Need for Speed Pro Street
di
Francesco Romagnoli
Dopo un accenno di bagliori, limitatosi però a scenari crepuscolari, dell'episodio Most Wanted, si era ricaduti nell'oblio del buio cittadino e dei canyon di NFS Carbon.
Così sembrava che la serie non riuscisse a liberarsi di un'impostazione che cominciava a far sentire il peso degli anni.
Con questo nuovo Pro Street sembra che oltre alla luce si riguadagni un minimo di innovazione anche in quanto a gameplay, ora non più ancorato al semplice vagare per le città alla ricerca di rivali da sfidare.
Ritorno Alle Origini?
Anche se la saga di Need For Speed era partita con ben altro che modifiche estetiche e tamarraggini assortite, non si preoccupino gli appassionati di Tuning.
All'interno di Pro Street infatti questo aspetto continuerà ad avere un peso importante e a ritagliarsi una buona fetta del tempo che dedicherete al gioco.
Solo che dagli scenari notturni si passa a quelli diurni, contemplando qualche pista o tracciato un po' più vario e fantasioso delle classiche curve tondeggianti delle precedenti ridondanti cittadine.
Dall'illegalità si passa alla legalità...beh, su questo non ci giureremmo, dato che delle gare in cui ci si sportella a 300 km/h sulle statali americane, anche se chiuse al traffico, non ci sembra poi un evento legalmente legittimizzabile.
Dalla prova da noi effettuata non abbiamo avuto modo di verificare la presenza di traffico o delle forze di polizia, elementi che potrebbero esser stati tolti per convogliare l'attenzione su altri aspetti, tipicamente più borsaioli.
Un aspetto che sicuramente ha goduto di una maggior cura da parte degli sviluppatori sono i danni alle vetture. Mentre prima potevano essere implementati solamente a livello estetico, da questa puntata di NFS i danni potranno raggiungere un'entità tale da compromettere la prosecuzione della gara.
Ci è capitato ad esempio di guidare una M3 lanciata a folle velocità su di un rettilineo contornato di rocce e steccati. Percorrendo una curva ad ampio raggio siamo venuti a contatto con un'altra auto che ci ha destabilizzato la manovra facendoci perdere il controllo del mezzo che è andato in sbandata. Una sbandata che a 290 km/h si è tramutato in un ribaltamento plurimo della M3 e che ha sancito la parola fine nei confronti della nostra gara.
Pare insomma che certi aspetti siano dominati da una maggiore severità che potrebbe in effetti ispessire la consistenza di un gameplay che non ha mai saputo soddisfare quanto quello di altri esponenti arcade come PGR.
Questa maggiore severità non sembra però bilanciata da un aumento del realismo comportamentale delle vetture che sottintendono invece un modello di guida che dalle prime prove appare piuttosto simile agli episodi precedenti. Quindi un'impostazione tutto sommato arcade, che richiede sì una certa sensibilità, ma che non pretende certo la massima conoscenza dei rudimenti di guida più avanzati.
Per controbilanciare questa mancanza di aderenza alla realtà ci vogliono varietà nella tipologia di gare e spettacolarità dell'azione, due attributi che certo non mancano a questo ultimo capitolo di Need For Speed dato che come al solito la disciplina prevedrà drag-racing, gare di derapata, gare costellate da rilevatori della velocità...
Tutte le novità dal mercato
L'apparato grafico che regge questa struttura sembra di buona fattura. Qualcuno obietterà che la fluidità non è ottimale (vedremo il responso finale a gioco completo), che gli scenari non sono più pieni di dettagli. Pensiamo però al guadagno in quanto a profondità visiva dato dal gareggiare alla luce del sole. Pensiamo agli effetti di luce, ora nettamente più complessi e apprezzabili nel loro ricreare un'impressione credibile e al tempo stesso appagante.
Un altro aspetto positivo che ci ha stampato un bel sorriso in faccia è quello di aver notato tra i bolidi che è possibile guidare anche gli ultimi esponenti di un certo calibro usciti sul mercato come ad esempio la BMW M3 e la Nissan Skyline GT-R. Quest'ultima che è stata addirittura presentata al pubblico solo qualche settimana fa. Quindi c'è di che rallegrarsi anche per le licenze in quanto a modelli di auto presenti.
Tutto sommato quindi il nuovo prodotto EA si presenta ben rifinito, ottimamente assortito ed in grado di portare una discreta ventata di aria fresca ad un genere che si è andato via via concentrando e facendosi più inflazionato.
Se la longevità sarà trainata da una profondità di gameplay consona alla tipologia di prodotto e soprattutto da una controparte on-line finalmente all'altezza del brand potrebbe essere la volta di un Need For Speed da cinque stelle.
Così sembrava che la serie non riuscisse a liberarsi di un'impostazione che cominciava a far sentire il peso degli anni.
Con questo nuovo Pro Street sembra che oltre alla luce si riguadagni un minimo di innovazione anche in quanto a gameplay, ora non più ancorato al semplice vagare per le città alla ricerca di rivali da sfidare.
Ritorno Alle Origini?
Anche se la saga di Need For Speed era partita con ben altro che modifiche estetiche e tamarraggini assortite, non si preoccupino gli appassionati di Tuning.
All'interno di Pro Street infatti questo aspetto continuerà ad avere un peso importante e a ritagliarsi una buona fetta del tempo che dedicherete al gioco.
Solo che dagli scenari notturni si passa a quelli diurni, contemplando qualche pista o tracciato un po' più vario e fantasioso delle classiche curve tondeggianti delle precedenti ridondanti cittadine.
Dall'illegalità si passa alla legalità...beh, su questo non ci giureremmo, dato che delle gare in cui ci si sportella a 300 km/h sulle statali americane, anche se chiuse al traffico, non ci sembra poi un evento legalmente legittimizzabile.
Dalla prova da noi effettuata non abbiamo avuto modo di verificare la presenza di traffico o delle forze di polizia, elementi che potrebbero esser stati tolti per convogliare l'attenzione su altri aspetti, tipicamente più borsaioli.
Un aspetto che sicuramente ha goduto di una maggior cura da parte degli sviluppatori sono i danni alle vetture. Mentre prima potevano essere implementati solamente a livello estetico, da questa puntata di NFS i danni potranno raggiungere un'entità tale da compromettere la prosecuzione della gara.
Ci è capitato ad esempio di guidare una M3 lanciata a folle velocità su di un rettilineo contornato di rocce e steccati. Percorrendo una curva ad ampio raggio siamo venuti a contatto con un'altra auto che ci ha destabilizzato la manovra facendoci perdere il controllo del mezzo che è andato in sbandata. Una sbandata che a 290 km/h si è tramutato in un ribaltamento plurimo della M3 e che ha sancito la parola fine nei confronti della nostra gara.
Pare insomma che certi aspetti siano dominati da una maggiore severità che potrebbe in effetti ispessire la consistenza di un gameplay che non ha mai saputo soddisfare quanto quello di altri esponenti arcade come PGR.
Questa maggiore severità non sembra però bilanciata da un aumento del realismo comportamentale delle vetture che sottintendono invece un modello di guida che dalle prime prove appare piuttosto simile agli episodi precedenti. Quindi un'impostazione tutto sommato arcade, che richiede sì una certa sensibilità, ma che non pretende certo la massima conoscenza dei rudimenti di guida più avanzati.
Per controbilanciare questa mancanza di aderenza alla realtà ci vogliono varietà nella tipologia di gare e spettacolarità dell'azione, due attributi che certo non mancano a questo ultimo capitolo di Need For Speed dato che come al solito la disciplina prevedrà drag-racing, gare di derapata, gare costellate da rilevatori della velocità...
Tutte le novità dal mercato
L'apparato grafico che regge questa struttura sembra di buona fattura. Qualcuno obietterà che la fluidità non è ottimale (vedremo il responso finale a gioco completo), che gli scenari non sono più pieni di dettagli. Pensiamo però al guadagno in quanto a profondità visiva dato dal gareggiare alla luce del sole. Pensiamo agli effetti di luce, ora nettamente più complessi e apprezzabili nel loro ricreare un'impressione credibile e al tempo stesso appagante.
Un altro aspetto positivo che ci ha stampato un bel sorriso in faccia è quello di aver notato tra i bolidi che è possibile guidare anche gli ultimi esponenti di un certo calibro usciti sul mercato come ad esempio la BMW M3 e la Nissan Skyline GT-R. Quest'ultima che è stata addirittura presentata al pubblico solo qualche settimana fa. Quindi c'è di che rallegrarsi anche per le licenze in quanto a modelli di auto presenti.
Tutto sommato quindi il nuovo prodotto EA si presenta ben rifinito, ottimamente assortito ed in grado di portare una discreta ventata di aria fresca ad un genere che si è andato via via concentrando e facendosi più inflazionato.
Se la longevità sarà trainata da una profondità di gameplay consona alla tipologia di prodotto e soprattutto da una controparte on-line finalmente all'altezza del brand potrebbe essere la volta di un Need For Speed da cinque stelle.