NBA 2K8
di
Francesco Romagnoli
Sta per ricominciare la stagione NBA. O perlomeno sta per cominciare quella virtuale.
Dopo l'arrivo di NBA 08 di EA segue a ruota questo NBA 2k8 della Take Two e sarà di nuovo una dura tenzone tra i due titoli.
Qui in sede di anteprima non ci vogliamo sbilanciare e vediamo di attenerci alle impressioni che il titolo 2k ci ha saputo suscitare.
Le prime novità che saltano all'occhio sono i miglioramenti grafici.
I giocatori sono resi ancor più realisticamente, sia in quanto a dettaglio dei volti, sia in quanto a "effetto pelle". Ma il vero passo avanti è stato fatto con la fluidità delle animazioni che ora rappresentano movimenti molto più fluidi tra loro, senza scattosità marcate com'era nei precedenti capitoli. Molto apprezzabile ogni tipo di azione eseguita dai giocatori sul campo.
La parte meno definita invece riguarda il pubblico, dettagliato solo nelle primissime file e nelle majorette a bordo campo, ma non certo negli spalti, dove ad un occhio attento non scappa la grossolanità con cui è rappresentato.
Anche le divise se viste da vicine presentano una vaga sensazione di "distacco" dal modello poligonale del giocatore, ma da lontano non ci se ne accorge e si ammira piacevolmente il buon effetto di "afflosciamento" da queste prodotto durante i movimenti.
Oltre all'aspetto grafico anche quello sonoro è stato ulteriormente perfezionato ed ora, oltre ai classici squittii prodotti dalle scarpe da ginnastica sul parquet abbiamo il rumore prodotto dal contatto tra il pallone e il tabellone, al cerchio, alla retina rappresentato in maniera egregia, così come per il pubblico, molto vivo, anche se sin troppo sbilanciato tra in casa e fuori casa.
Infatti ad ogni canestro della squadra fuori casa, quasi non si sente volare una mosca...situazione sin troppo esasperata.
Il commento in americano invece è sempre buono, puntuale, tecnicamente valido e piuttosto espressivo.
Passiamo ora al gameplay. Come sempre la serie 2k si distingue per la sua rigorosa simulazione, soprattutto rispetto all'eterno rivale targato EA. Le azioni sono sempre coerenti e l'IA è veramente dotata, sia in attacco che in difesa. Pertanto per andare a segno bisogna utilizzare tattiche ben organizzate, che spesso richiedono una buona conoscenza della disciplina.
A tal proposito stupisce la mancanza delle funzioni tattiche per richiamare i vari schemi come nel 2k7, ma probabilmente si tratta di una mancanza inerente a questa versione d'anteprima, che nella versione finale verrà sistemata.
Il livello di sfida comunque rimane piuttosto alto, a tal punto che anche impostando i livelli di difficoltà più facile, ci sarà da sudare, soprattutto per i principianti.
Per i cultori della serie invece tutto sarà facilitato, anche dal family feeling dei pulsanti, nonostante ogni anno ci sia qualche piccolo spostamento o aggiornamento da aggiungere al carnet di cose con le quali destreggiarsi. Infatti per prendere la mano alla disposizione dei pulsanti ci vuole un bel po' di allenamento, altrimenti ci si potrebbe trovare a sbagliare clamorosamente la più banale delle azioni perché all'ultimo non ci si è ricordati di pigiare il tasto giusto al momento giusto.
Un po' di confusione rimane inoltre quando si tratta di richiamare i pulsanti per il passaggio predefinito, ovvero quello che fa comparire sopra ai compagni di squadra un bottone che corrisponde alla volontà di passar loro il pallone.
Insomma, se già i precedenti 2k da questo aspetto richiedevano un certo impegno, questo nuovo capitolo non è certo da meno!
Non mancano comunque le novità sostanziose che riguardano ad esempio una componente "off the ball" che, come il nome suggerisce, permetterà nelle azioni di attacco, tramite la pressione di un tasto, di prendere il controllo di un altro giocatore della propria squadra, in quel momento senza palla, per poter così smarcarsi. Anche questa nuova feature non è subito intuitiva e richiede un po' di pratica per essere sfruttata al meglio, ma una volta assimilata permette di prendersi notevoli e doverosi vantaggi per concludere un'azione andando a segno.
Interessante anche la nuova barra che compare sotto i piedi dei giocatori. Si tratta di un indicatore che segnala le posizioni del campo preferite dal giocatore che vi passa sopra per il tiro. Non si tratta di una componente arcade dato che pare che questa feature sia stata implementata prestando fedelmente attenzione alle statistiche NBA.
Ma per chi desidera invece un divertimento più puro e spensierato, in puro stile arcade appunto, sembra che nel gioco verrà implementata anche una modalità "street" in cui formare squadre composte da 3 giocatori e sfidarsi in campetti molto meno ufficiali degli stadi dell'NBA, come a ricreare quel feeling da NBA Street, più scanzonato e disimpegnato, dove non mancheranno gare di schiacciate e altre divertenti caratteristiche in grado di offrire una variante sfiziosa.
Insomma, ancora una volta pare che avremo a che fare con un NBA firmato 2k sempre più simulativi e sempre più soddisfacente per gli appassionati di questa disciplina.
Dopo l'arrivo di NBA 08 di EA segue a ruota questo NBA 2k8 della Take Two e sarà di nuovo una dura tenzone tra i due titoli.
Qui in sede di anteprima non ci vogliamo sbilanciare e vediamo di attenerci alle impressioni che il titolo 2k ci ha saputo suscitare.
