Memories of Mars

di

Che l’industria proceda spesso a periodi, caratterizzati da generi o tematiche ricorrenti attraverso diversi titoli e prodotti, è una verità che alternativamente entusiasma o annoia le diverse tipologie di giocatore. Se da un lato il vantaggio è quello di vedere alcuni generi esplodere e maturare in brevissimo tempo (spinti da una onesta competizione), dall’altro la sovraesposizione, il riciclo delle medesime meccaniche, e una certa frenesia di partecipazione da parte di publisher e sviluppatori corrono il rischio di generare una serie pressoché infinita di cloni.

Si tratta di una doverosa premessa, necessaria per riuscire a raccontare al meglio le caratteristiche di Memories of Mars, open world-survival disponibile su Steam in early access -una combinazione di caratteristiche spesso inflazionata e capace di sollevare più di un sopracciglio fra i giocatori più veterani.

Memories of Mars

Iniziamo dal setting: Memories of Mars è ambientato fra le abbandonate rovine di diversi impianti minerari situati sul pianeta rosso, a circa 100 anni nel nostro futuro. Un tempo visibilmente frequentate, queste distese ed impianti sono ora lasciate completamente a sé stesse -popolate solo dagli occasionali mulinelli di sabbia, e aggressive creature meccaniche. I giocatori, nessuno escluso, verranno calati nei panni di cloni risvegliatisi autonomamente all'interno di alcuni impianti in disuso; lasciati a sé stessi in un ambiente ostile e con poche o nessuna risorsa, i giocatori dovranno tentare di sopravvivere il più a lungo possibile in un pianeta ostile e bombardato da esplosioni solari.

Sopravvivere sul pianeta rosso in Memories of Mars non è una impresa semplice. L’ambiente di gioco, stimato in circa 22 chilometri quadrati, alterna fra desolanti deserti completamente vuoti, occasionali centri comunicazione, e rovine di impianti minerari talmente dense da divenire dei piccoli centri abitati. Armato di una stampante 3d con cui eseguire il crafting dei vari oggetti necessari, ogni giocatore dovrà riuscire a mantenere un delicatissimo equilibrio fra i vari aspetti del gioco: la fase di esplorazione & gestione risorse, infatti, è completata da una componente RpG in cui i FLOPS (la moneta del gioco con cui interfacciarsi ai vari terminali sparsi per Marte) vengono anche utilizzati come punti per sbloccare nuovi progetti per equipaggiamenti ed armi.

Memories of Mars

Memories of Mars è chiaramente NON progettato per essere affrontato da solo: il ritmo di progresso per un giocatore singolo è incredibilmente lento sia per quanto riguarda la raccolta di materie prime che per l’ammontare di nemici da uccidere per racimolare i pochi FLOPS necessari a sbloccare gli attrezzi più elementari; aggiungete a questo come le varie abilità da sbloccare siano disposte su tre “rami” ben diversi (dedicati alla costruzione di oggetti, elementi di architettura, e armi), e diventa subito chiaro come il gioco possa diventare notevolmente più gradevole se giocato con un gruppo ben organizzato ed affiatato.

Dall’hands on che abbiamo potuto effettuare, è difficile stimare la durata di una “campagna” in Memories of Mars: sebbene ogni partita ci rimetta saldamente al controllo del nostro personaggio esattamente come & dove sia stato lasciato (elemento che incentiva notevolmente la costruzione di basi, indistruttibili ed inespugnabili a patto che il possessore ne riesca a pagare un mantenimento giornaliero), i già citati “extinction level events” dovuti alle macchie solari ripuliranno i server da ogni forma di vita alla fine di ogni stagione di gioco -lasciando ai giocatori la possibilità di effettuare solo un upload delle proprie memorie, garantendo al prossimo clone le proprie abilità (e il ricordo di alcuni geocache preparati per l’occasione).

Memories of Mars

Memories of Mars è, al momento, un gioco ancora in alto early access e difficile da consigliare anche solo per qualche partita. Tecnicamente stabilissimo e dal comparto grafico decisamente spettacolare (uno dei punti di forza del gioco), Memories of Mars è tuttavia un titolo fortemente sbilanciato verso un gioco di squadra grazie alla totale mancanza di server PvE e all’estenuante lentezza della raccolta risorse. I FLOPS, in particolare, sono una moneta fondamentale sia per l’avanzamento del personaggio che per il mantenimento della propria base, ma ottenibile solo sconfiggendo nemici e partecipando ad alcuni eventi a tempo -cosa che, di fatto, relega questi elementi fondamentali del gioco dietro ad estenuanti cicli di grinding per lo sfortunato giocatore senza una squadra. 

Per chi fosse interessato, suggeriamo una visita alla vivissima community Discord su cui è possibile avere un filo diretto con giocatori più esperti -e in cui i programmatori stessi sono molto presenti e disponibili. Patch e aggiornamenti sono rilasciati su base giornaliera, per cui non possiamo che rimanere sintonizzati e aspettare di dirvi di più sui futuri sviluppi.

Memories of Mars

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI