Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
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All'uscita di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain manca davvero pochissimo. Tuttavia alla GamesCom Konami ha trovato lo spazio ed il tempo per mostrarci una nuova demo, sia hands off che hands on, che ci ha permesso di toccare finalmente con mano il sistema di combattimento e di movimento del titolo. Siete pronti a tornare a vestire i panni di Snake?
Prima di poter toccare con mano il gioco, un addetto al team di sviluppo ci ha spiegato alcune caratteristiche di questa demo. La missione portata qui a Colonia era la stessa mostrata all'E3 e chiamata “Il cammino dell'eroe”. In questa operazione il compito di Snake era quello di infiltrarsi all'interno di un campo base russo per rapire e portare alla mother base - attraverso l'ormai conosciutissimo fulton - un comandante.
Nonostante si trattasse della stessa missione, gli sviluppatori ci hanno spiegato che l'avrebbero giocata in maniera del tutto differente, e questo per dimostrare come le variabili di approccio a disposizione del giocatore non solo sono tantissime, ma riescono ad impattare in maniera sostanziale l'esperienza di gioco.
Tutto incomincia ovviamente sull'ormai noto cavallo. Snake muovendosi verso la location della missione si imbatte in due guardie in pattuglia. Sfruttando la copertura su un lato del'equino, riesce a posizionarsi alle loro spalle e dopo averne fatto fuori uno, interroga il secondo per reperire nuove informazioni.
Questa caratteristica é molto importante, e come ci viene spiegato, servirà sia per recupere informazioni sul territorio, quanto per ricevere nuovi marker sulla mappa riguardanti obiettivi primari o secondari.
Una volta ricevute le informazioni necessarie, Snake é tornato a dirigersi verso il nemico. Arrivato al villaggio doe si trova l'obiettivo, la prima cosa che lo sviluppatore ci ha mostrato é stata la funzione del binocolo. Questo strumento ci servirà per studiare il terreno nemico, capire quante e quali guardie sono presenti sulla mappa e di conseguenza imbastiere una tattica.
Sfruttando una posizione di vantaggio e il potentissimo fucile da cecchino in suo possesso, Snake individua e abbatte non mortalmente l'oggetto della missione, avendo così il tempo di pianificare al meglio l'infiltrazione.
In questa parte della nostra operazione l'approccio cambierà sensibilmente anche in base al partner che decideremo di avere al nostro fianco. Oltre alla già citata funzione del cavallo, potremo ad esempio chiamare il d-walker e attraverso un potente sonar scandagliare tutto il terreno circostante, oppure, grazie a Quiet (la ragazza cecchino vista in diversi trailer) potremo avere una copertura costante in caso le cose si mettessero male. Solamente alcune di molte altre possibilità in mano al giocatore.
Non mancheranno anche classici ritorni come ad esempio la famosa scatola di cartone che in questa quinta installazione della serie potrà essere utilizzata non solo nel modo conosciuto da tutti, ma all'occorrenza potrà diventare anche una sorta di surf, per scivolare tra le dune del deserto.
Oltre al supporto il giocatore potrà decidere quali armi primarie portarsi dietro, quali armi secondarie avere nella sua scorta (tra queste segnaliamo un fantastico rocket arm) e molto altro ancora. Vista la quantità di scelte a disposizione del giocatore, ci é stato precisato che il gioco supporta i loadout. In pratica potremo salvare diversi equipaggiamenti che in qualsiasi momento potremo cambiare a seconda dell'evenienza. Una soluzione già vista in molti FPS online, ma che all'interno di Metal Gear Solid trova una dimensione totalmente nuova ed interessante da approfondire.
La natura free roaming del titolo, andrà inoltre ad impattare anche molti altri elementi delle missioni principali. Ad esempio, all'interno di quest'ultime, sarà possible trovare molto mini missioni secondarie che andranno ad arricchire gli oggetti e le potenzialità della nostra mother base.
Mentre lo sviluppatore porta a termine in scioltezza la missione, ci viene raccontato di quanto la mother base rappresenti non solo il nostro headquarter, ma il vero e proprio cuore pulsante del gioco. All'interno di esse potremo creare nuovi oggetti di supporto, oppure forgiare nuovi assistenti che andranno ad aiutarci sul campo di battaglia e nella difesa della nostra base.
Questo perché attivando la modalità FOB (Forward Operation Base) andremo ad esporre online la nostra mother base. Altri giocatori potranno quindi entrare all'interno e fare breccia nelle difese che abbiamo allestito per rubarci oggetti o materiali che potrebbero ridurre la nostra produttività. Ovviamente questa sarà una scelta sempre in mano al giocatore, e nel caso dovessimo scegliere di attivare questa modalità saremo sempre avvisati delle eventuali intrusioni.
Dopo tutte queste informazioni abbiamo finalmente la possibilità di giocare e toccare con mano il titolo. Il primo impatto é molto simile a quello che abbiamo avuto con Ground Zeroes, e questo ci ha aiutato nel prendere confidenza con i comandi. La possibilità di poter approcciare in maniera totalmente libera la missione l'abbiamo potuta testare con le nostre mani. Dopo tanti approcci stealth abbiamo optato per una scelta più diretta facendo virare sull'azione pura il gameplay.
Anche in questo caso dobbiamo ammettere che il titolo ha retto bene una natura che sicuramente non rientra prettamente nel suo DNA. Le coperture sono molto fluide e la possibilità di scegliere tra molte armi allarga o diminuisce il range d'azione. Inoltre, abbiamo trovato discretamente valida anche l'intelligenza artificiale, pur non sapendo a che livello di difficoltà la demo era stata settata.
Tirando quindi le somme di questa prova dobbiamo ammettere che molti dei dubbi che avevamo nutrito nei mesi scorsi sul titolo sono stati spazzati via in pochissimi minuti. Il gioco é solido, ricco di opzioni e molto bello da vedere. Siamo di fronte all'esperienza definitiva con protagonista Snake? tra poche settimane lo scopriremo.
Un obiettivo, mille strade differenti
Prima di poter toccare con mano il gioco, un addetto al team di sviluppo ci ha spiegato alcune caratteristiche di questa demo. La missione portata qui a Colonia era la stessa mostrata all'E3 e chiamata “Il cammino dell'eroe”. In questa operazione il compito di Snake era quello di infiltrarsi all'interno di un campo base russo per rapire e portare alla mother base - attraverso l'ormai conosciutissimo fulton - un comandante.
Nonostante si trattasse della stessa missione, gli sviluppatori ci hanno spiegato che l'avrebbero giocata in maniera del tutto differente, e questo per dimostrare come le variabili di approccio a disposizione del giocatore non solo sono tantissime, ma riescono ad impattare in maniera sostanziale l'esperienza di gioco.
Tutto incomincia ovviamente sull'ormai noto cavallo. Snake muovendosi verso la location della missione si imbatte in due guardie in pattuglia. Sfruttando la copertura su un lato del'equino, riesce a posizionarsi alle loro spalle e dopo averne fatto fuori uno, interroga il secondo per reperire nuove informazioni.
Questa caratteristica é molto importante, e come ci viene spiegato, servirà sia per recupere informazioni sul territorio, quanto per ricevere nuovi marker sulla mappa riguardanti obiettivi primari o secondari.
Una volta ricevute le informazioni necessarie, Snake é tornato a dirigersi verso il nemico. Arrivato al villaggio doe si trova l'obiettivo, la prima cosa che lo sviluppatore ci ha mostrato é stata la funzione del binocolo. Questo strumento ci servirà per studiare il terreno nemico, capire quante e quali guardie sono presenti sulla mappa e di conseguenza imbastiere una tattica.
