NARC
Il nome NARC potrebbe non essere nuovo ai giocatori più "anziani", in quanto già nel 1988 fece comparsa sulle console dell'epoca un gioco in cui si impersonavano le vesti di un poliziotto impegnato nella lotta contro lo spaccio di droga. Nonostante il tempo passato, il fenomeno della droga è tuttora una delle piaghe della società, capace di causare guerre tra gangs, disordini e quanto altro. Il tema della lotta contro tale fenomeno, di moda sopratutto dall'altra parte dell'Atlantico, ha già prodotto una serie quasi infinita di lungometraggi, e questa volta tocca alle console l'arduo compito di ripulire le strade cittadine. Midway, infatti, vi permetterà di vestire i panni di un agente della NARC, impegnato a fronteggiare l'organizzazione il cartello della droga che risponde al nome di K.R.A.K, esattamente come nel gioco apparso nel 1988 (che tra l'altro è incluso sotto forma di bonus sbloccabile).
Il solito schema
Lo schema di gioco di NARC, manco a dirlo, è ispirato a GTA: avremo la possibilità di vagare per la città, compiere missioni oppure perlustrare e scongiurare crimini minori. Nel fare ciò potremo usufruire di libertà incondizionata, in quanto nessuno ci vieterà di arrestare, picchiare o addirittura uccidere cittadini innocenti. La conseguenza di un operato scorretto, tuttavia, sarà la diminuzione della reputazione che, a sua volta, potrà causare l'espulsione dal reparto NARC e, successivamente, dalla polizia. A testimoniare i passaggi di grado sarà l'abbigliamento del poliziotto: in abiti borghesi all'inizio, in divisa dopo una prima bocciatura, infine in abiti civili dopo l'estremo allontanamento. In quest'ultimo caso un ulteriore comportamento scorretto porterà all'ostilità delle forze dell'ordine, le quali non esiteranno a spararvi addosso.
Per scongiurare tutto ciò avrete un'unica possibilità, ovvero effettuare con successo l'arresto di criminali, senza coinvolgere i civili.
Tecnica mediocre
La similitudine con GTA si limita alla sola libertà concessa al giocatore, in quanto sia graficamente, sia per quanto riguarda lo spessore del gioco, NARC non avvicina minimamente lo schiacciasassi targato GTA. La prima critica è da rivolgere alle animazioni dei personaggi, estremamente goffe e mal riuscite, come le movenze del nostro poliziotto mentre corre. La città, inoltre, vive in una notte perenne. E' vero che la maggior parte dei crimini avviene nelle ore di buio, ma l'alternanza del giorno alla notte avrebbe in qualche modo variegato l'azione. La totale libertà è anche da intendere come possibilità di scegliere tra l'essere un poliziotto buono oppure cattivo: potremo, infatti, decidere se arrestare i malviventi con le buone (se prenderli a randellate può definirsi come espressione delle "buone maniere") oppure con le cattive, dando sfogo a tonnellate di piombo. Ma la vera differenza tra essere dalla parte dei buoni o dei cattivi, tuttavia, è ancora un'altra.
Essere o non essere?
E qui arriviamo all'aspetto che più di ogni altro lascia qualche perplessità sull'intero gioco, ovvero il destino della droga sequestrata. Tra le varie cose, ricordiamolo, l'obiettivo principe del poliziotto appartenente al reparto NARC è quello di debellare il cartello della droga che ha infestato la città. Chiudendo un occhio sui metodi con cui questa lotta viene intrapresa (un po' violenti, è vero, ma di violenza in giro se ne vede in abbondanza), rimane il fatto più sconcertante: potrete decidere, infatti, le sorti della droga confiscata. Essenzialmente si delineano tre scenari, il primo dei quali è rappresentato dalla consegna alla polizia, che vi permetterà di guadagnarvi dei punti rep. La seconda possibilità è quella di cercare dei passanti adatti e vendergliela, guadagnando così dei soldi (al costo ovviamente di punti rep). L'ultima, infine, prevede l'assunzione di tale droga, come sorta di potenziamento temporaneo, per approfittare dei vantaggi offerti. La marijuana, ad esempio, equivale al "bullet time" di Max Payne, l'LSD aiuta ad identificare facilmente i criminali e così via.
Dedicato a un pubblico maturo
Sin dalle prime fasi di gioco è chiaro il target di pubblico di riferimento, piuttosto adulto in questo caso: le frasi pronunciate dai personaggi, la violenza insita nel gioco e, soprattutto, il tema lo rendono poco adatto a giocatori più giovani. Si ripete l'annoso dilemma, tirato in ballo da Carmageddon, GTA e tanti altri: può essere accettato un gioco con queste caratteristiche? I giocatori non saranno influenzati dal cattivo esempio dei personaggi di cui prenderanno il comando? Il successo di Rockstar è la dimostrazione del fatto che anche sulle console possono essere portati temi di violenti, ma rimane qualche perplessità nella possibilità offerta al giocatore di assumere gli stupefacenti confiscati, trattandoli alla stessa stregua di banali potenziamenti. Che si sia andati un pò troppo "oltre" ?
