenterà alcune delle ambientazioni più realistiche mai comparse in un gioco simile. Questa volta il raggio d'azione delle 7 missioni che dovranno essere completate é molto più ampio, e copre quasi tutta l'Europa, passando anche per luoghi storici come il castello residenza di Himmler a Wewelsburg, in Austria, o per la tristemente nota abbazia di Monte Cassino qui da noi, in Italia, per un totale di ben 24 differenti livelli. Inoltre Manon si "concederà" qualche trasferta a più lungo raggio, arrivando anche in Nord Africa, sulle orme del generale Rommel, e non é escluso che anche lei, come Patterson nel primo Medal of Honor, usufruisca del passaggio di un umido U-Boot tedesco
Medal of Honor: Underground
L'interno del castello di Hess. Prudenza o morte... qui mi sa che abbiam scelto la seconda...

Di certo, tutti questi propositi sarebbero inutili se alla base non ci fosse un motore grafico capace di muovere tutto il gioco in maniera ottimale. Il cuore alla base di Underground é una nuova versione del motore tridimensionale già usato in Medal of Honor, con alcune interessanti modifiche relative all'illuminazione dinamica degli ambienti, alla distanza dell'orizzonte, leggermente aumentata, e alla grandezza generale dei livelli. Facendo letteralmente a pugni con le limitazioni di memoria di PSX infatti, e usando sapientemente un sistema di caricamento dinamico dei dati da CD (potenziato rispetto a quanto usato nel primo gioco) i Dreamworks sono riusciti a strappare alla console livelli formati da oltre 40.000 poligoni, probabilmente la cifra più alta mai implementata in un gioco simile per PlayStation: la media parla comunque di livelli con estensione doppia rispetto a quelli di Medal of Honor. Basta dare un'occhiata alle foto per comprendere gli effetti di queste innovazioni, che hanno regalato al gioco un aspetto magistrale, ma la cosa che stupisce di più é vedere il gioco in movimento e non percepire rallentamenti troppo fastidiosi o intoppi nella grafica: salvo qualche scatto e imprecisione dovuta all'eccessiva complessità grafica, tutto scorre senza problemi, ed esplorare i livelli di Underground é un vero piacere, più di quanto già non lo fosse

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI