NBA Street

Un colpo alla botte e uno al cerchio, questo é in sintesi l'atteggiamento che mantiene ormai da tempo Electronic Arts nei periodi in cui cerca di offire qualcosa di diverso dal suo usuale catalogo. NBA Street rientra infatti in quella serie di titoli "alternativi" che il colosso di San Matteo ha in cantiere per la potente console Sony, così come l'atteso Rumble Racing e il già famoso SSX. Allo stesso momento, però, NBA Street é fondamentalmente NBA Jam "secondo Electronic Arts". Se siete tra i pochi che proprio non ricordano NBA Jam, il racconto é breve: in un campionato di basket "alternativo" squadre di tre giocatori si affrontano a suon di schiacciate improbabili, passaggi volanti come se piovessero, tiri infuocati e giocate al limite della fantasia umana. Proposto fin dai tempi dei 16 bit, NBA Jam ha conosciuto il mondo delle nuove console grazie alla sua ultima incarnazione, quell'NBA Hoopz per PS2, DC e Psx che, nonostante un diverso nome e qualche lieve cambiamento nella ricetta di gioco, tradisce chiaramente le sue radici

HE GOT GAME!
NBA Street offre un modo di vedere il basket che ricalca svariati cliché e se proprio non si può avvicinare la visione realmente quotidiana che, per esempio, ha dato del basket da strada un regista quale Spike Lee (vedi titolo del paragrafo) a quanto realizzato dai grafici EA, si può perlomeno dire che il lavoro é svolto con efficacia. NBA Street ricostruisce delle simpatiche e caratteristice "arene" da strada, con fondali urbani e sub-urbani, pubblico occasionale e tutto quanto renda la partita simile a un incontro casuale di sei stelle dell'NBA in un campetto pubblico. I giocatori possono quindi essere vestiti in maniera decisamente elementare, così come sul terreno di gioco non mancano elementi estranei quali foglie mosse dal vento o una pioggerellina (realizzata però in modo piuttosto dubbioso)
La versione preliminare che abbiamo potuto provare in attesa del gioco finale (in uscita a luglio nel nostro paese) offriva, nonostante la sua denominazione "Alpha 0.8" che ne documentava l'assoluta precarietà, già tutte le opzioni di gioco previste, ovvero le seguenti:

Hold the Court: la canonica modalità "esibizione", una partita amichevole basata sul raggiungimento di un punteggio predeterminato