NBA Courtside 2002
di
Redazione
Il genere sportivo più riproposto sotto forma di videogioco, a parte il calcio, é sicuramente il basket, uno sport che ha la peculiarità di attirare l'attenzione generale solo nel momento in cui si fa riferimento a quello praticato negli Stati Uniti nella celebre NBA. Non per niente é rarissimo trovare un titolo appartenente a questo genere che non si avvalga della licenza ufficiale della lega nazionale statunitense e che non se ne bulli nel titolo e sulla confezione del gioco
A questa regola non si é ovviamente sottratto il primo gioco di basket prodotto ufficialmente da Nintendo per la sua console a 64 bit nel 1998; NBA Courtside, che si avvaleva della collaborazione di Kobe Bryant, stella dei Los Angeles Lakers, si dimostrava essere un titolo più che discreto senza dubbio il migliore del genere per N64 in grado di fare ben sperare per il futuro, anche perché l'asso dei Lakers aveva garantito la sua collaborazione anche per altri giochi. A quel primo titolo ne successe infatti un altro (chiamato con fantasia NBA Courtside 2) che migliorava in parte i difetti del suo predecessore, ma la cui uscita fu oscurata a causa della quasi contemporanea apparizione di NBA 2K, meravigliosa simulazione di basket creata da Sega per il suo Dreamcast, che si era rapidamente imposto come leader del genere a prescindere dalla piattaforma di gioco utilizzata. Tuttavia, si sa, i tempi cambiano e le console anche..
GAMECUBE. UN NUOVO PUNTO DI PARTENZA
NBA Courtside 2002 é dunque il terzo titolo della serie, ma, a differenza del secondo titolo per Nintendo64, ora é lecito aspettarsi innovazioni di maggior rilievo in virtù dell'utilizzo di una console dalla maggiore potenza; infatti, come é avvenuto per Winning Eleven 5, primo episodio della celebre serie calcistica per PlayStation 2, più che un semplice miglioramento del titolo precedente é auspicabile puntare a un netto salto di qualità rispetto al passato, introducendo profonde innovazioni e sfruttando al meglio le nuove e straordinarie potenzialità della console
A questa regola non si é ovviamente sottratto il primo gioco di basket prodotto ufficialmente da Nintendo per la sua console a 64 bit nel 1998; NBA Courtside, che si avvaleva della collaborazione di Kobe Bryant, stella dei Los Angeles Lakers, si dimostrava essere un titolo più che discreto senza dubbio il migliore del genere per N64 in grado di fare ben sperare per il futuro, anche perché l'asso dei Lakers aveva garantito la sua collaborazione anche per altri giochi. A quel primo titolo ne successe infatti un altro (chiamato con fantasia NBA Courtside 2) che migliorava in parte i difetti del suo predecessore, ma la cui uscita fu oscurata a causa della quasi contemporanea apparizione di NBA 2K, meravigliosa simulazione di basket creata da Sega per il suo Dreamcast, che si era rapidamente imposto come leader del genere a prescindere dalla piattaforma di gioco utilizzata. Tuttavia, si sa, i tempi cambiano e le console anche..
GAMECUBE. UN NUOVO PUNTO DI PARTENZA
NBA Courtside 2002 é dunque il terzo titolo della serie, ma, a differenza del secondo titolo per Nintendo64, ora é lecito aspettarsi innovazioni di maggior rilievo in virtù dell'utilizzo di una console dalla maggiore potenza; infatti, come é avvenuto per Winning Eleven 5, primo episodio della celebre serie calcistica per PlayStation 2, più che un semplice miglioramento del titolo precedente é auspicabile puntare a un netto salto di qualità rispetto al passato, introducendo profonde innovazioni e sfruttando al meglio le nuove e straordinarie potenzialità della console
NBA Courtside 2002
NBA Courtside 2002
NBA Courtside 2002 è un titolo decisamente promettente, come dimostrano chiaramente tutte le caratteristiche sbandierate nel testo principale, ma l'avversario da sconfiggere, il basket di Sega, è veramente qualcosa di mastodontico. Se quindi si può già affermare con certezza che il titolo targato Left Field farà la sua bella figura nel panorama dei giochi di basket, bisogna però vedere se nell'ultimo periodo di sviluppo il gioco riuscirà a tirare fuori quel qualcosa in più (specialmente a livello grafico, il suo tallone d'achille) che gli consentirà di sedersi sul trono delle simulazioni cestistiche, impresa non facile con Visual Concepts in agguato. Al solito, le imminenti fiere offriranno un titolo più vicino alla versione finale e quindi più giudicabile: aspettiamo a dire l'ultima parola.