MotoGP 10/11
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Molti naturalmente sono alla ricerca di informazioni riguardanti il modello di guida. La scelta dei Monumental é stata quella di dare piena libertà al giocatore di selezionare il tipo d'esperienza a riguardo, tramite la presenza di un discreto numero di aiuti al manubrio. Utilizzandoli tutti avrete in mano un'esperienza totalmente arcade, con le motociclette estremamente facili da guidare, mentre rinunciando a qualsiasi “sostegno” (anche cancellando la traiettoria ideale dal terreo) le cose si faranno decisamente più dure. Sarà insomma necessario prendere reale dimestichezza con l'utilizzo dei due freni (separati in anteriore e posteriore) e con la gestione del peso del pilota, assegnata alla levetta analogica sinistra (ma potrete sempre editare la mappatura dei comandi). Troppa foga o scarsa capacità di gestione del gas, in combinazione con l'utilizzo delle “pieghe”, vi manderanno facilmente con il sedere per terra.
Carne o pesce?
Siamo dunque davanti alla tanto agognata simulazione? Purtroppo no, nel senso che in fase di programmazione si é migliorata decisamente la giocabilità, ma non si é voluto compiere il passo decisivo per dare vita ad una opzione totalmente simulativa. La fisica delle moto non convince del tutto, sembrando a volte troppo “leggera” e un po' imprecisa nelle collisioni, senza contare la presenza della “seconda possibilità”, cioé dell'ormai visto e stravisto rewind utile a non perdere una gara a causa di un errore grossolano. Mancano poi alcuni elementi come i danni ai mezzi (con però l'usura delle gomme), gli infortuni ai piloti e le penalizzazioni da regolamento, che ancora lasciano il posto a malus nel conteggio dei tempi sul giro. Senza alcun dubbio il piacere di riuscire a tenere in piedi la moto e di poter segnare tempi sempre migliori sul giro é migliorato esponenzialmente rispetto al passato, ma i puristi troveranno la situazione ancora ibrida.
La gestione della difficoltà lascia poi interdetti: anche settando il livello massimo e la guida simulativa, non avrete problemi particolari a primeggiare in 125, mentre dovrete mettere in campo ben altre capacità quando si tratterà di gestire motori più potenti, con i veicoli che si comporteranno come cavalli selvaggi da domare. Non perfetta invece l'intelligenza artificiale avversaria, non troppo combattiva e talvolta un po' troppo dedita a svarioni vari. Tecnicamente MotoGp 10/11 segna un balzo in avanti rispetto al passato, anche se non compie il vero e proprio salto di qualità. I modelli poligonali e le texture sono migliori, ma non così tanto da lasciare soddisfatti, mentre il sonoro rimane pressoché invariato, con musiche ancora una volta votate a sonorità techno (a chi piace...) e i motori poco rombanti.
Moto GP non é dunque quel passaggio alla simulazione che molti volevano, ma propone un gameplay divertente e versatile che, fatte alcune debite concessioni, può divertire un buon bacino d'utenza. Molti campi sono ancora decisamente migliorabili, ma il piacere di correre nel Motomondiale non manca, soprattutto eliminando ogni aiuto alla guida e lanciandosi al massimo livello di difficoltà. E se le gare nella quarto di litro saranno un inizio quasi troppo soft, arrivati a competere in sella a veri bolidi, dovrete iniziare a fare del vostro meglio. La bandiera a scacchi vi attende!
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Carne o pesce?
Siamo dunque davanti alla tanto agognata simulazione? Purtroppo no, nel senso che in fase di programmazione si é migliorata decisamente la giocabilità, ma non si é voluto compiere il passo decisivo per dare vita ad una opzione totalmente simulativa. La fisica delle moto non convince del tutto, sembrando a volte troppo “leggera” e un po' imprecisa nelle collisioni, senza contare la presenza della “seconda possibilità”, cioé dell'ormai visto e stravisto rewind utile a non perdere una gara a causa di un errore grossolano. Mancano poi alcuni elementi come i danni ai mezzi (con però l'usura delle gomme), gli infortuni ai piloti e le penalizzazioni da regolamento, che ancora lasciano il posto a malus nel conteggio dei tempi sul giro. Senza alcun dubbio il piacere di riuscire a tenere in piedi la moto e di poter segnare tempi sempre migliori sul giro é migliorato esponenzialmente rispetto al passato, ma i puristi troveranno la situazione ancora ibrida.
La gestione della difficoltà lascia poi interdetti: anche settando il livello massimo e la guida simulativa, non avrete problemi particolari a primeggiare in 125, mentre dovrete mettere in campo ben altre capacità quando si tratterà di gestire motori più potenti, con i veicoli che si comporteranno come cavalli selvaggi da domare. Non perfetta invece l'intelligenza artificiale avversaria, non troppo combattiva e talvolta un po' troppo dedita a svarioni vari. Tecnicamente MotoGp 10/11 segna un balzo in avanti rispetto al passato, anche se non compie il vero e proprio salto di qualità. I modelli poligonali e le texture sono migliori, ma non così tanto da lasciare soddisfatti, mentre il sonoro rimane pressoché invariato, con musiche ancora una volta votate a sonorità techno (a chi piace...) e i motori poco rombanti.
Moto GP non é dunque quel passaggio alla simulazione che molti volevano, ma propone un gameplay divertente e versatile che, fatte alcune debite concessioni, può divertire un buon bacino d'utenza. Molti campi sono ancora decisamente migliorabili, ma il piacere di correre nel Motomondiale non manca, soprattutto eliminando ogni aiuto alla guida e lanciandosi al massimo livello di difficoltà. E se le gare nella quarto di litro saranno un inizio quasi troppo soft, arrivati a competere in sella a veri bolidi, dovrete iniziare a fare del vostro meglio. La bandiera a scacchi vi attende!