Need for Speed Carbon

di Patrick Grioni
Carbon Style

Il Tuning, l'elaborazione, le gare clandestine, il Drift (derapata) sono tutte peripezie che alimentano un movimento complesso come quello degli Street Racer, personaggi in grado di amare tutto ciò che concerne l'ambito motoristico facendone culto.
Ecco, quindi, che il metallo diventa sexy, come le ragazze che fanno da contorno a queste competizioni, che le curve della marmitta alludono, l'alettone ammicca, mentre quel cerchio in lega riflette il palpito incessante di quel basso, di quel cuore che a 160 battiti preannuncia l'imminente partenza di una nuova gara. Se al cinema si dice Tokyo Drift, su Pc si fa chiamare Need For Speed Carbon.


Driving Style

Per un momento si prenda il genere simulativo e lo si parcheggi ben lontano da questa produzione, ora si mantenga solamente una fisica credibile e uno stile di guida plausibile, condito da tutta quella sana apparenza (purtroppo non incisiva sulle performance) che l'elaborazione visiva sa donare.
Avremo, quindi, un primo spettro di quello che questo nuovo Need For Speed potrà farci provare, ovviamente ampliato nelle modalità e nel numero di veicoli.
Si parla di più di 50 vetture completamente modificabili tramite un editor estremamente potente, ma allo stesso tempo, c'è parso, incredibilmente facile da utilizzare.
Tre saranno le categorie di mezzi con evidenti differenze di stile di guida: Tuner, Muscle e Exotic; ognuna delle quali utilizzabile in qualsiasi competizione, con ovviamente avversari compatibili alle performance del mezzo.
In particolare le Muscle Cars, per intenderci i macchinoni americani dalle sospensioni decisamente morbide e da 400-450 cavalli, offrono un gameplay e una fisica particolarmente appaganti, anche perchè in fase di derapata partirà uno slow motion che permetterà di calibrare la stessa alla perfezione. (oltre che essere nella concitazione dell'azione una trovata interessante)
Le modalità di gioco si dividono in: gara di derapate, inseguimento, sfida in città con vari altri veicoli e non ultima, la classica modalità di fuga dalla polizia.
Lo scopo del gioco, come in Need For Speed Underground 2, sarà il dominio della città e il posto più alto nella classifica dei piloti migliori. Ovviamnete non mancherà una modalità on-line, i cui dettagli, al momento, non sono ancora stati annunciati.


Grafic and control Style

Dal lato puramente visivo ci troviamo di fronte a una netta evoluzione rispetto a Most Wanted. Da segnalare in particolare l'ottimo Deep of field, gli effetti sfocatura e particellari, anche se il frame rate non è stato sempre impeccabile. In particolare nella gara di inseguimento in montagna abbiamo apprezzato come il videogioco sia sorprendentemente simile alla pellicola (Tokyo Drift) e in molti frangenti si fatica a riconoscere la presentazione dall'azione vera e propria. Il sistema di controllo, al momento, appare ben lungi dall'essere perfettamente calibrato e mai come in questo caso è sembrato necessitare di un volante vero e proprio per poter essere gestito al meglio, specialmente per quello che riguarda la gara delle derapate. Inoltre, dinamica senz'altro non apprezzabile, ma facente parte dell'anima arcade del titolo, spesso gli impatti contro i muri, le così dette "strisciate", saranno un metodo più redditizio della guida pulita. Il titolo è previsto per questo fine 2006.