MORTYR
di
Redazione
Dei particolari, ricchi e curati, abbiamo già accennato: gli ambienti sono pieni di piccole sorprese, decorazioni, situazioni di luce, che non finiscono di stupire: i corpi degli avversari, ad esempio, rispondono in modo intelligente ai colpi; vedremo, quindi, le uniformi insanguinarsi proprio dove abbiamo colpito. Sparando sui muri, invece, resterà un segno del proiettile. Gli ambienti, poi, non si limitano agli interni, ma si spazia anche in esterna, sotto il sole, la pioggia o la neve. Poco fa, parlavamo di armi... L'arsenale é in stile seconda guerra mondiale, fronte tedesco: si va dalla pistola e fucile Mauser, alla devastante mitragliatrice MP-40 Schmeisser, alle granate a bastone, fino al Panzerfaust (lanciarazzi) e al lanciafiamme, dall'effetto visivo molto buono
Non é ancora chiaro se, nei livelli del futuro, si potranno raccogliere armi laser o simili. Per quel poco che abbiamo potuto vedere, i livelli futuristici sono la parte meno convincente. Va detto però che sono anche i più recenti nel processo di sviluppo e quindi certamente soggetti a modifiche; in essi s'intravede un certo influsso di Half-Life e pensiamo sia una cosa naturale: chiunque voglia fare uno sparatutto 3D in soggettiva con una narrazione portante e ambientazioni hi-tech, in quest'era post-Half-Life, non può prescindere dal capolavoro della Valve. Non manca, in Mortyr una nutrita sezione multiplayer, sia cooperative, che deathmatch, ma essendo ancora ad uno stadio molto embrionale, nella beta provata, non ci pronunciamo su di essa. In conclusione, l'aver potuto testare di persona questa versione di Mortyr, benché non ottimizzata e soggetta a qualche bug, ha confermato pienamente l'ottima impressione del primo incontro e ha stuzzicato il nostro appetito e il desiderio di vedere le avventure di Sebastian Mortyr, nella loro veste definitiva. L'attesa sarà breve. Ci vediamo alla recensione.
Non é ancora chiaro se, nei livelli del futuro, si potranno raccogliere armi laser o simili. Per quel poco che abbiamo potuto vedere, i livelli futuristici sono la parte meno convincente. Va detto però che sono anche i più recenti nel processo di sviluppo e quindi certamente soggetti a modifiche; in essi s'intravede un certo influsso di Half-Life e pensiamo sia una cosa naturale: chiunque voglia fare uno sparatutto 3D in soggettiva con una narrazione portante e ambientazioni hi-tech, in quest'era post-Half-Life, non può prescindere dal capolavoro della Valve. Non manca, in Mortyr una nutrita sezione multiplayer, sia cooperative, che deathmatch, ma essendo ancora ad uno stadio molto embrionale, nella beta provata, non ci pronunciamo su di essa. In conclusione, l'aver potuto testare di persona questa versione di Mortyr, benché non ottimizzata e soggetta a qualche bug, ha confermato pienamente l'ottima impressione del primo incontro e ha stuzzicato il nostro appetito e il desiderio di vedere le avventure di Sebastian Mortyr, nella loro veste definitiva. L'attesa sarà breve. Ci vediamo alla recensione.