Metro: Last Light

di Ferdinando Saggese
Nato dall'immaginazione di Dmitry Glukhovsky, l'universo sotterraneo di Metro 2033 é in continua espansione. Il giovane autore russo ha sempre incoraggiato lo sviluppo di progetti paralleli al suo che raccontassero l'orrore dell'inverno nucleare da altri punti di vista, che lo popolassero con nuovi personaggi e lo arricchissero con nuovi dettagli. É nato così Metro 2033 Universe, un interessante esperimento di scrittura collettiva che in pochi anni ha portato alla pubblicazione di diversi romanzi ambientati nel sottosuolo delle metropoli di mezzo mondo, ed alla stesura di innumerevoli racconti da parte di scrittori ed appassionati.



Non solo, il lavoro di Glukhovsky ha ispirato artisti che hanno prodotto brani musicali e dipinti ad olio, diventando di fatto un progetto artistico a tutto tondo. Un paio di anni fa, THQ e 4A Games hanno acquistato i diritti dell'opera e ne hanno tratto un apprezzato videogioco, di cui oggi possiamo apprezzarne il nuovo seguito.
Metro: Last Light, infatti, non seguirà la trama di Metro 2034, controverso secondo capitolo delle saga letteraria ma, in pieno stile Universe, proporrà una storia completamente nuova. Non sono molte le informazioni trapelate fino ad oggi, si sa soltanto che il protagonista della vicenda sarà ancora una volta Artyom, che sarà affiancato da una guida esperta di nome Khan, e che il gioco rivelerà succosi dettagli sulle cause della guerra che ha quasi estinto il genere umano. Koch Media, che d'ora in avanti si occuperà di distribuire i titoli THQ sul suolo italiano, ci ha recentemente dato l'opportunità di assistere ad una lunga live demo, dodici minuti di giocato che hanno messo in luce le qualità che questa produzione nasconde tra le ombre.



Ad un certo punto dell'avventura, l'improvviso crollo di un tunnel costringerà Artyom e Khan ad esplorare la superficie, devastata dalle radiazioni e popolata da orribili mostri mutanti. Prima di rivedere la luce del sole, tuttavia, il giovane dovrà recuperare delle munizioni, caricare il fucile ed indossare una maschera a gas, indispensabile se vuole sopravvivere nella vecchia Mosca. In queste occasioni Metro: Last Light riproporrà alcuni degli elementi che hanno decretato il successo del precedente capitolo della serie. L'atmosfera, in primo luogo, cupa, claustrofobica, fredda come la luce della torcia che illumina il cammino del protagonista, o come quella del Sole, filtrata da minacciose nubi temporalesche.
L'interfaccia minimale, in secondo, affidata ai modelli poligonali di armi e braccia che indicheranno le munizioni residue e l'esposizione della maschera agli agenti chimici dispersi nell'aria. Raggiunta la superficie, un'insistente pioggia acida costringerà Artyom a cercare riparo, un tunnel popolato da piccoli mutanti simili ad insetti, che attaccandolo metteranno in evidenza un altro tratto saliente della serie, le animazioni contestuali. Il protagonista coprirà i suoi occhi in presenza di fonti di luce troppo intense, asciugherà la visiera della maschera a gas durante i temporali e la pulirà con il dorso della mano durante i combattimenti, quando si sporcherà del sangue dei nemici uccisi.



Una vera gioia per gli occhi, così come una gioia per gli occhi saranno gli ambienti di gioco, disegnati dal rinnovato motore grafico proprietario con cui i ragazzi di 4A Games stanno confezionando il gioco. Aggirato un branco di mutanti e raggiunto il relitto di un aereo, precipitato nel corso dell'attacco nucleare che ha scatenato la guerra, Artyom verrà colto da visioni, non si capisce quanto dettate dall'aria insalubre della superficie, che riveleranno parte della trama sfruttando l'espediente letterario del flashback.
Abbandonato il relitto, il protagonista e la sua guida si troveranno di fronte ad un nutrito gruppo di mutanti che, oltre ad evidenziare il ritmo degli scontri a fuoco, più elevato rispetto al passato, testimonierà la qualità dello scripting. I ragazzi di 4A Games hanno infatti affinato le loro abilità con gli strumenti di sviluppo, e stanno confezionando spettacolari sequenze dal taglio cinematografico. Un gigantesco mutante alato, ad esempio, afferrerà Artyom per le spalle e lo solleverà in aria, costringendolo ad una disperata lotta corpo a corpo per tornare a terra.



La sezione, in un crescendo di azione ed emozioni, si concluderà con una disperata corsa verso l'ingresso di una stazione, Theatre Station, presidiato da due sopravvissuti armati di lanciafiamme. La natura dell'evento organizzato da Koch Media non ci ha purtroppo permesso di verificare se Metro: Last Light eliminerà i difetti che affliggevano il sistema di combattimento del primo capitolo, feedback dei colpi in primo luogo, ma i passi in avanti fatti da trama, atmosfera di gioco e comparto tecnico ci fanno ben sperare per il futuro di questa produzione. In conclusione, non ci resta che attendere un nuovo evento, durante il quale imbracciare il fucile, esplorare gli oscuri passaggi della metropolitana di Mosca e confermare le buone impressioni raccolte in questa anteprima.