Motocross Madness 2
di
Redazione
Alla quantità, però, é stata abbinata anche la consueta qualità grafica di Microsoft, e il dettaglio valorizza ogni tipo di particolare. Attraverso un sistema che i programmatori chiamano "eco-system", una serie di regole che emulano la natura distribuiscono la vegetazione diversamente in base al terreno. Nonostante le premesse facciano pensare alla necessità di avere a disposizione hardware dell'ultima generazione, il team assicura un perfetto comportamento anche in assenza di accelerazione 3D, fermi restando i benefici che le schede di nostra conoscenza possono dare. Non mancano poi le varie ottimizzazioni, a patire dal comune PII, al sofisticato PIII fino alle istruzioni 3dNow!. Anche l'AGP troverà in Motocross Madness 2 una degna valvola di sfogo, con risoluzioni raggiungibili fino a 1600*1200
Non con meno perizia é stato curato l'audio, che può contare sul 3D posizionale e su un sofisticato effetto "Doppler", con il quale il suono diventa più forte o più lieve a seconda delle distanze degli oggetti o delle moto concorrenti. Ad un'attenta replica sono poi stati sottoposti i campionamenti dei vari motori: 125cc, 250cc, 400cc quattro tempi, direttamente in casa Yamaha. Ulteriori chicche arricchiscono poi il prodotto complessivo, su tutte il comportamento indipendente di moto e pilota, che potranno godere di un totale di 1250 poligoni
Un'avanzata Intelligenza Artificiale (requisito, questo, da prendere come al solito con le pinze), un efficace editor 3d per disegnare i tracciati, possibilità di customizzare moto e skin dei piloti e un solido supporto per il multiplayer contribuiranno infine a rendere Motocross Madness 2 un degno seguito, a confermare il dominio assoluto della serie nel campo di competenza, e a confermare che, dopotutto, la ricerca esasperata della simulazione può ben essere sostituita da un efficace bilanciamento tra aspetti arcade e altri più realistici. Tutto, però, nel nome del divertimento.
Non con meno perizia é stato curato l'audio, che può contare sul 3D posizionale e su un sofisticato effetto "Doppler", con il quale il suono diventa più forte o più lieve a seconda delle distanze degli oggetti o delle moto concorrenti. Ad un'attenta replica sono poi stati sottoposti i campionamenti dei vari motori: 125cc, 250cc, 400cc quattro tempi, direttamente in casa Yamaha. Ulteriori chicche arricchiscono poi il prodotto complessivo, su tutte il comportamento indipendente di moto e pilota, che potranno godere di un totale di 1250 poligoni
Un'avanzata Intelligenza Artificiale (requisito, questo, da prendere come al solito con le pinze), un efficace editor 3d per disegnare i tracciati, possibilità di customizzare moto e skin dei piloti e un solido supporto per il multiplayer contribuiranno infine a rendere Motocross Madness 2 un degno seguito, a confermare il dominio assoluto della serie nel campo di competenza, e a confermare che, dopotutto, la ricerca esasperata della simulazione può ben essere sostituita da un efficace bilanciamento tra aspetti arcade e altri più realistici. Tutto, però, nel nome del divertimento.
Motocross Madness 2
Motocross Madness 2
Come raramente accade, l'impressione è veramente quella di un seguito con i fiocchi, proprio di chi, a differenza di troppi colleghi, non si è voluto sedere sugli allori. Certo, il restyle grafico appariva scontato, ma le novità, come detto nell'articolo, non si esauriscono lì. Anzi, quello che appare ben realizzato è proprio l'integrazione del comparto visivo con quello del gameplay, che può godere di situazioni assolutamente variabili con l'ambiente nel quale si gareggia. Ci si aspetta dunque, il punto di riferimento del genere e Microsoft ha tutta l'intenzione di portare a termine il compito.