Milo
di
Ferdinando Saggese
Da quando Microsoft ha presentato Natal al mondo, la settimana scorsa, le speculazioni sul suo futuro impiego hanno riempito articoli, news ed innumerevoli pagine di forum. Le aspettative intorno all'innovativa periferica sono altissime, ed il mondo videoludico attende con curiosità la reazione degli sviluppatori, sopratutto quella dei più talentuosi. Peter Molyneux fa sicuramente parte della schiera dei talentuosi, ed intervenuto alla press conference di Microsoft, ha deliziato la platea con la sua interpretazione del rivoluzionario sensore di movimento.
Milo é un bambino virtuale, che vive in un mondo virtuale, ed é in grado di relazionarsi con il mondo reale grazie a Natal. Milo riconosce il giocatore, può sentire, vedere, comprendere discorsi articolati e rispondere di conseguenza usando la periferica messa a punto da Microsoft. Dai pochi minuti di video mostrati qualche giorno fa é facile notare quanto sia naturale interagire con il bambino attraverso la voce, od i gesti, quello che é difficile e comprendere quali siano le reali potenzialità di Milo, quanto riesca a capire ed apprendere.
[Tvideo]33211[/Tvideo]
L'aspetto che ci ha colpito maggiormente tuttavia é la sua capacità di riprodurre emozioni umane complesse attraverso il volto, la voce, il comportamento. Secondo Molyneux é proprio questa la chiave del progetto, Milo é in grado di creare un legame con il giocatore perché ne condivide gli stati d'animo, ed é in grado di imitarli talmente bene, da spingere l'utente a cercare di fare qualcosa per, e con lui. Le possibili attività da fare insieme a Milo sono infinite come la fantasia umana, ma la tech demo proiettata durante la conferenza ce ne ha suggerita una in particolare.
Milo aveva bisogno di un aiuto per finire i suoi compiti, doveva disegnare un pesce sul suo quaderno, ed é in occasioni come queste che sarà il giocatore ad interagire con il mondo di Milo attraverso Natal. Il sensore Microsoft riconoscerà ogni movimento, permettendo azioni come l'increspare uno specchio d'acqua, per catturare qualche pesce da mostrare a Milo, ma anche di creare nuovi ed unici contenuti nel mondo di gioco, scansionando ad esempio un disegno, perché il bambino lo usi come traccia per il suo compito. Nella visione di Molyneux Natal é in definitiva un vettore, il mezzo attraverso cui un'intelligenza artificiale, una simulazione non sappiamo ancora quanto complessa, può interagire con il mondo reale e viceversa.
Milo é un bambino virtuale, che vive in un mondo virtuale, ed é in grado di relazionarsi con il mondo reale grazie a Natal. Milo riconosce il giocatore, può sentire, vedere, comprendere discorsi articolati e rispondere di conseguenza usando la periferica messa a punto da Microsoft. Dai pochi minuti di video mostrati qualche giorno fa é facile notare quanto sia naturale interagire con il bambino attraverso la voce, od i gesti, quello che é difficile e comprendere quali siano le reali potenzialità di Milo, quanto riesca a capire ed apprendere.
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L'aspetto che ci ha colpito maggiormente tuttavia é la sua capacità di riprodurre emozioni umane complesse attraverso il volto, la voce, il comportamento. Secondo Molyneux é proprio questa la chiave del progetto, Milo é in grado di creare un legame con il giocatore perché ne condivide gli stati d'animo, ed é in grado di imitarli talmente bene, da spingere l'utente a cercare di fare qualcosa per, e con lui. Le possibili attività da fare insieme a Milo sono infinite come la fantasia umana, ma la tech demo proiettata durante la conferenza ce ne ha suggerita una in particolare.
Milo aveva bisogno di un aiuto per finire i suoi compiti, doveva disegnare un pesce sul suo quaderno, ed é in occasioni come queste che sarà il giocatore ad interagire con il mondo di Milo attraverso Natal. Il sensore Microsoft riconoscerà ogni movimento, permettendo azioni come l'increspare uno specchio d'acqua, per catturare qualche pesce da mostrare a Milo, ma anche di creare nuovi ed unici contenuti nel mondo di gioco, scansionando ad esempio un disegno, perché il bambino lo usi come traccia per il suo compito. Nella visione di Molyneux Natal é in definitiva un vettore, il mezzo attraverso cui un'intelligenza artificiale, una simulazione non sappiamo ancora quanto complessa, può interagire con il mondo reale e viceversa.
Milo
Milo
Molti nutrono perplessità sulle attitudini ludiche del progetto Lionhead Studios, anche se é indubbia la volontà di Molyneux di proporre ancora una volta qualcosa di innovativo ed interessante, qualcosa che vada oltre l'intrattenimento elettronico come lo abbiamo concepito sin ora. Manca un anno abbondate all'esordio di Natal, ed immaginiamo lo stesso periodo alla "nascita" di Milo. Siamo sicuri che il geniale designer inglese riempirà i prossimo mesi con nuove rivelazioni sul suo importante progetto. Tenetelo d'occhio!