Might and Magic Heroes VI

di Marco Modugno
Fedele alla tradizione. Su questa linea si fonda la scommessa di Ubisoft, che ha affidato lo sviluppo del sesto capitolo della saga degli eroi di Ashan al team Blach Hole, noto per Warhammer: Armies of Chaos. Il tocco della nuova squadra si vede eccome, a partire dal fatto che una delle maggiori novità, annunciata con fierezza nei primi video promozionali, é l'arrivo della fazione degli orchi che, nell'aspetto e nei modi poco raffinati, ricordano non poco quelli che da sempre popolano i giochi targati Games Workshop. Se però il motore grafico migliorato e più di qualche aggiustamento al gameplay, nell'ottica di una decisa semplificazione degli aspetti gestionali, privilegiando quindi quelli strategici, regalano al nuovo capitolo un'aria fresca e rinnovata, in generale la scelta é stata quella di rimanere fedeli allo schema di gioco e all'impostazione degli ultimi titoli, in modo da rappresentare una rigorosa continuità con essi.



Il modello seguito é decisamente quello di Heroes V (più di quello del terzo gioco della serie, tra tutti il più amato e rimpianto dai fan). Ambientata quattro secoli prima dell'ultima release, la trama di H-VIsi focalizzasullo scontro tra i cinque figli di Slava, duca del Grifone. Cinque quante sono le fazioni giocabili, appunto, che sarete chiamati a guidare nei panni di uno dei rampolli in questione. I quali, grazie alla fantasia a tratti perversa degli sviluppatori, sembrano avere in comune tra di loro soltanto il DNA. A ciascun erede, infatti, corrisponde un differente reame, allineamento, dotazione di unità e tipologia di edifici.

Se Anton, ad esempio, nell'aspetto e nei comportamenti appare come un paladino della luce, la sua sorellina Anatastasia si pone all'esatto opposto, tenebrosa negromante pronta a rianimare un esercito di lich e spettri. Completano l'assortito quintetto Sandor, più simile ad un capo tribù barbarico che ad un nobile, Kiril, tenebroso cavaliere nero e Irina, verde principessa guerriera delle Isole del Mare di Giada. La storia, narrata anche attraverso frequenti intermezzi filmati e dialoghi tra i personaggi, si preannuncia piuttosto complessa e vede i nostri eroi impegnati, oltre che a gestire le loro rivalità, nello scontro sanguinoso contro i demoni dello Sheogh che si preparano ad invadere il mondo di superficie, con le intenzioni che ben possiamo immaginare.



Se dunque lo schema generale della storia, orchi inclusi, può suonare tutto sommato non del tutto inedito, rispetto agli schemi del fantasy tradizionale, ecco che ci pare però di scorgere nell'originalità delle creature, rinnovate radicalmente rispetto al passato, e in certi guizzi improvvisi della storia, che abbiamo potuto apprezzare solo in parte nella versione di prova affidataci, stimoli sufficienti per invogliare ad andare fino in fondo sia l'appassionato che il neofita.

Quest'ultimo, poi, si troverà facilitato nell'apprendimento da un gameplay collaudato e intuitivo, che trova nel sistema di combattimento a turni la sua migliore espressione strategica, pur senza rinunciare ad un approccio amichevole con l'utente. Potrete infatti ripetere ogni scontro quante volte vorrete, se appartenete alla categoria di giocatori che pretendono di non subire mai perdite nelle battaglie, oppure affidarne la gestione al computer che, in linea di massima, farà del suo meglio per vincere al vostro posto in una manciata di secondi.

Tra un combattimento e l'altro, ovviamente, si snoda il peregrinare dell'eroe nelle terre inesplorate, alla ricerca di scrigni pieni d'oro (che come sempre può essere convertito seduta stante in punti esperienza), oppure luoghi d'estrazione delle risorse da costruzione (legno, minerale, cristallo, ecc.) necessarie per la realizzazione degli edifici delle vostre città e per il reclutamento del vostro esercito. Di tanto in tanto capiterà anche di raccogliere pietre della conoscenza, che vi gratificheranno di un bonus d'esperienza estemporaneo, o stendardi utili a dare una scossa al morale delle vostre truppe. La crescita dell'eroe, come sempre, avviene dedicando la spesa di punti esperienza all'acquisizione e al potenziamento di nuove abilità e incantesimi, che gli permetteranno di fare la differenza quando scende accanto alle sue unità in battaglia. Il gioco permette di scegliere due diversi sentieri di crescita, quello delle lacrime, più incline alla difesa e alla dimplomazia, e quello del sangue (indovinate un po'?).

Essendo impossibile raggiungere il massimo dei potenziamenti in entrambi, va da sé che prima o poi vi toccherà scegliere uno dei due("Il lato oscuro é più forte? No, no, no, più rapido, più facile, più seducente." direbbe un mio vecchio amico con le orecchie a punta..).
Come accennavo all'inizio, la sperimentazione effettuata con la versione ancora provvisoria a nostre mani (che dovrebbe più o meno corrispondere alla Beta resa disponibile in rete, per chi fosse interessato), ci consente di dare un giudizio decisamente positivo sul nuovo motore grafico, fluido e perfettamente in grado di ricreare ambientazioni accattivanti e complesse, popolate di animazioni ed effetti sempre piacevoli, realizzati con la palette di colori appena un po' cartoonesca che ci si attende da un gioco fantasy di questo genere.Stessa valutazione può essere assegnata al comparto sonoro, accompagnato da musiche, effetti e dialoghi che, in una recensione definitiva, meriterebbero quanto meno una sufficienza abbondante.

Non abbiamo, invece, potuto provare il multiplayer, disponibile in versione definitiva sia in locale che online, che promette di fare molto per la longevità del gioco, viste le differenze tra le varie fazioni.
Appassionati seguaci della serie o neofiti che siate, quindi, aprite l'agenda e segnatevi la data dell'8 settembre. Quel giorno Heroes VI arriverà sugli scaffali dei negozi e un altro epico capitolo della nobile epopea del mondo di Ashan potrà finalmente essere scritta... sugli schermi dei vostri PC!