Need For Speed SHIFT

di Ferdinando Saggese
É da almeno un paio d'anni che la serie “Need for Speed” non riesce ad ottenere quel successo di critica e pubblico che l'ha resa una delle più famose e longeve nella storia dell'intrattenimento elettronico. I ragazzi di Black Box Games hanno cercato l'innovazione nel 2007 con “Pro Street”, per poi tornare al gameplay classico nel 2008 con “Undercover”, ma non sono riusciti a toccare il cuore dei giocatori come hanno fatto in passato. Electronic Arts ha quindi deciso di affidare lo sviluppo del capitolo di quest'anno a Slightly Mad Studios, software house che in collaborazione con Simbin ha programmato racing games del calibro di “GT Legends” e “GTR 2”, e di identificare il nuovo progetto con un nome quanto mai significativo. “Shift” significa infatti “cambio”, e qualche giorno fa siamo stati invitati a verificare questo cambiamento direttamente negli uffici italiani del publisher statunitense.
Il primo elemento di rottura con il passato riguarda la trama, che in “Need for Speed Shift” abbandonerà il mondo delle corse clandestine, per concentrarsi sul quello del professionismo.



Le scene che raccorderanno le sezioni giocate saranno quindi più simili a quelle ammirate in “Toca Race Driver”, che a quelle confezionate per capitoli come “Underground” o “Most Wanted”, e ben si sposeranno con la nuova impostazione che i ragazzi di Slightly Mad Studios hanno pensato di dare alla serie. “Need for Spees Shift” non sarà infatti un racing games convenzionale, ma un simulatore che ci permetterà di vivere le emozioni di un vero pilota professionista. Gareggiare con un auto da corsa é un'esperienza elettrizzante, e ricreare quell'esperienza é l'obbiettivo che la software house inglese ha cercato di raggiungere con questo progetto. La progressione in modalità carriera non sarà quindi legata esclusivamente ai nostri successi, da ottenere sulle piste più famose del mondo, ma anche alla reputazione che riusciremo a crearci nell'ambiente.

Ogni manovra condizionerà infatti il comportamento che gli altri piloti terranno nei nostri confronti, e ci attribuirà un punteggio che aumenterà il livello di abilità che identificheranno il nostro stile di guida. Guidare pulito, piuttosto che affrontare le curve in derapata, sorpassare lealmente, piuttosto che fare a sportellate, sono solo alcuni esempi degli stili con cuisarà possibileimpostare una garain "Need for Speed Shift",scegliendo trai qualiriceveremodifferenti riconoscimenti una volta tagliato il traguardo.Questi riconoscimenti, che visualizzeremo sotto forma di medaglie, ci seguiranno anche in modalità multiplayer, fornendo a tutti i piloti virtuali un'indicazione chiara sulle nostre capacità al volante, e suggerendo loro possibili contromosse.



Un grande lavoro di ricerca é stato inoltre fatto per analizzare le sensazioni fisiche ed emotive che un pilota vive durante una gara, al fine di ricrearle il più realisticamente possibile tramite coreografici effetti audio e video. Capiterà infatti spesso di sentire accelerare il battito del cuore del nostro alter ego quando ci troveremo in lotta per le posizioni di testa, oppure di percepire il restringersi della pista dovuto all'alta velocità, o ancora di provare smarrimento dopo un forte urto, che annebbierà la nostra vista rallentando i riflessi.

La simulazione di pilota appena descritta sarà completata da un ottimo motore fisico, che proporrà un modello di guida più simulativo rispetto al passato, anche se profondamente scalabile per venire incontro alle esigenze dei giocatori meno esperti. L'aspetto che più ci ha colpito del modello di guida é l'erogazione della potenza, rabbiosa come in nessun altro gioco di questo genere, che ci ha fatto veramente sentire alla guida di bolidi da centinaia di cavalli. Meritano una menzione speciale la sensibilità dello sterzo, che trasmetterà alle nostre mani anche il più piccolo avvallamento, ed il feeling in frenata, che ci permetterà di tirare le staccate fino all'ultimo metro. Per godere appieno delle qualità del motore fisico, tuttavia, dovremo munirci di un buon volante, periferica che amplificherà le sensazioni di guida e, quindi, il coinvolgimento.

Sotto il profilo tecnico “Need for Speed Shift” si presenta molto bene. La modellazione dei veicoli sembra precisa e le texture definite. Un ottimo risultato se consideriamo la fluidità generale del motore grafico, in grado di gestire senza problemi anche le situazioni più affollate. I ragazzi di Slightly Mad Studios hanno inoltre realizzato un ottimo sistema di danneggiamento delle vetture, che non modificherà solamente l'estetica dei mezzi, ma ne condizionerà profondamente le prestazioni in seguito agli urti più forti. Ottima anche la resa dell'audio posizionale, in grado di donare corpo e carattere al rombo dei differenti motori.

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