Medieval Lords
di
Luca 'Chomog' Zaccaria
Due generi in uno
A quanti non piacerebbe indossare i panni di uno di quei lords medievali che sembravano quasi onnipotenti nei loro regni? Ecco che la Montecristo Games stuzzica la nostra sete di potere con la promessa di un titolo a metà strada tra lo strategico in tempo reale ed il gestionale, dandoci la possibilità di soddisfare la nostra sete di potere. Saremo chiamati, come suggerisce il titolo, a costruire, difendere ed espandere il nostro feudo;con i ritmi e le modalità tipiche di un gioco gestionale. Ci troveremo a costruire villaggi da zero tentando di farli sviluppare in città fortificate, tenendo però sempre in considerazione la produzione e la distribuzione di cibo e acqua, la gestione dell'economia del nostro territorio, il progresso tecnologico finalizzato a migliorare le condizioni di vita e, cosa più importante tra tutte, l'umore della nostra popolazione (vero pilastro portante dell'evoluzione del nostro regno). Ma non finisce qui: ovviamente dovremo difendere da aggressioni esterne ciò che abbiamo con tanta fatica costruito. Ed ecco che edificheremo anche strutture difensive ed addestreremo il nostro esercito (arruolato direttamente tra i rappresentanti del nostro popolo) il quale sarà di fondamentale importanza anche per il soddisfacimento del nostro terzo scopo: espandere il nostro dominio sulle adiacenti terre, libere e non.
Tante novità
Per la prima volta in un gestionale ci troveremo dinanzi ad un motore grafico completamente in tre dimensioni, molto ben realizzato e che rende il titolo esteticamente molto pregevole. Durante il gioco potremo, come nella migliore tradizione del genere, gestire e tenere sotto controllo l'intera situazione dei nostri domini con la solita visuale dall'alto ma avremo anche l'opportunità, davvero molto originale e interessante, di passeggiare letteralmente tra le strade delle nostre città ed osservare "dal vivo" il fluire della vita del nostro popolo grazie ad una visuale stile "full immersion".
Nella creazione del nostro regno potremo, poi, dare libero sfogo alla nostra fantasia. Avremo infatti una libertà, mai riscontrata prima in un titolo gestionale, nella costruzione di edifici (che potremo scegliere tra circa 100 modelli differenti) e strade, esattamente dove vorremo, senza la classica limitazione (sempre impostaci in titoli di questo genere) di attenerci ad una rigida griglia ortogonale.
Per di più alcuni elementi non avranno neppure forma e dimensioni predefinite, il che ci permetterà di plasmarli a nostro piacimento. Infine, nella pianificazione urbanistica, subiremo l'influenza della configurazione del territorio, con l'interessante opportunità di trarne vantaggio utilizzando, ad esempio, colline e fiumi come difese naturali, esattamente come realmente accadeva nell'era medievale. Solo l'interfaccia di gioco potrebbe, inizialmente, lasciare un po' perplesso il giocatore, presentando la complessità dei menù di un gestionale in un gioco che, a prima vista e ad un'analisi approssimativa, si direbbe essere uno strategico in tempo reale. In realtà basta solamente prendersi del tempo ed abituarsi ai comandi ed ai tempi del gioco per poi potersi immergere completamente e gustare appieno le dieci missioni (ma ulteriori mappe sono disponibili tramite download) che compongono il titolo.
Le premesse per un titolo che colpisca nel segno ci sono tutte, insieme ad innovazioni che si preannunciano molto interessanti e che potrebbero aprire la strada ad un "nuovo genere" di gioco che, unendo le caratteristiche degli strategici in tempo reale e dei gestionali, potrebbe risultare più accattivante dei generi originari. Constatando il progressivo (e finora meritato) affermarsi della Montecristo Games nel campo dei RTS non possiamo far altro che aspettare sperando in un prodotto che non deluda le aspettative che questa preview ha alimentato.
