Metal Fatigue
CLASSICHE RIVOLUZIONI
Metal Fatigue fa riferimento, per quanto riguarda la struttura di gioco vera e propria, ai classici strategici in tempo reale. Non posso che riferirmi alla necessità di acquisire le risorse necessarie per portare avanti una missione di qualsivoglia genere, la costruzione di edifici adibiti ai più disparati scopi, la "produzione" di unità e ciurmaglia da far macellare. Per conseguire tali obiettivi saranno disponibili attrezzi esclusivamente dedicati alla costruzione, edifici volti alla produzione di attrezzi bellici e alla gestione delle risorse, diversi tipi di veicoli da combattimento da scegliere e con diverse e distintive caratteristiche. Niente di nuovo, quindi. In realtà le novità ci sono, eccome, inserite però con lo specifico intento di non stravolgere una tradizione ormai consolidata e risultare quindi appetibile a chiunque, dai puristi fino agli afacionados
Il primo fattore di sicuro impatto non può che risiedere in quelli che sono i veri protagonisti di MF: i ComBot. Mastodontici ammassi di metallo, questi robottoni, che si ispirano chiaramente alla tradizione dei mecha giapponesi, sono il fulcro del gioco poiché saranno loro a fare la differenza durante gli scontri a fuoco, dimostrando una potenza insostenibile per un'intera unità da combattimento tradizionale. La loro produzione richiede la preventiva costruzione dei pezzi che lo compongono: arto destro, arto sinistro, gambe e torso. Benché inizialmente avrete la possibilità di produrre un solo modello per elemento, con l'avanzare del gioco sarà possibile avere a disposizione più varianti per pezzo da combinare a piacimento, così da avere una scelta pressoché infinita di fedeli guerrieri da far combattere. Ognuno dei tre schieramenti può contare su elementi e conoscenze costruttive ben diverse da quelle delle fazioni opposte: ad esempio le caratteristiche tipiche dei mecha di Neuropa risiedono nel perfetto bilanciamento di rapidità, resistenza e forza d'urto, laddove Rimtech può fare affidamento su componenti lente ma dalla potenza terrificante. Oltre ad aggiungere varietà e profondità al gioco di per sé, queste molteplici soluzioni si rendono ancor più interessanti nel momento in cui, distruggendo un robot avversario, potrete raccogliere i pezzi volanti non danneggiati per utilizzarli sul mecha che lo raccoglie o, prospettiva ancor più allettante, costruire in serie i pezzi presi dagli avversari previa edificazione di un laboratorio di ricerca
Metal Fatigue fa riferimento, per quanto riguarda la struttura di gioco vera e propria, ai classici strategici in tempo reale. Non posso che riferirmi alla necessità di acquisire le risorse necessarie per portare avanti una missione di qualsivoglia genere, la costruzione di edifici adibiti ai più disparati scopi, la "produzione" di unità e ciurmaglia da far macellare. Per conseguire tali obiettivi saranno disponibili attrezzi esclusivamente dedicati alla costruzione, edifici volti alla produzione di attrezzi bellici e alla gestione delle risorse, diversi tipi di veicoli da combattimento da scegliere e con diverse e distintive caratteristiche. Niente di nuovo, quindi. In realtà le novità ci sono, eccome, inserite però con lo specifico intento di non stravolgere una tradizione ormai consolidata e risultare quindi appetibile a chiunque, dai puristi fino agli afacionados
Il primo fattore di sicuro impatto non può che risiedere in quelli che sono i veri protagonisti di MF: i ComBot. Mastodontici ammassi di metallo, questi robottoni, che si ispirano chiaramente alla tradizione dei mecha giapponesi, sono il fulcro del gioco poiché saranno loro a fare la differenza durante gli scontri a fuoco, dimostrando una potenza insostenibile per un'intera unità da combattimento tradizionale. La loro produzione richiede la preventiva costruzione dei pezzi che lo compongono: arto destro, arto sinistro, gambe e torso. Benché inizialmente avrete la possibilità di produrre un solo modello per elemento, con l'avanzare del gioco sarà possibile avere a disposizione più varianti per pezzo da combinare a piacimento, così da avere una scelta pressoché infinita di fedeli guerrieri da far combattere. Ognuno dei tre schieramenti può contare su elementi e conoscenze costruttive ben diverse da quelle delle fazioni opposte: ad esempio le caratteristiche tipiche dei mecha di Neuropa risiedono nel perfetto bilanciamento di rapidità, resistenza e forza d'urto, laddove Rimtech può fare affidamento su componenti lente ma dalla potenza terrificante. Oltre ad aggiungere varietà e profondità al gioco di per sé, queste molteplici soluzioni si rendono ancor più interessanti nel momento in cui, distruggendo un robot avversario, potrete raccogliere i pezzi volanti non danneggiati per utilizzarli sul mecha che lo raccoglie o, prospettiva ancor più allettante, costruire in serie i pezzi presi dagli avversari previa edificazione di un laboratorio di ricerca