Micromaniacs
di
Redazione
Micro Machines V3 é stato uno dei primi grandi successi della PlayStation (e uno dei più grandi in generale), uno dei primi a sfruttare veramente bene il multitap (e, sportivi a parte, praticamente l'unico) e in generale un giocone che ancora oggi é protagonista di parecchie sfide fra amici e non
L'idea di utilizzare quelle piccolissime automobiline per correre in tracciati realistici era semplicemente geniale. Sfrecciare fra tazze piene di latte, radioline accese, quaderni di scuola, righelli, lavandini e oggettistica varia si é dimostrato divertentissimo. Ma soprattutto, é inutile negarlo, il punto forte di MM é la possibilità di giocare in tanti. Spettacolari sfide all'ultimo giro sulla Snerve Shot, amicizie finite per colpa di un tamponamento al momento sbagliato, improperi rivolti alla CPU che non ci assegnava un punto, questi e mille altri momenti sono propri di chi, come me, ha avuto modo di provare un qualsiasi episodio di questo gioco
La perfetta commistione di sublime giocabilità, grafica non spettacolare, ma sicuramente funzionale e demenzialità a go go ha decretato un successo planetario che comunque dura già dai tempi dei primi episodi pubblicati per le console a 16 bit (mitica la versione per Megadrive con le prese supplementari per i pad inserite direttamente sulla cartuccia). Era inevitabile un ulteriore seguito e alla Codemasters lo sapevano perfettamente. Abbiamo dovuto aspettare un po', ma presto potremo di nuovo metterci ai comandi delle nostre amate macchinine. Ehi, un momento! Dove sono finite? Cosa sono quei tizi? Chi é quello che assomiglia a Cirillo?
Prima di rispondere diamo uno sguardo alla struttura di gioco. Sotto questo punto di vista non é cambiato gran che (e forse é un bene): una gruppo di contendenti si sfida lungo le piste più assurde che possiate immaginare (che poi sono in realtà normalissime stanze, solo che sono strane come piste) in corse a massima velocità. Nel gioco in singolo la struttura é abbastanza classica: si corre e si tenta di arrivare primi. Nella modalità multiplayer bisogna cercare di distanziare l'avversario il più possibile fino a farlo uscire dallo schermo. In caso ci si riesca si ottiene un avanzamento nella propria barra di energia e si fa diminuire quella dell'avversario. Se si riempie la barra di energia si vince. Se si completano i giri a disposizione vince chi ha più energia. Lungo il percorso sono sparse delle armi che, se raccolte possono dare numerosi vantaggi: supervelocità temporanea, respingenti, missili e armi da fuoco varie
L'idea di utilizzare quelle piccolissime automobiline per correre in tracciati realistici era semplicemente geniale. Sfrecciare fra tazze piene di latte, radioline accese, quaderni di scuola, righelli, lavandini e oggettistica varia si é dimostrato divertentissimo. Ma soprattutto, é inutile negarlo, il punto forte di MM é la possibilità di giocare in tanti. Spettacolari sfide all'ultimo giro sulla Snerve Shot, amicizie finite per colpa di un tamponamento al momento sbagliato, improperi rivolti alla CPU che non ci assegnava un punto, questi e mille altri momenti sono propri di chi, come me, ha avuto modo di provare un qualsiasi episodio di questo gioco
La perfetta commistione di sublime giocabilità, grafica non spettacolare, ma sicuramente funzionale e demenzialità a go go ha decretato un successo planetario che comunque dura già dai tempi dei primi episodi pubblicati per le console a 16 bit (mitica la versione per Megadrive con le prese supplementari per i pad inserite direttamente sulla cartuccia). Era inevitabile un ulteriore seguito e alla Codemasters lo sapevano perfettamente. Abbiamo dovuto aspettare un po', ma presto potremo di nuovo metterci ai comandi delle nostre amate macchinine. Ehi, un momento! Dove sono finite? Cosa sono quei tizi? Chi é quello che assomiglia a Cirillo?
Prima di rispondere diamo uno sguardo alla struttura di gioco. Sotto questo punto di vista non é cambiato gran che (e forse é un bene): una gruppo di contendenti si sfida lungo le piste più assurde che possiate immaginare (che poi sono in realtà normalissime stanze, solo che sono strane come piste) in corse a massima velocità. Nel gioco in singolo la struttura é abbastanza classica: si corre e si tenta di arrivare primi. Nella modalità multiplayer bisogna cercare di distanziare l'avversario il più possibile fino a farlo uscire dallo schermo. In caso ci si riesca si ottiene un avanzamento nella propria barra di energia e si fa diminuire quella dell'avversario. Se si riempie la barra di energia si vince. Se si completano i giri a disposizione vince chi ha più energia. Lungo il percorso sono sparse delle armi che, se raccolte possono dare numerosi vantaggi: supervelocità temporanea, respingenti, missili e armi da fuoco varie