Metroid Zero Mission

di Andrea 'NeOAndY' Cani

Quando in Giappone uscì il nuovo brand Nintendo generato dalla mente ingegnosa di Gunpei Yokoi, probabilmente in pochi si sarebbero attesi il successo che Metroid (questo era il nome del gioco) avrebbe avuto negli anni seguenti in tutto il mondo, soprattutto vista la fredda accoglienza che il titolo ebbe in madre patria. È anche vero che a limitarne il successo in suolo nipponico fu la scarsa diffusione del Famicom Disk System (una particolare unità a dischetti da 128KB da collegare al Famicom), che Nintendo lanciò con la ferma intenzione di risolvere il problema sempre più sentito della scarsa capienza delle cartucce, e sui supporti del quale Metroid vide la luce per la primissima volta. Nonostante tutto, i capoccia della casa di Kyoto mostarono lungimiranza, e decisero di credere nel loro nuovo gioco esportandolo negli Stati Uniti, facendo uso questa volta delle classiche cartucce che nel frattempo si erano evolute permettendo l'immagazzinamento a costi accettabili di un maggior quantitativo di memoria. E con la pubblicazione di Metroid in suolo americano la creatura di Yokoi ebbe il successo che meritava, ottenendo dati di vendita e di critica strepitosi. Una popolarità che "costrinse" Nintendo a sviluppare dei seguiti senza sbagliare, fino ad ora, un colpo.


Dopo i freschissimi successi ottenuti con i recenti Metroid Prime e Fusion, Nintendo si prepara a lanciare la sua nuova creatura per GameBoy Advance. Metroid Zero Mission a dire il vero nuovissimo episodio non è. Si tratta infatti del remake del primo Metroid uscito per NES nel 1986. La storia racconta di Samus, una cacciatrice di taglie interplanetaria, che sopraggiunge sul pianeta Zebes per impedire a Mother Brain, capoccia dei pirati spaziali, di compiere criminosi progetti con la collaborazione dei suoi sgherri più fidati Kraid e Ridley. Lo stile di gioco, marchio di fabbrica del Metroid originale di Yokoi è rimasto pressoché invariato. Anche in questo cosa dovremo muoverci all'interno di ambienti enormi controllando Samus in sessioni di gioco che alternano senza soluzione di continuità fasi di esplorazione, sparatutto e platform game. Non mancheranno i classici scontri con i boss contro i quali escogitare la tattica vincente per non dover soccombere indegnamente. Ultima ma non meno importante (anzi, probabilmente si tratta di uno degli elementi di maggior peso se non il più rilevante) la peculiarità di Samus di collezionare i potenziamenti durante il corso dell'avventura. Grazie ad essi potremo aumentare la potenza degli attacchi, aggiungere nuove mosse e via dicendo, aprendo nel contempo possibilità di esplorazione fino a quel momento inaccessibili.


Metroid Zero Mission, quindi, rappresenterà il remake del gioco che diede il via ad una saga tra le più riuscite sfornate da Nintendo. Ma è altresì restrittivo catalogare Zero Mission come semplice remake condito da un aspetto grafico al passo coi tempi moderni. La struttura stessa del gioco ha goduto di evidenti lifting, sia per quanto riguarda il level design e sia per quanto riguarda le mosse effettuabili da Samus. E in generale sono state date sostanziali limature al livello di difficoltà, uniformando lo stesso alle esigenze del giocatore moderno, senza però sbilanciarlo in maniera pericolosa verso il basso (almeno in riferimento a ciò che abbiamo potuto testare durante questa anteprima). Un ottimo lavoro è stato fatto per smussare i passaggi più frustanti, ed allo scopo aiutano i nuovi potenziamenti di cui potrà disporre Samus durante l'avventura. Il remake grafico è stato ovviamente sostanzioso, nonostante lo stile adottato si discosti in maniera piuttosto marcata dal recente Fusion.

Non ci resta, quindi, che attendere pazientemente la data di uscita fissata al 9 Aprile per il territorio europeo, con la consapevolezza che i presupposti perché Metroid collezioni nuovi successi sono presenti in maniera più che evidente.