Il solito schema
Lo schema di gioco di NARC, manco a dirlo, è ispirato a GTA: avremo la possibilità di vagare per la città, compiere missioni oppure perlustrare e scongiurare crimini minori. Nel fare ciò potremo usufruire di libertà incondizionata, in quanto nessuno ci vieterà di arrestare, picchiare o addirittura uccidere cittadini innocenti. La conseguenza di un operato scorretto, tuttavia, sarà la diminuzione della reputazione che, a sua volta, potrà causare l'espulsione dal reparto NARC e, successivamente, dalla polizia. A testimoniare i passaggi di grado sarà l'abbigliamento del poliziotto: in abiti borghesi all'inizio, in divisa dopo una prima bocciatura, infine in abiti civili dopo l'estremo allontanamento. In quest'ultimo caso un ulteriore comportamento scorretto porterà all'ostilità delle forze dell'ordine, le quali non esiteranno a spararvi addosso.
Per scongiurare tutto ciò avrete un'unica possibilità, ovvero effettuare con successo l'arresto di criminali, senza coinvolgere i civili.
Tecnica mediocre
La similitudine con GTA si limita alla sola libertà concessa al giocatore, in quanto sia graficamente, sia per quanto riguarda lo spessore del gioco, NARC non avvicina minimamente lo schiacciasassi targato GTA. La prima critica è da rivolgere alle animazioni dei personaggi, estremamente goffe e mal riuscite, come le movenze del nostro poliziotto mentre corre. La città, inoltre, vive in una notte perenne. E' vero che la maggior parte dei crimini avviene nelle ore di buio, ma l'alternanza del giorno alla notte avrebbe in qualche modo variegato l'azione. La totale libertà è anche da intendere come possibilità di scegliere tra l'essere un poliziotto buono oppure cattivo: potremo, infatti, decidere se arrestare i malviventi con le buone (se prenderli a randellate può definirsi come espressione delle "buone maniere") oppure con le cattive, dando sfogo a tonnellate di piombo. Ma la vera differenza tra essere dalla parte dei buoni o dei cattivi, tuttavia, è ancora un'altra.
Essere o non essere?
E qui arriviamo all'aspetto che più di ogni altro lascia qualche perplessità sull'intero gioco, ovvero il destino della droga sequestrata. Tra le varie cose, ricordiamolo, l'obiettivo principe del poliziotto appartenente al reparto NARC è quello di debellare il cartello della droga che ha infestato la città. Chiudendo un occhio sui metodi con cui questa lotta viene intrapresa (un po' violenti, è vero, ma di violenza in giro se ne vede in abbondanza), rimane il fatto più sconcertante: potrete decidere, infatti, le sorti della droga confiscata. Essenzialmente si delineano tre scenari, il primo dei quali è rappresentato dalla consegna alla polizia, che vi permetterà di guadagnarvi dei punti rep. La seconda possibilità è quella di cercare dei passanti adatti e vendergliela, guadagnando così dei soldi (al costo ovviamente di punti rep). L'ultima, infine, prevede l'assunzione di tale droga, come sorta di potenziamento temporaneo, per approfittare dei vantaggi offerti. La marijuana, ad esempio, equivale al "bullet time" di Max Payne, l'LSD aiuta ad identificare facilmente i criminali e così via.
Dedicato a un pubblico maturo
Sin dalle prime fasi di gioco è chiaro il target di pubblico di riferimento, piuttosto adulto in questo caso: le frasi pronunciate dai personaggi, la violenza insita nel gioco e, soprattutto, il tema lo rendono poco adatto a giocatori più giovani. Si ripete l'annoso dilemma, tirato in ballo da Carmageddon, GTA e tanti altri: può essere accettato un gioco con queste caratteristiche? I giocatori non saranno influenzati dal cattivo esempio dei personaggi di cui prenderanno il comando? Il successo di Rockstar è la dimostrazione del fatto che anche sulle console possono essere portati temi di violenti, ma rimane qualche perplessità nella possibilità offerta al giocatore di assumere gli stupefacenti confiscati, trattandoli alla stessa stregua di banali potenziamenti. Che si sia andati un pò troppo "oltre" ?
NARC
NARC
Il remake di NARC, un gioco datato 1988, è in dirittura d'arrivo sulle console. Per l'occasione vi verrà richiesto di vestire i panni di un poliziotto in borghese, il cui arduo compito è quello di portare avanti la guerra contro un cartello della droga. Una struttura di gioco farraginosa e palesemente ispirata a GTA, una realizzazione tecnica mediocre e l'assenza di vera e propria innovazione difficilmente saranno sanabili entro la versione definitiva, rendendo questo titolo poco appetibile nonostante il prezzo ridotto previsto. A tutto ciò si deve inoltre aggiungere la scelta di trattare temi delicati, forse affrontati con troppa leggerezza.