Metroid Prime: Hunters

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Con il visore di tanto in tanto appannato dal vapore, il giocatore avanza fra corridoi claustrofobici e rovine dove natura e tecnologia arcana si danno eterna battaglia.
Si vaga, si esplora, ci si tramuta anche in morfo-sfera.
Grazie ad enigmi astuti, segreti magistralmente allocati e, soprattutto, un level design ancora negli occhi e nei ricordi, viene scontato da parte nostra encomiare nuovamente l'operato dei Retro Studios.
Metroid Prime e rispettivo successore, Metroid Prime: Echoes, sono l'esempio più lampante di come, pur cambiando e pur balzando dalle due alle tre dimensioni, una saga possa guardare senza alcun complesso di inferiorità il suo glorioso passato (dal quale, nel caso in questione, si sono peraltro preservati, ritraducendoli, i principali punti di forza).


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Avventura, questa la parola che più si addice ai due capolavori sopraccitati (invero l'apice single player di questa generazione).
Una precisazione che in questa sede non è affatto fine a se stessa, laddove è il momento di introdurre quel Metroid Prime Hunters che i primi di maggio raggiungerà i due schermi dei Nintendo DS europei.
Qui la parola d'ordine è un'altra: First-person Shooter e gli sviluppatori diversi: Nintendo Software Technology (gruppo a stelle e strisce già artefice, su Gamecube, di Wave Race Bluestorm e 1080° Avalanche).
In questa game card, enorme enfasi è stata posta nell'aspetto finora meno rilevante nell'universo ideato dal maestro Yokoi: il multiplayer.
Basti pensare che Hunters sfrutterà la Nintendo Wi-Fi Connection, sistema per il gioco online già saggiato dalla grande Enne con Mario Kart DS e, proprio in questi giorni di marzo, con l'onirico Animal Crossing: Wild World.
Sarà altresì possibile, per la prima volta, comunicare con gli altri giocatori per mezzo del microfono interno alla console (comunicazioni effettuabili prima e dopo ciascuna virtua-battaglia), a patto che i compagni di gioco in questione facciano parte della cerchia degli "Amici" (cerchia nella quale si entra solo con lo scambio di appositi codici).
Una scelta, quest'ultima, che rimarca ulteriormente le volontà di Nintendo di assicurare, da una parte, la giusta tutela nei confronti dei più giovani e, dall'altra, nei confronti di tutti coloro che aldilà dell'età temono di incontrare nello sconosciuto un giocatore avverso alle regole ed alla buona educazione.


Ed ecco le sette offerte ludiche per più fruitori: Battle (un canonico deathmatch dove tutti vogliono la vittoria su tutti ed in cui si può dar vita, volendo, a squadre), Survival (il cui nome è si per sé illuminante), Capture, Nodes, Bounty (tre modalità diverse che ruotano intorno a particolari oggetti), Defender (nella quale occorre presidiare una determinata porzione di arena) ed infine "Prime Hunter" (il primo a sconfiggere un avversario assume lo status di "Prime Hunter", si fregia cioè dell'intero arsenale virtuale al costo della decrescita costante di energia -per rifocillarla "basta" continuare a sconfiggere i propri antagonisti-).
Samus, dunque, non sarà l'unico personaggio gestibile (ognuno fra quelli utilizzabili vanta peculiarità proprie ed un'interfaccia grafica ad hoc), ma verrà affiancata da Spire, Trace, Sylux, Kanden, Noxus e Weavel (appartenenti a diverso popoli delle stelle e portatore ciascuno della sua "filosofia" di vita e guerra).
Non che la modalità per il giocatore "solitario" venga messa da parte, beninteso (anche qui le regole sono del FPS piuttosto che dell'FPA).
Anzi, la sua mole pare essere ben più consistente di quanto inizialmente - e pessimisticamente- si potesse pensare (posto che lo si sia pensato).

E' da due basilari elementi strutturali, ossia ambienti e personaggi, che si valuterà la bontà del lavoro NST.
I primi dovranno essere quantomeno affini al retaggio della serie, per i secondi sarà invece necessario il giusto ed auspicabile bilanciamento.
Per quanto concerne infine i sistemi di controllo è un bene che si possa scegliere fra più alternative (che descriveremo accuratamente nella recensione), ma questo già lo si era detto nei mesi addietro.

Metroid Prime: Hunters

Metroid Prime: Hunters

Il momento della verità si avvicina e sarà l'ora in cui scopriremo come Metroid Prime si destreggerà con la formula e le tematiche del First Person Shooter. Come avventura singleplayer la serie non ha mai deluso, palesando, al contrario, una costanza qualitativa invidiata, immaginiamo, da tutti gli sviluppatori di questo mondo (gli episodi cubici firmati Retro Studios sono quanto di meglio abbia visto questa generazione, e non solo). Varie offerte multiplayer (con tanto di gioco online supportato) sottolineano l'enfasi posta da NST negli scontri contemplanti fino a quattro giocatori, ma la modalità in solitario ha tutta l'aria di voler dire la sua e di non essere marginale come magari ci si poteva attendere pessimisticamente.

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