A quanti non piacerebbe indossare i panni di uno di quei lords medievali che sembravano quasi onnipotenti nei loro regni? Ecco che la Montecristo Games stuzzica la nostra sete di potere con la promessa di un titolo a metà strada tra lo strategico in tempo reale ed il gestionale, dandoci la possibilità di soddisfare la nostra sete di potere. Saremo chiamati, come suggerisce il titolo, a costruire, difendere ed espandere il nostro feudo;con i ritmi e le modalità tipiche di un gioco gestionale. Ci troveremo a costruire villaggi da zero tentando di farli sviluppare in città fortificate, tenendo però sempre in considerazione la produzione e la distribuzione di cibo e acqua, la gestione dell'economia del nostro territorio, il progresso tecnologico finalizzato a migliorare le condizioni di vita e, cosa più importante tra tutte, l'umore della nostra popolazione (vero pilastro portante dell'evoluzione del nostro regno). Ma non finisce qui: ovviamente dovremo difendere da aggressioni esterne ciò che abbiamo con tanta fatica costruito. Ed ecco che edificheremo anche strutture difensive ed addestreremo il nostro esercito (arruolato direttamente tra i rappresentanti del nostro popolo) il quale sarà di fondamentale importanza anche per il soddisfacimento del nostro terzo scopo: espandere il nostro dominio sulle adiacenti terre, libere e non.
Tante novità
Per la prima volta in un gestionale ci troveremo dinanzi ad un motore grafico completamente in tre dimensioni, molto ben realizzato e che rende il titolo esteticamente molto pregevole. Durante il gioco potremo, come nella migliore tradizione del genere, gestire e tenere sotto controllo l'intera situazione dei nostri domini con la solita visuale dall'alto ma avremo anche l'opportunità, davvero molto originale e interessante, di passeggiare letteralmente tra le strade delle nostre città ed osservare "dal vivo" il fluire della vita del nostro popolo grazie ad una visuale stile "full immersion".
Nella creazione del nostro regno potremo, poi, dare libero sfogo alla nostra fantasia. Avremo infatti una libertà, mai riscontrata prima in un titolo gestionale, nella costruzione di edifici (che potremo scegliere tra circa 100 modelli differenti) e strade, esattamente dove vorremo, senza la classica limitazione (sempre impostaci in titoli di questo genere) di attenerci ad una rigida griglia ortogonale.
Per di più alcuni elementi non avranno neppure forma e dimensioni predefinite, il che ci permetterà di plasmarli a nostro piacimento. Infine, nella pianificazione urbanistica, subiremo l'influenza della configurazione del territorio, con l'interessante opportunità di trarne vantaggio utilizzando, ad esempio, colline e fiumi come difese naturali, esattamente come realmente accadeva nell'era medievale. Solo l'interfaccia di gioco potrebbe, inizialmente, lasciare un po' perplesso il giocatore, presentando la complessità dei menù di un gestionale in un gioco che, a prima vista e ad un'analisi approssimativa, si direbbe essere uno strategico in tempo reale. In realtà basta solamente prendersi del tempo ed abituarsi ai comandi ed ai tempi del gioco per poi potersi immergere completamente e gustare appieno le dieci missioni (ma ulteriori mappe sono disponibili tramite download) che compongono il titolo.
Le premesse per un titolo che colpisca nel segno ci sono tutte, insieme ad innovazioni che si preannunciano molto interessanti e che potrebbero aprire la strada ad un "nuovo genere" di gioco che, unendo le caratteristiche degli strategici in tempo reale e dei gestionali, potrebbe risultare più accattivante dei generi originari. Constatando il progressivo (e finora meritato) affermarsi della Montecristo Games nel campo dei RTS non possiamo far altro che aspettare sperando in un prodotto che non deluda le aspettative che questa preview ha alimentato.
Medieval Lords
Medieval Lords
Le premesse per un titolo che colpisca nel segno ci sono tutte, insieme ad innovazioni che si preannunciano molto interessanti e che potrebbero aprire la strada ad un "nuovo genere" di gioco che, unendo le caratteristiche degli strategici in tempo reale e dei gestionali, potrebbe risultare più accattivante dei generi originari. Constatando il progressivo (e finora meritato) affermarsi della Montecristo Games nel campo dei RTS non possiamo far altro che aspettare sperando in un prodotto che non deluda le aspettative che questa preview ha alimentato.