My Sims Kingdom
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L'anno scorso, la fortunata serie "The Sims" esordiva sull'ultima nata di casa Nintendo con "My Sims", una simpatica variazione sul tema, in gradodi dare una scossa, in senso letterale, ad un formula di gioco collaudata e di sicuro successo. Quest'anno Electronic Arts ci riprova con “My Sims Kingdom”, titolo che dovrebbe riproporre le caratteristiche più apprezzate della produzione originale: stile grafico marcatamente nintendiano ed ottima implementazione di mote e nunchuk, in un contesto un po' più avventuroso e coinvolgente. Come molti di voi sapranno, la serie di “My Sims” non propone la classica simulazione di vita quotidiana, ma un semplificato tycoon che, anche in questo capitolo, ci permetterà dicostruire intere cittàed intessere rapporti di amicizia con irispettivi abitanti.
Oltre a questo, “My Sims Kingdom” proporrà una vera e propria trama, che ci porterà ad esplorare i reami di Re Roland: un arcipelago di isolette a tema storico, in qualità di eroi tutto fare. Sì perché, una volta delineato l'aspetto del nostro alterego tra le centinaia di combinazioni disponibili, non ci limiteremo a salvare belle principesse da malefici draghi, ma aiuteremo la popolazione a sbrigare anche i compiti più umili, come riparare un ponte, costruire un mulino e così via.
Se la sezione gestionale del titolo ci é parsa pressoché invariata da quella confezionata per “My Sims”, quindi ricca di risorse da collezionare, progetti da acquisiree relativimanufatti da costruire, la componente sociale sembra aver subito una sensibile riduzione di peso, che sulla bilancia della buona giocabilità, é stata compensata da un sistema simil RPG, che ben si sposa con l'inedita struttura a quest con cui é raccontata la trama.
In "My Sims Kingdom" ci troveremo quindi ad amministrare una manciata di parametri come il mana con il fine ultimo di soddisfare le richieste del committente di turno, che ci ricompenserà conun incremento dellestatistiche del personaggio, piuttosto che con nuovi "Punti Re", il cui ammontare fungerà da lasciapassare per tutti i possedimenti dell'illuminatomonarca.
Ogni location sarà ispirata ad un particolare periodo storico, a partire dal medioevo: tema della prima isoletta, sino ad arrivare all'era spaziale di una delle ultime,ed ognuna proporrà personaggi, alcuni mutuati dal precedente capitolo, e problematiche da risolvere differenti. Un'altra contaminazionedi origine ruolescariguarda la possibilità di costituire un vero e proprio party, con cuicondividere gioie e dolori, ma anche regali e nuoviprogetti, da seguire alla lettera per produrremanufatti sempre più utili e raffinati.
Naturalmente queste nuove caratteristiche hanno imposto una riorganizzazione dei comandi e dell'editor, che é stato talmente semplificato da non utilizzerà un'interfaccia espressamente dedicata, ma sarà integrata in quella di gioco rendendo il titolo ancora più scorrevole. Se dal punto di vista della pura giocabilità, "My Sims Kingdom" amplia il discorso cominciato da "My Sims", sotto il profilo tecnico il titolo Electronic Arts non sembra regalare novità di rilievo, ma solo ad una prima occhiata. Osservando con un pò più di attenzione le schermate di gioco, infatti, si percepisce una vitalità sino ad ora estranea al mondo di "My Sims".
Le nuoveambientazioni sono infatti più definite e colorate, movimentate da nuovi effetti e popolate da piccoli animali, il paesaggioperfettamente in bolla del precedente capitolo, ha poi lasciato il postoad una orografia del territorio più varia ed interessante, che condizioneràper giunta lagiocabilità. L'ottimizzazione dell'engine che sta alla base del titolo ha poi permesso di realizzare unmondo di gioco liberamente esplorabile, che non necessiterà dialcuncaricamento per scorrere sotto i nostri passi, naturalmente se si eccettuano quelli necessari per passare da un isola all'altra.
Oltre a questo, “My Sims Kingdom” proporrà una vera e propria trama, che ci porterà ad esplorare i reami di Re Roland: un arcipelago di isolette a tema storico, in qualità di eroi tutto fare. Sì perché, una volta delineato l'aspetto del nostro alterego tra le centinaia di combinazioni disponibili, non ci limiteremo a salvare belle principesse da malefici draghi, ma aiuteremo la popolazione a sbrigare anche i compiti più umili, come riparare un ponte, costruire un mulino e così via.
Se la sezione gestionale del titolo ci é parsa pressoché invariata da quella confezionata per “My Sims”, quindi ricca di risorse da collezionare, progetti da acquisiree relativimanufatti da costruire, la componente sociale sembra aver subito una sensibile riduzione di peso, che sulla bilancia della buona giocabilità, é stata compensata da un sistema simil RPG, che ben si sposa con l'inedita struttura a quest con cui é raccontata la trama.
In "My Sims Kingdom" ci troveremo quindi ad amministrare una manciata di parametri come il mana con il fine ultimo di soddisfare le richieste del committente di turno, che ci ricompenserà conun incremento dellestatistiche del personaggio, piuttosto che con nuovi "Punti Re", il cui ammontare fungerà da lasciapassare per tutti i possedimenti dell'illuminatomonarca.
Ogni location sarà ispirata ad un particolare periodo storico, a partire dal medioevo: tema della prima isoletta, sino ad arrivare all'era spaziale di una delle ultime,ed ognuna proporrà personaggi, alcuni mutuati dal precedente capitolo, e problematiche da risolvere differenti. Un'altra contaminazionedi origine ruolescariguarda la possibilità di costituire un vero e proprio party, con cuicondividere gioie e dolori, ma anche regali e nuoviprogetti, da seguire alla lettera per produrremanufatti sempre più utili e raffinati.
Naturalmente queste nuove caratteristiche hanno imposto una riorganizzazione dei comandi e dell'editor, che é stato talmente semplificato da non utilizzerà un'interfaccia espressamente dedicata, ma sarà integrata in quella di gioco rendendo il titolo ancora più scorrevole. Se dal punto di vista della pura giocabilità, "My Sims Kingdom" amplia il discorso cominciato da "My Sims", sotto il profilo tecnico il titolo Electronic Arts non sembra regalare novità di rilievo, ma solo ad una prima occhiata. Osservando con un pò più di attenzione le schermate di gioco, infatti, si percepisce una vitalità sino ad ora estranea al mondo di "My Sims".
Le nuoveambientazioni sono infatti più definite e colorate, movimentate da nuovi effetti e popolate da piccoli animali, il paesaggioperfettamente in bolla del precedente capitolo, ha poi lasciato il postoad una orografia del territorio più varia ed interessante, che condizioneràper giunta lagiocabilità. L'ottimizzazione dell'engine che sta alla base del titolo ha poi permesso di realizzare unmondo di gioco liberamente esplorabile, che non necessiterà dialcuncaricamento per scorrere sotto i nostri passi, naturalmente se si eccettuano quelli necessari per passare da un isola all'altra.