Metro: Last Light

di Giuseppe Schirru
Metro 2033 é stato un titolo di tutto rispetto, con un'atmosfera ad altissimi livelli e un impatto scenico sorprendente, purtroppo minato da alcune incertezze negli scontri a fuoco che ne hanno ridimensionato il giudizio finale. Un capolavoro pieno di difetti, come stato ribattezzato dallo stesso Huw Beynon di THQ, citando appunto il non troppo riuscito sistema di combattimento. Ma si sa bene che chi é conscio dei propri errori può evitare di ripeterli, ed é con queste premesse che Last Light si presenta al pubblico, con la volontà di imparare dal passato e offrirsi come fps al vertice della categoria. A tal proposito 4A Games ha ricostruito il gameplay dalle basi, il che a detta loro si tradurrebbe in migliori fasi stealth, migliori armi e scontri a fuoco. Meglio in tutto, come avviene sempre in simili proclami. Se comunque il lettore teme che questo possa avere snaturato l'esperienza dell'originale nessuna paura, non pare essere nelle loro intenzioni che sono piuttosto quelle di creare il classico sequel, migliorato quel tanto che basta senza appoggiandosi in toto all'originale.



Last Light non seguirà le storie narrate in Metro 2034, seguito diretto di 2033 (e scritto anch'esso da Dmitry Glukhovsky), bensì proporrà una storia diversa e ancora una volta sarà Artyom il protagonista degli eventi che prenderanno spunto dal primo dei finali alternativi del primo capitolo. Dalla demo presentata durante l'E3 appare ancora una volta chiaro che il gameplay conceda al giocatore di assumere due diversi approcci: quello stealth e la classica garibaldina, ognuno dei quali ha i suoi pro e contro.



Eliminare le fonti di luce, camminare cercando di non farerumore, evitare le guardie sono pratiche che vi consentiranno di risparmiare pallottole preziose per poter avanzare nell'avventura. E in tal senso, ai fini di una maggior coinvolgimento,sarà di primaria importanza una valida intelligenza artificiale dei nemici, che purtroppo, da quanto finora vista, mostra qualche miglioramento rispetto a 2033 ma ancora grosse lacune. Considerata comunque la versione ancora parziale del codice non c'é troppo da allarmarsi.

Nella demo mostrata, ai primi ambienti di gioco completamente all'aperto (con una Mosca meno ingrigita che in passato) sono seguite le classiche sezioni nella metropolitana, buie e claustrofobiche. Nelle seconde il protagonista sarà chiamato a infiltrarsi in una stazione del Reich assieme a un compagno, ma sarà costretto alla fuga e colpito dai nemici, per poi risolversi il tutto con la più classica delle sezioni scriptate fino alla fuga a bordo di carrello. Ad ogni modo, quale che fosse l'ambiente di gioco, é quando impugnato un arma in mano che abbiano notato sensibili miglioramenti rispetto al passato. Si ha ora una sensazione più marcata di avere un'arma e l'impatto dei colpi sui nemici ci é sembrato molto più realistico. Non si sono inoltre riscontrati inoltre casi di colpi a vuoto, difettuccio che attanagliava il primo capitolo.

Tecnicamente il lavoro finora svolto dai programmatori fa presagire un prodotto che, a meno di ribaltoni, saprà sfruttare a dovere i PC più performanti (il gioco é atteso per Xbox 360 e PC). 4A Games si sta dimostrando ambiziosa, e punta sull'ottima atmosfera del predecessore per sfornare un titolo che, depurato degli errori del passato, possa rivaleggiare ad armi pari con i capisaldi della categoria.