Monster Hunter 4
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Una cosa é certa: ai Giapponesi (e NON SOLO a loro) il brand Monster Hunter piace da impazzire. Ne é la riprova il fatto che, nonostante il primo MH (uscito su PS2) abbia ricevute pareri tiepidi dalla critica, Capcom non si fece intimidire e continuò a spingere il brand, arrivando infine al matrimonio ormai apparentemente inscindibile con le macchine Nintendo, portatili e non. E così, tra digressioni, porting, evoluzioni e salti mortali, arriviamo al lancio Giapponese di Monster Hunter 4 per 3DS - e tanto per cambiare é già il successo.
Successo sancito dai due milioni di copie vendute nell'arco di quattro giorni, naturalmente, ma in generale dal lavoro di una software house che é maestra sia nell'aggiungere sempre nuova carne al fuoco, sia - inutile negarlo - a rafforzare il detto “squadra che vince non si cambia”, o per lo meno non troppo. Cosa aspettarsi pertanto da questo Monster Hunter 4? Tanto per cominciare un ambiente totalmente nuovo, visto che dopo la scorpacciata un po' ritrita delle isole di MHtri e seguenti versioni si avvertiva decisamente il bisogno di variare. Non che gli ambienti fossero ripetitivi nel titolo nativo Wii, intendiamoci, e naturalmente anche in Monster Hunter 4 possiamo attenderci foreste, montagne, deserti, paludi, lande rocciose e terre ghiacciate - insomma: il solito mix.
Cambia però di fatto il mondo di riferimento, con ambienti che si sviluppano maggiormente nelle tre direzioni, facendo più largo uso di dislivelli e di punti in cui arrampicarsi per passare da un piano all'altro, o da una mini-mappa all'altra. Spariscono, invece, le sezioni sottomarine: forse non legavano a dovere con la nuova ambientazione, o forse semplicemente Capcom ha registrato una certa antipatia da parte pubblico verso le medesime, così centrali invece nell'esperienza di MHtri. Non escluderemmo, però, che successive espansioni o revisioni possano riproporre la feature.
D'altronde il gioco é stato studiato in modo da cercare di enfatizzare il più possibile (nel rispetto del concept) la componente action. Oltre ad una esplorazione più vasta, libera e dinamica dell'ambiente, dunque, anche i combattimenti offrono maggiori opzioni ai “cacciatori”, primo fra tutti (standing ovation, prego) la possibilità di saltare e attaccare a mezz'aria. L'utilità di una simile manovra é decisamente palese non solo contro nemici volanti o le cui parti anatomiche non sono facilmente raggiungibili (per esempio, la testa di un nemico ENORME), ma anche per chi ama un gioco di schivate e contrattacchi. Inoltre, é stata introdotta la possibilità di “abbarbicarsi” sul nemico per tempestarlo di colpi finché questi non si libera di noi (Dragon's Dogma docet?).
L'arsenale a disposizione dei giocatori é cresciuto ancora mediante l'introduzione di due nuovi strumenti di caccia e massacro: la Charge Axe e il Neopteron Handler, sui cui effetti precisi però attendiamo il test sul campo. Decisamente interessanti invece le novità introdotte per quanto concerne le missioni della gilda dei cacciatori: Capcom ha infatti sviluppato un sistema, denominato banalmente “Guild Quest”, in grado di generare casualmente le missioni, piazzando i mostri e i tesori in funzione della difficoltà. Le missioni così generate possono poi essere conservate (fino a 50) e scambiate con gli altri giocatori attraverso Street Pass per avere ancora più possibilità di ottenere equipaggiamento differente. anche possibile affrontare missioni totalmente random.
Ma quella che é probabilmente l'innovazione più importante per l'incarnazione protable del brand é l'introduzione del Multiplayer Online. L'anima multy di MH é sempre stata evidente sin dal primo capitolo, e sebbene l'introduzione dei gregari Felyne abbia permesso di realizzare una sorta di party anche nel gioco solitario, é innegabile come tutte le versioni del gioco siano “più belle” se giocate con gli amici. Tra le versioni portatili, l'unica che prima di oggi ha potuto giocare su internet (a meno di strane patch illegali) é stata Monster Hunter 3 Ultimate per 3DS, ma sempre con l'esigenza di passare attraverso un Wii U. Monster Hunter 4, invece, é totalmente indipendente in questo senso - ovviamente, previo accesso a rete wi-fi.
