Need for Speed: The Run
di
FROSTIBITE 2.0
Passando al lato tecnico, l'implementazione del Frostbite 2.0 all'interno della serie Need For Speed ha giovato tantissimo alla resa grafica del titolo. A raccogliere i benefici maggiori sono in particolare i paesaggi che fanno da sfondo alle gare e i mezzi stessi. Nel primo caso abbiamo una rappresentazione quanto mai veritiera di tutti i luoghi più famosi d'America e una quantità di poligoni che fanno lustrare gli occhi più di una volta tanta é la bellezza che circonda la “pista” su cui stiamo correndo. Inoltre, grazie al potente tool di sviluppo di DICE gli effetti atmosferici, soprattutto quelli più devastanti ed estremi come i tornado, sono realizzati in maniera assolutamente veritiera regalando ancora più adrenalina alla gara.
Le stesse macchine hanno una livrea assolutamente dettagliata e simile alla controparte reale con diversi effetti di luce dinamica che si abbattono sulla carrozzeria in base all'ora della giornata in cui affronteremo la gara. Unico neo che abbiamo notato, e purtroppo non é una cosa da poco, é un frame rate abbastanza instabile, che in più di una situazione é sceso in maniera preoccupante sotto i 30fps. Ci auguriamo che i ragazzi di Black Box riescano a sistemare il prima possibile questo problema dato che in caso contrario ne risentirebbe in maniera assolutamente significativa la fluidità e la sensazione di velocità del gioco.
Infine a corollario di tutto, ci é stato assicurato che anche Need For Speed: The run avrà il pieno supporto di Autolog, con la possibilità quindi di rimanere sempre in contatto con i propri amici e provare a battere il tempo delle loro missioni utilizzando ormai la famosa bacheca dei tempi.
Insomma, questo nuovo Need for Speeddopo lo sciagurato trailer dell' E3 più passa il tempo e più si lascia voler bene. Un modello di guida divertente e appagante, un ottimo engine grafico e una storia che nonostante tutto risulta discretamente affascinante, potrebbero essere gli assi nella manica per decretarne il successo. Ovviamente ancora troppo é avvolto nell'oscurità, come il comparto multiplayer, per poter giudicare a fondo il gioco, ma dopo questa ennesima prova rimaniamo cautamente fiduciosi sulla riuscita del progetto.
Passando al lato tecnico, l'implementazione del Frostbite 2.0 all'interno della serie Need For Speed ha giovato tantissimo alla resa grafica del titolo. A raccogliere i benefici maggiori sono in particolare i paesaggi che fanno da sfondo alle gare e i mezzi stessi. Nel primo caso abbiamo una rappresentazione quanto mai veritiera di tutti i luoghi più famosi d'America e una quantità di poligoni che fanno lustrare gli occhi più di una volta tanta é la bellezza che circonda la “pista” su cui stiamo correndo. Inoltre, grazie al potente tool di sviluppo di DICE gli effetti atmosferici, soprattutto quelli più devastanti ed estremi come i tornado, sono realizzati in maniera assolutamente veritiera regalando ancora più adrenalina alla gara.
Le stesse macchine hanno una livrea assolutamente dettagliata e simile alla controparte reale con diversi effetti di luce dinamica che si abbattono sulla carrozzeria in base all'ora della giornata in cui affronteremo la gara. Unico neo che abbiamo notato, e purtroppo non é una cosa da poco, é un frame rate abbastanza instabile, che in più di una situazione é sceso in maniera preoccupante sotto i 30fps. Ci auguriamo che i ragazzi di Black Box riescano a sistemare il prima possibile questo problema dato che in caso contrario ne risentirebbe in maniera assolutamente significativa la fluidità e la sensazione di velocità del gioco.
Infine a corollario di tutto, ci é stato assicurato che anche Need For Speed: The run avrà il pieno supporto di Autolog, con la possibilità quindi di rimanere sempre in contatto con i propri amici e provare a battere il tempo delle loro missioni utilizzando ormai la famosa bacheca dei tempi.
Insomma, questo nuovo Need for Speeddopo lo sciagurato trailer dell' E3 più passa il tempo e più si lascia voler bene. Un modello di guida divertente e appagante, un ottimo engine grafico e una storia che nonostante tutto risulta discretamente affascinante, potrebbero essere gli assi nella manica per decretarne il successo. Ovviamente ancora troppo é avvolto nell'oscurità, come il comparto multiplayer, per poter giudicare a fondo il gioco, ma dopo questa ennesima prova rimaniamo cautamente fiduciosi sulla riuscita del progetto.