Sfruttando una posizione di vantaggio e il potentissimo fucile da cecchino in suo possesso, Snake individua e abbatte non mortalmente l'oggetto della missione, avendo così il tempo di pianificare al meglio l'infiltrazione.
In questa parte della nostra operazione l'approccio cambierà sensibilmente anche in base al partner che decideremo di avere al nostro fianco. Oltre alla già citata funzione del cavallo, potremo ad esempio chiamare il d-walker e attraverso un potente sonar scandagliare tutto il terreno circostante, oppure, grazie a Quiet (la ragazza cecchino vista in diversi trailer) potremo avere una copertura costante in caso le cose si mettessero male. Solamente alcune di molte altre possibilità in mano al giocatore.
Non mancheranno anche classici ritorni come ad esempio la famosa scatola di cartone che in questa quinta installazione della serie potrà essere utilizzata non solo nel modo conosciuto da tutti, ma all'occorrenza potrà diventare anche una sorta di surf, per scivolare tra le dune del deserto.
Oltre al supporto il giocatore potrà decidere quali armi primarie portarsi dietro, quali armi secondarie avere nella sua scorta (tra queste segnaliamo un fantastico rocket arm) e molto altro ancora. Vista la quantità di scelte a disposizione del giocatore, ci é stato precisato che il gioco supporta i loadout. In pratica potremo salvare diversi equipaggiamenti che in qualsiasi momento potremo cambiare a seconda dell'evenienza. Una soluzione già vista in molti FPS online, ma che all'interno di Metal Gear Solid trova una dimensione totalmente nuova ed interessante da approfondire.
La natura free roaming del titolo, andrà inoltre ad impattare anche molti altri elementi delle missioni principali. Ad esempio, all'interno di quest'ultime, sarà possible trovare molto mini missioni secondarie che andranno ad arricchire gli oggetti e le potenzialità della nostra mother base.
Mentre lo sviluppatore porta a termine in scioltezza la missione, ci viene raccontato di quanto la mother base rappresenti non solo il nostro headquarter, ma il vero e proprio cuore pulsante del gioco. All'interno di esse potremo creare nuovi oggetti di supporto, oppure forgiare nuovi assistenti che andranno ad aiutarci sul campo di battaglia e nella difesa della nostra base.
Questo perché attivando la modalità FOB (Forward Operation Base) andremo ad esporre online la nostra mother base. Altri giocatori potranno quindi entrare all'interno e fare breccia nelle difese che abbiamo allestito per rubarci oggetti o materiali che potrebbero ridurre la nostra produttività. Ovviamente questa sarà una scelta sempre in mano al giocatore, e nel caso dovessimo scegliere di attivare questa modalità saremo sempre avvisati delle eventuali intrusioni.
Dopo tutte queste informazioni abbiamo finalmente la possibilità di giocare e toccare con mano il titolo. Il primo impatto é molto simile a quello che abbiamo avuto con Ground Zeroes, e questo ci ha aiutato nel prendere confidenza con i comandi. La possibilità di poter approcciare in maniera totalmente libera la missione l'abbiamo potuta testare con le nostre mani. Dopo tanti approcci stealth abbiamo optato per una scelta più diretta facendo virare sull'azione pura il gameplay.
Anche in questo caso dobbiamo ammettere che il titolo ha retto bene una natura che sicuramente non rientra prettamente nel suo DNA. Le coperture sono molto fluide e la possibilità di scegliere tra molte armi allarga o diminuisce il range d'azione. Inoltre, abbiamo trovato discretamente valida anche l'intelligenza artificiale, pur non sapendo a che livello di difficoltà la demo era stata settata.
Tirando quindi le somme di questa prova dobbiamo ammettere che molti dei dubbi che avevamo nutrito nei mesi scorsi sul titolo sono stati spazzati via in pochissimi minuti. Il gioco é solido, ricco di opzioni e molto bello da vedere. Siamo di fronte all'esperienza definitiva con protagonista Snake? tra poche settimane lo scopriremo.