Naturalmente l'host ha il controllo su svariati parametri di gioco, come per esempio le mappe previste o il grado di abilità dei giocatori ospitati, ma in un multiplayer che si rispetti, e che in un titolo come MH é perlomeno auspicabile, si tratta del minimo sindacale. Per il resto, non possiamo dire molto di più sul nuovo gioiellino Capcom senza prima metterci le mani sopra: purtroppo al momento non sono note date di release al di fuori del Giappone (sebbene si vociferi Dicembre 2013), ma visto il travolgente successo che il gioco sta avendo - ancora una volta - in madrepatria, confidiamo in un'attesa breve...
Successo sancito dai due milioni di copie vendute nell'arco di quattro giorni, naturalmente, ma in generale dal lavoro di una software house che é maestra sia nell'aggiungere sempre nuova carne al fuoco, sia - inutile negarlo - a rafforzare il detto “squadra che vince non si cambia”, o per lo meno non troppo. Cosa aspettarsi pertanto da questo Monster Hunter 4? Tanto per cominciare un ambiente totalmente nuovo, visto che dopo la scorpacciata un po' ritrita delle isole di MHtri e seguenti versioni si avvertiva decisamente il bisogno di variare. Non che gli ambienti fossero ripetitivi nel titolo nativo Wii, intendiamoci, e naturalmente anche in Monster Hunter 4 possiamo attenderci foreste, montagne, deserti, paludi, lande rocciose e terre ghiacciate - insomma: il solito mix.
Cambia però di fatto il mondo di riferimento, con ambienti che si sviluppano maggiormente nelle tre direzioni, facendo più largo uso di dislivelli e di punti in cui arrampicarsi per passare da un piano all'altro, o da una mini-mappa all'altra. Spariscono, invece, le sezioni sottomarine: forse non legavano a dovere con la nuova ambientazione, o forse semplicemente Capcom ha registrato una certa antipatia da parte pubblico verso le medesime, così centrali invece nell'esperienza di MHtri. Non escluderemmo, però, che successive espansioni o revisioni possano riproporre la feature.
D'altronde il gioco é stato studiato in modo da cercare di enfatizzare il più possibile (nel rispetto del concept) la componente action. Oltre ad una esplorazione più vasta, libera e dinamica dell'ambiente, dunque, anche i combattimenti offrono maggiori opzioni ai “cacciatori”, primo fra tutti (standing ovation, prego) la possibilità di saltare e attaccare a mezz'aria. L'utilità di una simile manovra é decisamente palese non solo contro nemici volanti o le cui parti anatomiche non sono facilmente raggiungibili (per esempio, la testa di un nemico ENORME), ma anche per chi ama un gioco di schivate e contrattacchi. Inoltre, é stata introdotta la possibilità di “abbarbicarsi” sul nemico per tempestarlo di colpi finché questi non si libera di noi (Dragon's Dogma docet?).
L'arsenale a disposizione dei giocatori é cresciuto ancora mediante l'introduzione di due nuovi strumenti di caccia e massacro: la Charge Axe e il Neopteron Handler, sui cui effetti precisi però attendiamo il test sul campo. Decisamente interessanti invece le novità introdotte per quanto concerne le missioni della gilda dei cacciatori: Capcom ha infatti sviluppato un sistema, denominato banalmente “Guild Quest”, in grado di generare casualmente le missioni, piazzando i mostri e i tesori in funzione della difficoltà. Le missioni così generate possono poi essere conservate (fino a 50) e scambiate con gli altri giocatori attraverso Street Pass per avere ancora più possibilità di ottenere equipaggiamento differente. anche possibile affrontare missioni totalmente random.
Ma quella che é probabilmente l'innovazione più importante per l'incarnazione protable del brand é l'introduzione del Multiplayer Online. L'anima multy di MH é sempre stata evidente sin dal primo capitolo, e sebbene l'introduzione dei gregari Felyne abbia permesso di realizzare una sorta di party anche nel gioco solitario, é innegabile come tutte le versioni del gioco siano “più belle” se giocate con gli amici. Tra le versioni portatili, l'unica che prima di oggi ha potuto giocare su internet (a meno di strane patch illegali) é stata Monster Hunter 3 Ultimate per 3DS, ma sempre con l'esigenza di passare attraverso un Wii U. Monster Hunter 4, invece, é totalmente indipendente in questo senso - ovviamente, previo accesso a rete wi-fi.
Naturalmente l'host ha il controllo su svariati parametri di gioco, come per esempio le mappe previste o il grado di abilità dei giocatori ospitati, ma in un multiplayer che si rispetti, e che in un titolo come MH é perlomeno auspicabile, si tratta del minimo sindacale. Per il resto, non possiamo dire molto di più sul nuovo gioiellino Capcom senza prima metterci le mani sopra: purtroppo al momento non sono note date di release al di fuori del Giappone (sebbene si vociferi Dicembre 2013), ma visto il travolgente successo che il gioco sta avendo - ancora una volta - in madrepatria, confidiamo in un'attesa breve...