Metal Gear Solid: Snake Eater 3D

di Roberto Vicario
L'universo creato dal grande Hideo Kojima, in attesa che un vero e proprio seguito delizi i palati di tutti, sta divagando riproponendo spin off e riedizioni del passato. Dopo l'annuncio in pompa magna del passaggio a Platinum Games di Rising, progetto in cui é coinvolto il personaggio di Raiden e, sopratutto, dell'uscita nei negozi della collection HD contendente Metal Gear Solid 2, 3 e Peace Walker, il talentuoso game designer nipponico é pronto per un altro excursus, incentrato questa volta sulla console portatile di Nintendo.



MANGIATORE DI SERPENTI

Come molti di voi già sapranno, fin dall'annuncio della console era stata presentata la versione 3D di quello che a detta di moltissimi fan é il miglior capitolo dell'intera saga: stiamo ovviamente parlando di Metal Gear Solid 3: Snake Eater. Un evento milanese organizzato da Nintendo ci ha dato la possibilità di mettere le nostre mani su una versione preliminare del titolo, lasciandoci impressioni abbastanza contrastanti.

A livello contenutistico il titolo dovrebbe offrire lo stesso identico prodotto che ha visto la luce diversi anni fa sull'ormai defunta Playstation 2, infarcito di qualche elemento preso direttamente dall'ultimo capitolo uscito sull'attuale console casalinga della casa giapponese. I primi minuti del nostro provato hanno confermato questa indiscrezione, proponendoci i filmati introduttivi identici a quelli che avevamo avuto modo di ammirare sull'ormai ex ammiraglia di Sony, arricchiti unicamente dell'effetto stereoscopico che pur essendo molto marcato non é mai risultato troppo invasivo ma utile a donare una profondità del tutto nuova ai fan del serpente.





Le prime battute di gioco (la demo si apre proprio con la famosa sequenza del paracadute) sono servite sopratutto per prendere confidenza con i comandi di gioco, e proprio sotto questo aspetto sono emerse le prime magagne. La mappatura dei comandi prevede infatti che lo stick analogico sia adibito al movimento di Big Boss, mentre per accucciarsi o sdraiarsi bisognerà agire o sul d-pad oppure disegnare con il pennino una linea dall'alto verso il basso. Questo movimento, a nostro modo di vedere, risulta molto scomodo perché bisogna continuamente staccare le mani dallo stick di movimento, oppure, dai tasti posizionati sulla parte destra delle console se si utilizza il pennino. In questo modo, per qualche frazione di secondo il nostro personaggio rimarrà immobile e senza controllo, eventualità che nelle situazioni più concitate può diventare un problema.

Fortunatamente ci sono anche delle novità positive, come la possibilità di muoversi mentre si é accovacciati aggiungendo un grado di profondità maggiore per quanto riguarda la fase stealth. Molto utile anche la visuale in prima persona che si attiverà nel momento in cui ci troveremo sdraiati che aiutarà molto spesso il giocatore a prendere la mira per sopprimere o addormentare le guardie. Ad ogni mosso possiamo affermare che questo sistema estremamente macchinoso può essere ovviamente migliorato dall'uso del Circle Pad, che aggiungendo un ulteriore analogico riesce a migliorare nettamente l'esperienza di gioco, come già Resident Evil ha saputo dimostrare. Purtroppo però, nelle demo station messe a nostra disposizione non vi era la possibilità di testare il titolo con la periferica aggiuntiva e di conseguenza dobbiamo rimandare ogni impressione alla futura recensione del titolo.