Le prime novità che saltano all'occhio sono i miglioramenti grafici.
I giocatori sono resi ancor più realisticamente, sia in quanto a dettaglio dei volti, sia in quanto a "effetto pelle". Ma il vero passo avanti è stato fatto con la fluidità delle animazioni che ora rappresentano movimenti molto più fluidi tra loro, senza scattosità marcate com'era nei precedenti capitoli. Molto apprezzabile ogni tipo di azione eseguita dai giocatori sul campo.
La parte meno definita invece riguarda il pubblico, dettagliato solo nelle primissime file e nelle majorette a bordo campo, ma non certo negli spalti, dove ad un occhio attento non scappa la grossolanità con cui è rappresentato.
Anche le divise se viste da vicine presentano una vaga sensazione di "distacco" dal modello poligonale del giocatore, ma da lontano non ci se ne accorge e si ammira piacevolmente il buon effetto di "afflosciamento" da queste prodotto durante i movimenti.
Oltre all'aspetto grafico anche quello sonoro è stato ulteriormente perfezionato ed ora, oltre ai classici squittii prodotti dalle scarpe da ginnastica sul parquet abbiamo il rumore prodotto dal contatto tra il pallone e il tabellone, al cerchio, alla retina rappresentato in maniera egregia, così come per il pubblico, molto vivo, anche se sin troppo sbilanciato tra in casa e fuori casa.
Infatti ad ogni canestro della squadra fuori casa, quasi non si sente volare una mosca...situazione sin troppo esasperata.
Il commento in americano invece è sempre buono, puntuale, tecnicamente valido e piuttosto espressivo.
Passiamo ora al gameplay. Come sempre la serie 2k si distingue per la sua rigorosa simulazione, soprattutto rispetto all'eterno rivale targato EA. Le azioni sono sempre coerenti e l'IA è veramente dotata, sia in attacco che in difesa. Pertanto per andare a segno bisogna utilizzare tattiche ben organizzate, che spesso richiedono una buona conoscenza della disciplina.
A tal proposito stupisce la mancanza delle funzioni tattiche per richiamare i vari schemi come nel 2k7, ma probabilmente si tratta di una mancanza inerente a questa versione d'anteprima, che nella versione finale verrà sistemata.
Il livello di sfida comunque rimane piuttosto alto, a tal punto che anche impostando i livelli di difficoltà più facile, ci sarà da sudare, soprattutto per i principianti.
Per i cultori della serie invece tutto sarà facilitato, anche dal family feeling dei pulsanti, nonostante ogni anno ci sia qualche piccolo spostamento o aggiornamento da aggiungere al carnet di cose con le quali destreggiarsi. Infatti per prendere la mano alla disposizione dei pulsanti ci vuole un bel po' di allenamento, altrimenti ci si potrebbe trovare a sbagliare clamorosamente la più banale delle azioni perché all'ultimo non ci si è ricordati di pigiare il tasto giusto al momento giusto.
Un po' di confusione rimane inoltre quando si tratta di richiamare i pulsanti per il passaggio predefinito, ovvero quello che fa comparire sopra ai compagni di squadra un bottone che corrisponde alla volontà di passar loro il pallone.
Insomma, se già i precedenti 2k da questo aspetto richiedevano un certo impegno, questo nuovo capitolo non è certo da meno!
Non mancano comunque le novità sostanziose che riguardano ad esempio una componente "off the ball" che, come il nome suggerisce, permetterà nelle azioni di attacco, tramite la pressione di un tasto, di prendere il controllo di un altro giocatore della propria squadra, in quel momento senza palla, per poter così smarcarsi. Anche questa nuova feature non è subito intuitiva e richiede un po' di pratica per essere sfruttata al meglio, ma una volta assimilata permette di prendersi notevoli e doverosi vantaggi per concludere un'azione andando a segno.
Interessante anche la nuova barra che compare sotto i piedi dei giocatori. Si tratta di un indicatore che segnala le posizioni del campo preferite dal giocatore che vi passa sopra per il tiro. Non si tratta di una componente arcade dato che pare che questa feature sia stata implementata prestando fedelmente attenzione alle statistiche NBA.
Ma per chi desidera invece un divertimento più puro e spensierato, in puro stile arcade appunto, sembra che nel gioco verrà implementata anche una modalità "street" in cui formare squadre composte da 3 giocatori e sfidarsi in campetti molto meno ufficiali degli stadi dell'NBA, come a ricreare quel feeling da NBA Street, più scanzonato e disimpegnato, dove non mancheranno gare di schiacciate e altre divertenti caratteristiche in grado di offrire una variante sfiziosa.
Insomma, ancora una volta pare che avremo a che fare con un NBA firmato 2k sempre più simulativi e sempre più soddisfacente per gli appassionati di questa disciplina.
NBA 2K8
NBA 2K8
La lotta per la miglior simulazione di basket sul mercato torna a farsi serrata e la serie 2k sembra intenzionata a bissare il successo dell'anno scorso che l'ha vista per la prima volta primeggiare in quanto a numero di vendite rispetto all'eterno concorrente rappresentato da EA Sports. Merito dell'accuratezza della simulazione, continuamente raffinata così come il comparto tecnico del gioco che anche quest'anno sembra apportare un mix di migliorie e novità interessanti. Non ci resta che aspettare la versione definitiva per vedere se qualche difetto sarà stato appianato, rendendo così questa simulazione un acquisto obbligato per i puristi dell NBA.