MORTYR

MORTYR
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Un mondo però, che pare assai concorde con le esclamazioni del tipo "nazisti, la odio questa gente..." del mitico Indiana Jones: la natura, infatti, é sconvolta da terribili cataclismi, del tutto anormali e ne sono causa proprio le attività naziste. In particolare un giorno il generale Mortyr scopre per caso, all'interno dei suoi laboratori una macchina del tempo: fortissimo nasce in lui il sospetto che il suo uso sia stato determinante nella vittoria della guerra e che ora essa sia la causa principale dei disastri naturali che stanno avvenendo. Colto forse da un rimorso, decide che la storia va cambiata e che la terra non merita di essere devastata dall'apocalisse naturalistica imminente
MORTYR
Soldati nazisti in azione. Le sparatorie più concitate sono illuminate dalle scie di fuoco delle armi.

Troppo vecchio per queste cose da eroi, manda suo figlio Sebastian a scoprire le cause di quanto é accaduto e a fermarle: 150 anni circa separano Sebastian dall'inizio della sua avventura, ma per questo non ci sono problemi, c'é una vecchia macchina del tempo che sta prendendo polvere..
Diamo per un momento la parola a Sebastian, così da poter vedere dai suoi occhi e sentire dai suoi pensieri, cosa accade all'inizio del primo livello... "Accidenti che freddo! Forse é l'effetto del salto temporale... Ah no, fuori sta nevicando! Ecco la mia solita fortuna: faccio il primo salto temporale della mia vita e dove capito? In un cunicolo buio, freddo e umido, giusto alle spalle di uno di quei ragazzacci della Wermacht! Mmm in che tasca ho messo il coltello... Sogni d'oro amico, e grazie per la tua pistola, mi sarà utile. A giudicare dalle uniformi e da quel blindato in mezzo al cortile, sono nel posto giusto e nel tempo giusto. Maledizione! Quei corvi si sono spaventati per la mia presenza e hanno messo in allarme le guardie! Come vorrei essere uno di quei corvi e librarmi in questo cielo annuvolato, eppure meraviglioso e giocare ad evitare i fiocchi di neve che cadono su questo mondo in guerra... Ah che pensieri faccio! Ho una missione da compiere e poi quelle tre guardie fanno tiro al piccione verso di me, meglio rispondere alle loro attenzioni... Però che mura solide costruivano centocinquant'anni fa... Questa porta é chiusa, devo cercare la chiave..."

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