Moho
Globalmente il gioco sembra in fase avanzata di sviluppo e questo ci permette di esprimere un giudizio che rispecchierà, almeno in parte, il valore della versione definitiva. Il menu principale non é così ricco di voci, per ora spicca soprattutto l'opzione per il multiplayer, di cui non possiamo commentare la realizzazione visto che questa funzione non é ancora implementata. Passiamo quindi alla modalità principale per il giocatore singolo e affrontiamo la scelta del nostro gladiatore con palla del cuore. Immediatamente selezionabili in questa versione sono cinque guerrieri poligonali con caratteristiche molto diverse
Angel, entità femminile, é il classico modello "light" adatto ai principianti: veloce e agile, compensa con la rapidità ciò che non possiede in termini di potenza e resistenza. Apostle, invece, sembra uscito da un fumetto di supereroi, con quel suo cappuccio da stregone, ed é comunque un buon compromesso fra velocità e potenza. Benny é il classico mammut a due ante che ogni buon gioco d'azione deve vantare: lento e anche piuttosto difficile da controllare, possiede l'agilità di un pinguino obeso ma compensa questa scarsa manovrabilità con una forza spropositata. Stesso discorso per Lockdown, un losco figuro che rispetto a Benny é un po' più agile ma ancora (se possibile) più lento. Ed infine, Sophie, un compromesso come Apostle, con un accento sull'agilità e la forza
LIBERATE I LEONI!
Fatta la nostra scelta veniamo gettati nella mischia. I penitenziari in cui dobbiamo sopravvivere e vincere sono divisi in sottosezioni ognuna delle quali si ambienta in una specifica arena e ci offre una sfida di natura diversa. Per esempio, nella prima, che si chiama "Surviving the Y", bisogna battersi contro due avversari in una zona piuttosto limitata che sembra, per l'appunto, una grotta a forma di ipsilon. Prendiamo confidenza con i comandi e col modello fisico che sovrintende i movimenti del nostro gladiatore a sfera
I tasti del pad attivano rispettivamente una combo predeterminata a base di pugni, la parata e il salto, che torna utile in molte situazioni. Per ciò che riguarda il controllo dei movimenti, all'inizio spostarsi può essere molto disorientante. Per via della biglia su cui sono sospesi tutti i personaggi si é soggetti alle stesse leggi d'inerzia di una sfera, quindi tanto più si prende velocità tanto più difficilmente si riescono a modificare le traiettorie. Da fermo il nostro personaggio é soggetto a una potente forza d'inerzia che, nei primi istanti di un movimento, rende gli spostamenti molto lenti
Angel, entità femminile, é il classico modello "light" adatto ai principianti: veloce e agile, compensa con la rapidità ciò che non possiede in termini di potenza e resistenza. Apostle, invece, sembra uscito da un fumetto di supereroi, con quel suo cappuccio da stregone, ed é comunque un buon compromesso fra velocità e potenza. Benny é il classico mammut a due ante che ogni buon gioco d'azione deve vantare: lento e anche piuttosto difficile da controllare, possiede l'agilità di un pinguino obeso ma compensa questa scarsa manovrabilità con una forza spropositata. Stesso discorso per Lockdown, un losco figuro che rispetto a Benny é un po' più agile ma ancora (se possibile) più lento. Ed infine, Sophie, un compromesso come Apostle, con un accento sull'agilità e la forza
LIBERATE I LEONI!
Fatta la nostra scelta veniamo gettati nella mischia. I penitenziari in cui dobbiamo sopravvivere e vincere sono divisi in sottosezioni ognuna delle quali si ambienta in una specifica arena e ci offre una sfida di natura diversa. Per esempio, nella prima, che si chiama "Surviving the Y", bisogna battersi contro due avversari in una zona piuttosto limitata che sembra, per l'appunto, una grotta a forma di ipsilon. Prendiamo confidenza con i comandi e col modello fisico che sovrintende i movimenti del nostro gladiatore a sfera
I tasti del pad attivano rispettivamente una combo predeterminata a base di pugni, la parata e il salto, che torna utile in molte situazioni. Per ciò che riguarda il controllo dei movimenti, all'inizio spostarsi può essere molto disorientante. Per via della biglia su cui sono sospesi tutti i personaggi si é soggetti alle stesse leggi d'inerzia di una sfera, quindi tanto più si prende velocità tanto più difficilmente si riescono a modificare le traiettorie. Da fermo il nostro personaggio é soggetto a una potente forza d'inerzia che, nei primi istanti di un movimento, rende gli spostamenti molto lenti