Napoleon

Il giorno é plumbeo, e, a causa del vento, grandi banchi di nuvole dall'aspetto minaccioso si rincorrono freneticamente nel cielo. Nelle prossime ore verrà senz'altro a piovere, e il pantano che si formerà renderà la marcia ancora più faticosa di quanto non lo sia stata sino ad ora. L'esercito si ferma dopo più di sei ore di cammino dall'ultimo bivacco. La valle tutt'intorno é deserta, immersa in un silenzio irreale: l'unico rumore percepibile é quello delle fronde ondeggianti degli alberi, scossi lievemente da una gelida brezza, levatasi da poco

Il Generale gesticola stancamente, il volto pallido ma gli occhi ancora vivi: il morale della truppa cammina pari passo col mutare del clima, e i soldati sono stanchi e sfiduciati, timorosi di un futuro incerto. Ma il tradimento é l'ultimo dei loro pensieri, poco importa se l'espressione del loro comandante non tradisce nervosismo alcuno, o compassione per chi si appresta ad assistere all'ennesimo massacro, poco importa se le loro vite, nel suo gelido raziocinio, sono semplici perdite inevitabili dallo scacchiere: lui é l'immortale condottiero. Lui é Napoleone Bonaparte
COMANDI, GENERALE!
Napoleon é un titolo che promette di giocare un ruolo chiave fra la line-up iniziale del GameBoy Advance, e questo senza nulla voler togliere agli altri nomi illustri del neonato ma già ricco catalogo del nuovo hardware Nintendo. Il titolo Genki, infatti, si differenzia nettamente da quanto visto fino ad ora sulle precedenti versioni della famiglia di console portatili più venduta al mondo, soprattutto per via del target a cui é mirato: Napoleon é infatti classificabile, secondo press release ufficiali, come uno "human resource action war game". Nome altisonante ma che, tradotto in soldoni, sta essenzialmente a rappresentare un classico wargame strategico in tempo reale, con qualche blando elemento di RPG. Anche se l'introduzione parrebbe minima, tanto basta per permettere a questo nuovo strategico di spiccare dall'usuale panorama GameBoy, laddove sono generalmente i platform a farla da padrone. L'ambientazione di Napoleon, poi, non é da meno, e anzi si adatta perfettamente alle tipiche caratteristiche del suo genere: come é facile immaginare dal titolo, il gioco si propone come una sorta di rivisitazione, a metà strada fra romanzo e realtà, del periodo storico che intercorre tra Impero e Rivoluzione Francese. Il giocatore sarà chiamato a rivestire i panni del leggendario Napoleone Bonaparte, che si troverà, in piena Rivoluzione, ad affrontare i nobili borbonici reazionari, facendo affidamento sulle truppe ancora fedeli. Partendo, dunque, dagli albori della carriera di conquistatore del condottiero francese, ancora generale, nostro compito sarà passare indenni fra i tumulti di questa storia alternativa ed evitare il triste destino che ha contraddistinto il reale declino dello storico imperatore. Riusciremo a soggiogare il mondo e cingere nuovamente il capo di Napoleone della sacra corona?
Ciò che invece si sa con certezza é che alle dirette dipendenze del giocatore, e quindi di Napoleone, troveremo sei comandanti (a loro volta piazzati a capo di reggimenti), ognuno con proprie abilità specifiche e, soprattutto, con una proprio profilo psicologico, caratteristica quest'ultima che si rifletterà notevolmente sul modo in cui ciascuno di essi eseguirà gli ordini impartitigli: tanto per fare qualche esempio, Louis Nicolas Davout, oltre a rivestire il ruolo di comandante, é anche una sorta di mentore personale di Napoleone (ovvero sarà quello che guiderà il giocatore durante lo svilupparsi della vicenda); Jean Lannes, soprattutto inizialmente, si distinguerà per la sua ferocia e sprezzo del pericolo; Pierre Franois Charles Augereau, al contrario, non sempre si dimostrerà affidabile (tanto che a volte ignorerà bellamente i vostri ordini) e baderà soprattutto a quanta vil moneta gli assicurerete; Louis-Gabriel Suchet, unica donna fra i comandanti nonché "tipa tosta" della situazione, oltre ad avere una tenacia ammirevole in battaglia, é anche molto preparata in campo medico. Se fra questi nomi sono facilmente riconoscibili alcuni personaggi storici realmente esistiti, per quanto di fama certamente minore rispetto al leggendario condottiero francese, data la parziale rivisitazione storica non mancherete di imbattervi in figuri completamente inventati o pesantemente rivisitati: in particolare, Louis-Gabriel Suchet, un tempo uomo, é diventato misteriosamente esponente del gentil sesso (!), mentre non mancherete di incontrare un curioso tale, quanto forse per noi italici un po' fuori contesto, di nome "Inzaghi"..