Mindjack
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Mindjack é stato presentato per la prima volta durante l'ultimo E3 di Los Angeles, lasciando anche abbastanza stupiti gli astanti per l'avanzato stato dei lavori (la release é infatti fissata per il prossimo Gennaio): evidentemente Square Enix, tra un Final Fantasy e un Deus Ex, ha trovato anche il modo di permettere agli sviluppatori di Interplay di lavorare quasi segretamente a questo nuovo titolo. Essenzialmente Mindjack rientra nella categoria dei TPS (sparatutto in terza persona) dato che se si togliesse tutto il substrato interattivo e di multiplayer e si prendesse il gioco nelle sue basi si tratterebbe comunque di risolvere delle situazioni di scontro a fuoco controllando il proprio alter-ego da una telecamera posta dietro le spalle.
Ma andiamo con ordine: l'anno é il 2031, lo scenario degli eventi la megalopoli (inesistente) di San Mira. Come nel più classico complottismo cyberpunk, i governi di tutto il mondo sono in qualche modo in mano alle mega-corporazioni, la più forte delle quali é probabilmente la Nerkas Solution, sviluppatrice di un sistema informatico tramite cui é possibile assumere mentalmente il controllo di persone, animali e persino robot. Il protagonista della storia é l'agente federale Jim Corbijn, il quale viene incaricato di ritrovare l'ex-soldatessa Rebecca Weiss ma che si ritrova ben presto a dover affrontare in sua compagnia le forze armate private della Nerkas. Il resto é trama, e non ve la sveleremmo neppure se la conoscessimo...
Il primo elemento piuttosto interessante di Mindjack é l'implementazione di un sistema di coperture che molto ricorda Gears of War: nelle sparatorie più concitate, pertanto, si tratterà di strappare volta per volta ogni singolo metro alla fazione avversaria. Il secondo elemento portante del gioco, quello su cui é in effetti costruita l'ambientazione, é il sistema di controllo mentale: il protagonista avrà infatti la possibilità di proiettare la sua volontà sui nemici abbattuti (“Enslaving”), a prescindere dalla loro natura (umana, animale o mecha) obbligandoli a combattere per la sua causa, oppure trasmettere la propria volontà direttamente su un bersaglio, passando al controllo diretto (“Mindjack”, appunto) - qualcosa insomma che ricorda Geist per N64.
Infine, Mindjack é stato a ragione definito dagli stessi sviluppatori un “hybrid perpetual multiplayer game within a single-player environment”: tradotto nella nostra lingua significa che mentre un giocatore sarà impegnato nella propria campagna in story-mode, altri giocatori potranno, attraverso internet, partecipare alla sua sessione come alleati o come avversari, in un sistema che ricorda a tratti Demon's Souls. Il “padrone di casa” sarà definito Host, mentre i partecipanti esterni saranno Hacker, individuati da nuvole azzurre se alleati o rosse se nemici: aloni luminosi degli stessi colori rimarranno sulle unità controllate per individuarne la fazione.
In qualsiasi momento i partecipanti (compreso l'host) potranno effettuare il Mindjack per staccarsi o attaccarsi ad un corpo, ma solo l'Host potrà operare l'Enslaving sulle unità cadute. Chi dovesse essere ucciso mentre controlla un corpo non suo (ossia sempre nel caso degli Hacker) si limiterà a tornare in forma di nuvola e a non poter assumere il controllo di un altro corpo per qualche secondo, ma l'Host dovrà naturalmente assicurarsi che il suo corpo originale sia sempre al sicuro - solitamente l'IA provvederà a metterlo al riparo mentre il giocatore vaga tra le menti.
Questa, in sintesi, la struttura di Mindjack: leggendo tra le righe é facile capire come i tre elementi portanti del gioco (TPS con copertura, controllo mentale, ibrido single-multy) siano perlomeno ispirati ai tre titoli che abbiamo citato, ma la commistione tra i generi, se adeguatamente supportata da una realizzazione tecnica e da un gameplay notevoli, potrebbe rendere il titolo Interplay un vero e proprio Must Have. Gennaio é ormai alle porte, quindi aspettatevi a breve nuove informazioni...
Ma andiamo con ordine: l'anno é il 2031, lo scenario degli eventi la megalopoli (inesistente) di San Mira. Come nel più classico complottismo cyberpunk, i governi di tutto il mondo sono in qualche modo in mano alle mega-corporazioni, la più forte delle quali é probabilmente la Nerkas Solution, sviluppatrice di un sistema informatico tramite cui é possibile assumere mentalmente il controllo di persone, animali e persino robot. Il protagonista della storia é l'agente federale Jim Corbijn, il quale viene incaricato di ritrovare l'ex-soldatessa Rebecca Weiss ma che si ritrova ben presto a dover affrontare in sua compagnia le forze armate private della Nerkas. Il resto é trama, e non ve la sveleremmo neppure se la conoscessimo...
Il primo elemento piuttosto interessante di Mindjack é l'implementazione di un sistema di coperture che molto ricorda Gears of War: nelle sparatorie più concitate, pertanto, si tratterà di strappare volta per volta ogni singolo metro alla fazione avversaria. Il secondo elemento portante del gioco, quello su cui é in effetti costruita l'ambientazione, é il sistema di controllo mentale: il protagonista avrà infatti la possibilità di proiettare la sua volontà sui nemici abbattuti (“Enslaving”), a prescindere dalla loro natura (umana, animale o mecha) obbligandoli a combattere per la sua causa, oppure trasmettere la propria volontà direttamente su un bersaglio, passando al controllo diretto (“Mindjack”, appunto) - qualcosa insomma che ricorda Geist per N64.
Infine, Mindjack é stato a ragione definito dagli stessi sviluppatori un “hybrid perpetual multiplayer game within a single-player environment”: tradotto nella nostra lingua significa che mentre un giocatore sarà impegnato nella propria campagna in story-mode, altri giocatori potranno, attraverso internet, partecipare alla sua sessione come alleati o come avversari, in un sistema che ricorda a tratti Demon's Souls. Il “padrone di casa” sarà definito Host, mentre i partecipanti esterni saranno Hacker, individuati da nuvole azzurre se alleati o rosse se nemici: aloni luminosi degli stessi colori rimarranno sulle unità controllate per individuarne la fazione.
In qualsiasi momento i partecipanti (compreso l'host) potranno effettuare il Mindjack per staccarsi o attaccarsi ad un corpo, ma solo l'Host potrà operare l'Enslaving sulle unità cadute. Chi dovesse essere ucciso mentre controlla un corpo non suo (ossia sempre nel caso degli Hacker) si limiterà a tornare in forma di nuvola e a non poter assumere il controllo di un altro corpo per qualche secondo, ma l'Host dovrà naturalmente assicurarsi che il suo corpo originale sia sempre al sicuro - solitamente l'IA provvederà a metterlo al riparo mentre il giocatore vaga tra le menti.
Questa, in sintesi, la struttura di Mindjack: leggendo tra le righe é facile capire come i tre elementi portanti del gioco (TPS con copertura, controllo mentale, ibrido single-multy) siano perlomeno ispirati ai tre titoli che abbiamo citato, ma la commistione tra i generi, se adeguatamente supportata da una realizzazione tecnica e da un gameplay notevoli, potrebbe rendere il titolo Interplay un vero e proprio Must Have. Gennaio é ormai alle porte, quindi aspettatevi a breve nuove informazioni...