Metroid 2 - Echoes

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Si immagini una stirpe virtuale che abbia fatto non storia ma che sia divenuta mito, la si immagini nascere nel 1986 su Famicom (Metroid) per volere del compianto Gunpei Yokoi, poi comparire su Game Boy nel 1992 (Metroid II) ed infine deliziare i possessori del Super Nintendo con un capolavoro autocelebrativo e senza tempo del calibro di Super Metroid (anno domini 1994). Riabbracciamo per un attimo la gloria e ricordiamo l'aureo periodo di capolavori del Nintendo 64, quando ogni anno si incrociavano a vuoto le dita affinché anche Samus e la sua tuta arancione apparissero nell'Olimpo interattivo già rivoluzionato dalle nuove vesti di The legend of Zelda e Super Mario. Ora si riavvolga il nastro di un anno circa fa (includendo al tutto i portatili esponenti Fusion e Zero Mission), quando l'agognato ritorno della signorina Aran ha condotto alla gioia il popolo giocante in quel di Tallon IV, per le rovine Chozo ed alla caccia di nemici alieni intramontabili.


La pura verità è che Metroid dà vita, da sempre, ad un fenomeno tanto endemico quanto pandemico per l'intero universo videoludico; ed è del resto inevitabile: le attenzioni della critica convergono verso qualsiasi progetto porti il suo nome (complice la costanza qualitativa che lo contraddistingue dalla genesi al presente) ed un'insolita attesa si manifesta fra gli appassionati ogniqualvolta un suo titolo sia in fase di sviluppo. Dopo aver letteralmente stupito l'intero settore con Metroid Prime, trasposizione in tre dimensioni della gloriosa serie, e portando con sé un'immedesimazione fondamentale per qualsiasi titolo vantante la nomea d'avventura, gli allora esordienti Retrostudios, compagine d'oltreoceano Nintendo, sono oramai pronti a deliziarci con Metroid Prime 2: Echoes. Le notizie su cui stilare un'anteprima sono poche ma parimenti sufficienti per far se non altro intuire su cosa verterà il nuovo viaggio in prima persona della misteriosa ed al contempo celeberrima Samus Aran.

Basilarmente sono due e profonde le novità strutturali apportate dagli sviluppatori: la prima è un dualismo dimensionale fra luce ed oscurità, la seconda è un fattore fuga ed inseguimento. L'eroina, protetta all'interno della sua inseparabile armatura bio-meccanica e ritrovatasi sul pianeta Aether, dovrà infatti alternare la sua esplorazione fra il mondo oscuro e quello della luce, causando anzitutto un'aggiunta al novero dell'arsenale (Light e Dark Beam) ed in secondo luogo una tangibile diversificazione dell'atmosfera dominante (senza dimenticare cosa possa potenzialmente offrire, a livello di gameplay e level design, il sistema dualistico accennato). Per quanto concerne la seconda componente testé citata e direttamente concatenata alla prima, essa non può essere annunciata prima di quella figura in nero già intravista al passato E³: Dark Samus. Le circostanze vogliono che a minacciare la nostra eroina sia proprio una sua nemesi, la quale darà, come presumibile, del filo da torcere per l'intero corso dell'avventura (presentandosi di tanto in tanto alle calcagna della reale Samus).


Fra le features ludiche annunciate o anche solo intuibili nell'osservazione delle immagini emergono il salto come attacco (retaggio di alcuni episodi bidimensionali antecedenti) ed il target multiplo effettuabile su più nemici, mentre non mancheranno certo le consuete abilità, a partire dai missili e dal variabile attacco, fino ad arrivare alla Morph Ball ed all'affrontare le locazioni usufruendo della poliedrica gamma d'azioni della cacciatrice di taglie protagonista. Un'altra novità è invero la possibilità di partecipare a sessioni multiplayer, mai viste in precedenza nella saga e da alcuni fedelissimi additate come rinneganti le origini della stessa. In verità stiamo parlando di un "di più" al quale invero Nintendo dispenserà la cura che gli è consona a livello d'intrattenimento, ma ora come ora rimane e deve rimanere estrinseco alla vera appetibilità del titolo che è nella sua essenza votato splendidamente al Single Player.
A livello estetico non manca d'altro canto la sicurezza di ritrovarsi davanti ad un solido e stilisticamente eccelso motore grafico (considerando il fasto esibito da Metroid Prime), mentre nostra speranza è indubbiamente poter avere nuovamente a che fare con una colonna sonora tanto epica e simbolo del linguaggio formulare della saga (solitudine e desolazione) quanto quelle ascoltate e contemplate in passato. Visivamente i panorami dovrebbero essere garanti della solita meraviglia, così come è stata notata un'evoluzione positiva per quanto concerne gli effetti particellari.

In uscita a novembre su tutti i Gamecube europei, il titolo che ci aspetta porta una pesante eredità, quell'eredità che i rari successori hanno nel ricordare il capolavoro che li ha preceduti. Eppure, non tanto tempo fa, un certo Majora's Mask seppe raccontare una fiaba ed entusiasmare la platea che lo comprese, senza sfigurare dinanzi ad uno dei giochi, se non il gioco, più belli della storia (Ocarina of Time). Che analogamente Echoes si ispiri da Metroid Prime per poi costruire un'esperienza che viva nella sua unica particolarità, questa la speranza (ed in parte la certezza) di chi scrive.


Metroid 2 - Echoes

Metroid 2 - Echoes

In uscita a novembre su tutti i Gamecube europei, il titolo che ci aspetta porta una pesante eredità, quell'eredità che i rari successori hanno nel ricordare il capolavoro che li ha preceduti. Eppure, non tanto tempo fa, un certo Majora's Mask seppe raccontare una fiaba ed entusiasmare la platea che lo comprese, senza sfigurare dinanzi ad uno dei giochi, se non il gioco, più belli della storia (Ocarina of Time). Che analogamente Echoes si ispiri da Metroid Prime per poi costruire un'esperienza che viva nella sua unica particolarità, questa la speranza (ed in parte la certezza) di chi scrive.

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