My Sims

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Electronic Arts è una delle software house che meglio hanno compreso le potenzialità delle nuove console Nintendo e "My Sims", nuovo brand che il colosso americano intende lanciare su Wii e DS, non può che confermarlo. Trattasi di una nuova produzione basata sulla famosissima serie "The Sims", che promette di rinfrescarne l'acclamato gameplay, assecondando nel contempo la "filosofia" che sta alla base delle nuove console della grande N. Giocando a "My Sims" dovremo quindi creare un alter ego digitale, gestire la sua "vita" e le sue amicizie, ma anche, e questa è la novità, costruire personalmente tutti gli edifici e gli oggetti che costituiranno il mondo di gioco, il tutto con il solo ausilio di Mote e Nunchuk.
Il primo "ostacolo" che dovremo affrontare in "My Sims" sarà definire l'estetica del nostro personaggio. L'editor integrato, profondo, ma, al tempo stesso, molto semplice da utilizzare, permetterà di definire i tratti somatici e l'abbigliamento del nostro Sim con il solo utilizzo del Mote. Per operare qualsiasi modifica sarà, infatti, sufficiente dirigere il puntatore nelle vicinanze del dettaglio da impostare (occhi, naso, bocca ecc.) e scorrere tutte le possibilità premendo ripetutamente il tasto "A".


La vera novità introdotta dall'editor non risiede però nel sistema di controllo, ma nel "carattere" che Maxis ha adottato per disegnare i "nuovi" Sims. Forse per evitare che le ridotte potenzialità tecniche delle ultime nate di casa Nintendo penalizzassero l'estetica del gioco, forse per differenziare anche sotto questo aspetto "My Sims" dalla serie principale; gli sviluppatori hanno abbandonato quel look "realistico" che ha contraddistinto per anni le loro creature digitali, per abbracciare uno stile grafico che ricorderà a molti quello degli intramontabili omini LEGO, contaminati per l'occasione da tratti tipici dell'animazione giapponese. Considerando la qualità raggiunta dal colorato risultato finale, non possiamo che appoggiare questa scelta, che, a nostro avviso, ben si sposa con le meccaniche di gioco espresse da "My Sims".
Come era prevedibile, la trama sarà estremamente rarefatta in modo da riservare al giocatore la massima libertà d'azione possibile. Il nostro Sim, appena trasferito in una cittadina abbandonata, dovrà adoperarsi per ripopolarla, socializzando, ma anche costruendo per i potenziali vicini case ed oggetti.

Per fare ciò disporremo di un editor che consentirà di assemblare di tutto, dalle grandi abitazioni, ai soprammobili più piccoli, avvalendosi dello stesso principio che sta alla base del gioco dei LEGO. Su di una griglia orizzontale, dovremo quindi affiancare ed impilare mattoncini di forma differente, fino a raggiungere un risultato che soddisfi la nostra vista, ma soprattutto i gusti del Sim a cui la costruzione sarà destinata. Ancora una volta sarà il Mote a farla da padrone, ed ancora una volta, il "telecomando" Nintendo ci ha stupiti per l'immediatezza con cui riusciremo ad assemblare oggetti anche complessi. Maxis non ha infatti voluto porre limiti alla nostra fantasia, permettendoci di realizzare manufatti articolati ed esteticamente ineccepibili, sfidando al tempo stesso tutte le leggi di natura.
La prima vera prova che attenderà il nostro Sim nella sua nuova "carriera" di artigiano sarà la costruzione della prima casa. Una volta definita la struttura principale dell'edificio con i blocchi, potremo personalizzarne i dettagli esterni (tetto, finestre, balconi ecc.) con un sistema analogo a quello usato dall'editor dei personaggi. Raggiunto un design definitivo, potremo passare alla colorazione di tutte le superfici, ed alla personalizzazione degli interni con oggetti d'arredamento assemblati ad hoc.


Se l'ideazione delle abitazioni costituisce un libero esercizio creativo, per realizzare mobili e soprammobili avremo bisogno di un progetto che ne descriva la struttura ed i materiali. Per ottenere questi progetti dovremo svolgere dei compiti che ci verranno assegnati man mano dagli altri Sims che animano la nostra cittadina, compiti che prevederanno molto spesso la costruzione di particolari oggetti. Per rendere più vario il mondo, e quindi l'azione di gioco, i ragazzi di Maxis hanno infatti pensato di implementare in "My Sims" una sessantina di personaggi unici, suddivisi in gruppi omogenei. Se il nostro compito sarà costruire un nuovo letto allo chef Gino, ad esempio, dovremo assecondarne le richieste seguendo minuziosamente il progetto che ci consegnerà, preoccupandoci nel contempo di abbellire la struttura base con particolari a lui graditi. Potrebbe quindi essere una buona idea andare a raccogliere qualche mela nel frutteto ed usarla per abbellire la struttura del mobile, oppure colorare le lenzuola con una fantasia che ricordi la professione di Gino, il cuoco. Fare felice un Sim con il nostro lavoro sbloccherà nuovi set di oggetti, chiamati "essences", da usare nell'editor per realizzare i lavori futuri, ed invoglierà altri Sim dello stesso gruppo a stabilirsi nella nostra cittadina. A fronte di un numero elevato di potenziali abitanti, tuttavia, la limitata quantità di slot "edificabili" ci costringerà a selezionare di volta in volta i nostri vicini, in modo che la città cresca nella direzione che più ci aggrada. Ad ogni modo, avanzando nel gioco sarà possibile sbloccare nuove aree, e quindi nuovi slot, dove allestire veri e propri quartieri a tema.

Ad incorniciare degnamente un prodotto di così ampio respiro non poteva mancare una modalità multiplayer, che permetterà di condividere ed acquistare oggetti via internet. Purtroppo il primitivo stato di sviluppo di questa feature non ci ha permesso di verificarne la bontà; Maxis ed Electronic Arts si sono comunque dichiarate consapevoli del ruolo cruciale che riveste il multiplayer in un gioco moderno, ed al lavoro per rendere unica l'esperienza multigiocatore di "My Sims".

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