NBA Courtside 2002
di
Redazione
Il titolo della Left Field sta esattamente procedendo in questo senso, come dimostra la decisione di mettere in disparte il classico sistema di passaggio tramite "icone", ovvero assegnando a ogni giocatore in campo un determinato pulsante che, se schiacciato, assicura il passaggio proprio a quel cestista. Tale sistema, seppur funzionale, talvolta risulta un po' macchinoso e infatti in NBA Courtside 2002 verrà sostituito dall'utilizzo del C-stick (lo stick analogico di destra, quello giallo) che, inclinato nella direzione del giocatore a cui vogliamo passare la palla, provvederà a far avere la palla al giocatore desiderato. In questo modo si elimina la necessità di dover prima schiacciare un pulsante che assegni ad ogni giocatore un'icona, rendendo così il gioco più diretto e frenetico. Questa novità si é già comunque vista in Madden 2001 (per PlayStation 2) e nel già citato Winning Eleven 5, giochi in cui si é potuto apprezzare l'utilità di tale innovazione, anche se é necessario dire che ci vuole un po' di tempo per padroneggiarla al meglio, soprattutto in un gioco più frenetico e veloce come il basket
Un'altra interessante novità é rappresentata dalla funzione del tasto R (quello L ha la solita funzione Turbo), tramite il quale si aumenta l'aggressività del giocatore; utilizzando questo tasto, sarà più facile riuscire in una schiacciata o in un rimbalzo perché il cestista sarà appunto più aggressivo e quindi più determinato nelle sue azioni
Se queste novità possono essere tranquillamente battezzate come gradite sorprese, altrettanto non si può dire dei miglioramenti a livello grafico, che sono un aspetto scontato visto il salto di qualità a livello hardware. Ad ogni modo, ora i giocatori somigliano maggiormente alle loro controparti reali grazie all'utilizzo di un maggior numero di poligoni, ma il lavoro maggiore é stato fatto sul loro volto che, tramite digitalizzazione, é stato realizzato in modo da essere incredibilmente simile a quello dei giocatori in carne e ossa (é sufficiente guardare le foto del modello poligonale di Kobe Bryant sparse qua intorno per rendersene conto). Un altro aspetto su cui i ragazzi della Left Field stanno lavorando molto é quello delle animazioni, che hanno assicurato voler rendere fluide e senza le incertezze viste occasionalmente nei precedenti NBA Courtside; un obiettivo che sarà più facile da raggiungere grazie al motion capture sul solito Bryant
Un'altra interessante novità é rappresentata dalla funzione del tasto R (quello L ha la solita funzione Turbo), tramite il quale si aumenta l'aggressività del giocatore; utilizzando questo tasto, sarà più facile riuscire in una schiacciata o in un rimbalzo perché il cestista sarà appunto più aggressivo e quindi più determinato nelle sue azioni
Se queste novità possono essere tranquillamente battezzate come gradite sorprese, altrettanto non si può dire dei miglioramenti a livello grafico, che sono un aspetto scontato visto il salto di qualità a livello hardware. Ad ogni modo, ora i giocatori somigliano maggiormente alle loro controparti reali grazie all'utilizzo di un maggior numero di poligoni, ma il lavoro maggiore é stato fatto sul loro volto che, tramite digitalizzazione, é stato realizzato in modo da essere incredibilmente simile a quello dei giocatori in carne e ossa (é sufficiente guardare le foto del modello poligonale di Kobe Bryant sparse qua intorno per rendersene conto). Un altro aspetto su cui i ragazzi della Left Field stanno lavorando molto é quello delle animazioni, che hanno assicurato voler rendere fluide e senza le incertezze viste occasionalmente nei precedenti NBA Courtside; un obiettivo che sarà più facile da raggiungere grazie al motion capture sul solito Bryant
NBA Courtside 2002
NBA Courtside 2002
NBA Courtside 2002 è un titolo decisamente promettente, come dimostrano chiaramente tutte le caratteristiche sbandierate nel testo principale, ma l'avversario da sconfiggere, il basket di Sega, è veramente qualcosa di mastodontico. Se quindi si può già affermare con certezza che il titolo targato Left Field farà la sua bella figura nel panorama dei giochi di basket, bisogna però vedere se nell'ultimo periodo di sviluppo il gioco riuscirà a tirare fuori quel qualcosa in più (specialmente a livello grafico, il suo tallone d'achille) che gli consentirà di sedersi sul trono delle simulazioni cestistiche, impresa non facile con Visual Concepts in agguato. Al solito, le imminenti fiere offriranno un titolo più vicino alla versione finale e quindi più giudicabile: aspettiamo a dire l'ultima parola.