Moho
di
Redazione
La quantità di situazioni disponibili é fin troppo grande per elencare i vari quadri in uno spazio così limitato. In breve, i programmatori hanno ideato un certo tipo di modello fisico e di situazione, dopodiché hanno liberato la fantasia in merito a come sfruttare questa trovata. Tecnicamente Moho vanta delle arene tridimensionali dai colori molto accesi e dalle ricchissime sfumature cromatiche, sembra evidente che sono stati sfruttati migliaia di colori e questo contribuisce a rendere Moho visivamente accattivante
In particolare, l'effetto dell'esplosione dei gladiatori uccisi é molto innovativo per la PlayStation e riproduce un effetto di deformazione dello spazio come quello del Nintendo 64. I personaggi sono realizzati abbastanza bene ma é soprattutto la fisica dei loro movimenti su sfera a darci un brivido, piuttosto che l'animazione dei loro colpi, decisamente nella norma. Moho é un gioco originale che ha delle potenzialità. I programmatori dovrebbero solo rendere l'aggiornamento dello schermo un po' più fluido: per ora siamo intorno ai 30 fotogrammi al secondo ma, per un gioco di questo genere, 60 fotogrammi avrebbero contribuito a rafforzare la sensazione di controllare una biglia scivolosa. Comunque non si può dire l'ultima parola fino all'uscita della versione definitiva
Teniamo d'occhio Moho, é probabile che si riveli un gioco che bisognerà almeno provare, per riscoprire il fascino di una giocabilità di stampo antico, molto immediata, basata sullo stile di controllo, calata comunque in un titolo che offre una grande varietà di sfide.
In particolare, l'effetto dell'esplosione dei gladiatori uccisi é molto innovativo per la PlayStation e riproduce un effetto di deformazione dello spazio come quello del Nintendo 64. I personaggi sono realizzati abbastanza bene ma é soprattutto la fisica dei loro movimenti su sfera a darci un brivido, piuttosto che l'animazione dei loro colpi, decisamente nella norma. Moho é un gioco originale che ha delle potenzialità. I programmatori dovrebbero solo rendere l'aggiornamento dello schermo un po' più fluido: per ora siamo intorno ai 30 fotogrammi al secondo ma, per un gioco di questo genere, 60 fotogrammi avrebbero contribuito a rafforzare la sensazione di controllare una biglia scivolosa. Comunque non si può dire l'ultima parola fino all'uscita della versione definitiva
Teniamo d'occhio Moho, é probabile che si riveli un gioco che bisognerà almeno provare, per riscoprire il fascino di una giocabilità di stampo antico, molto immediata, basata sullo stile di controllo, calata comunque in un titolo che offre una grande varietà di sfide.