Need for Speed Undercover

di Fabio Fundoni
Correndo sotto copertura

Dopo l'escursione nel campo delle ipotetiche gare professionistiche su strade cittadine, la celebre saga Need For Speed torna a calcare l'affascinante palcoscenico dove a farla da padrone sono le corse clandendestine. Dopo qualche mugugno dello zoccolo duro di fan, in casa Electronic Arts si é deciso di riportare il blasonato marchio motoristico nell'ambiente che tanti successi ha riscosso, da quando si é deciso di dotarlo del suffisso “Underground”, capace da solo di richiamare alla mente un mondo dove tutto ciò che conta é spingere al massimo il proprio bolide, nell'eterna ricerca di diventare campioni acclamati dei circuiti illegali e sfuggire alle retate della polizia.

In attesa delle prossima uscita sul mercato, abbiamo testato quando sino ad ora é stato fatto negli studi della Black Box, in attesa di poter provare la versione definitiva del gioco. Il progetto di Need For Speed Undercover nasce da differenti fattori, che ne hanno segnato lo sviluppo e la progettazione. Se il riproporre i principali elementi di successo della saga é l'input predominate del nuovo capitolo, si é comunque deciso di puntare su elementi capaci di rinverdire e cementare i buoni risultati ottenuti in precedenza.



Se il crimine é difficile da stanare, perché non costringerlo ad uscire allo scoperto entrando nelle sue fila? Questa volta non saremo semplici corridori anonimi, ma poliziotti infiltrati o, per meglio dire, sotto copertura. Talmente sotto copertura, da avere come unico contatto la bella Chase Linh, voce in perenne contatto radio che ci consiglierà i metodi migliori per inserirci nei giri che contano della malavita organizzata, in modo da reperire informazioni vitali per la lotta alla criminalità. In una città dove molti interessi ruotano intorno agli ambienti delle corse clandestine, non dovremo fare altro che creare un po' di scompiglio con la nostra vettura per riuscire a partecipare alla prima competizione disponibile. Una volta mostrato il nostro valore, saremo finalmente sul taccuino degli organizzatori che, se sapremo di volta in volta sconfiggere i piloti più quotati, saranno ben felici di chiamarci per nuove gare, facendoci avvicinare passo dopo passo ai nostri obbiettivi.

Che la produzione non abbia voluto badare a spese, si nota sin dalle battute introduttive del gioco, dove assistiamo a filmati girati con attori in carne ed ossa, tutti realizzati con pregevoli risultati, anche per la presenza di interpreti come Maggie Q, Christina Milian, e altri nomi decisamente più noti oltreoceano che in Italia. Sarà questo il filo conduttore della nostra avventura, visto che assisteremo a nuovi intermezzi ogni qual volta raggiungeremo particolari punti della trama principale. Saliti in macchina, basterà dare una veloce occhiata alla nostra mappa GPS per rendersi conto del gran numero di ore di gioco che saranno disponibili nella versione finale. La città in cui saremo catapultati, é infatti composta da quattro aree ben suddivise, ognuna decisamente grande e attraversata da un'intricata rete di vie più o meno ampie.

Al volante, guardandoci un po' in giro, osserviamo un ambiente nato dalla fantasia degli sviluppatori, ma senza alcun'ombra di dubbio ispirato alle metropoli più fascinose degli Stati Uniti, tra palazzi, grattacieli e suggestivi percorsi a picco sul mare. Tramite la mappa citata in precedenza, fanno mostra di se anche le competizioni disponibili, dandoci la possibilità di accedervi o direttamente tramite il GPS, o arrivandoci (in maniera più tradizionale) percorrendo in macchina la strada necessaria, scelta meno immediata ma sicuramente utile per prendere confidenza con le possibilità del proprio mezzo e imparare la morfologia delle strade.


Un paraurti per amico
Dopo le prime vittorie, oltre a farci un nome come piloti e a guadagnare una nuova automobile ai danni di un avversario sconfitto, abbiamo potuto esplorare i primi negozi disponibili, punto di particolare interesse per tutti coloro rimasti scontenti da Pro Street. Il perno di tutto, sono naturalmente i veicoli acquistabili, divisi per nazionalità e presenti in discreto numero, tra cui fanno la propria gradita presenza alcune “supercar” come l'intramontabile Toyota Supra e la Dodge Viper, vero e proprio cavallo di razza che ogni pilota, reale o virtuale, ha sognato di domane almeno una volta nella vita. Largo spazio dedicato alla personalizzazione della vettura, sia esteticamente, tra areografie e vernici di ogni tipo, sia per quanto riguarda le prestazioni, con una ampia scelta di motori, freni, NOS e molti altri elementi, senza scordare la possibilità di comprare in blocco interi kit d'elaborazione, così da non perdere troppo tempo nella scelta dei vari componenti da montare.
Il ritorno alle origini risulta piacevole, permettendoci di ammirare le nostre creazioni grazie ad un garage personale dove potremo dilettarci anche a fotografare i dettagli del nostro bolide, operazione che potremo compiere anche durante le nostre scorribande stradali.




E proprio sfrecciando in giro per la città, ci siamo cimentati nella buona varietà di competizioni disponibili. Vi sono naturalmente le classiche gare da compiere su improvvisati circuiti, le battaglie a inseguimento (dove vince chi riesce per primo a mettere una distanza prestabilita tra se e il suo avversario), le serrate lotte “uno contro uno” sulle superstrade, ma soprattutto tornano a furor di popolo le immortali fughe dalla polizia. Queste sono state implementate in diverse modalità, permettendoci di gettarci in classiche prove “guardia e ladri” o in situazioni dove dovremo creare un numero prestabilito di danni alla proprietà pubblica, prima di dileguarci nel nulla, lasciando i poveri poliziotti (che sentiremo lamentarsi tramite le loro frequenze radio) con un palmo di naso. Sarà molto importante mettersi ogni tanto a creare scompiglio tra i cittadini, in modo da renderci più visibili e appetibili agli occhi di chi dovrà organizzare la prossima corsa clandestina.

Scalando la vetta delle classifiche, oltre a rimpinguare il nostro portafogli e ad aumentare la nostra collezione di macchine, vedremo crescere alcune abilità di guida, elemento simil-rpg composto da skill come l'uso dei freni, delle sospensioni e così via. E' presente persino la possibilità di rallentare il tempo per alcuni secondi, in modo da uscire indenni anche dalle situazioni più intricate. All'atto pratico, tutto si tradurrà in una nostra maggiore capacità di guidare e sfruttare i vari bolidi, rendendoci avversari sempre più duri da sconfiggere.

Tecnicamente, Need For Speed Undrcover, ha già saputo offrire una prova pregevole dal punto di vista sonoro, con ottimi effetti audio e una colonna sonora molto varia, dando però il suo meglio nella qualità del doppiaggio, che ben poco ha da invidiare alla maggior parte dei prodotti cinematografici odierni, lasciando qualche ombra solo sulle voci secondarie, difetto davvero di poca importanza, vista la totale localizzazione in italiano, cosa di cui non possiamo che rallegrarci
Graficamente, la build testata, denota ancora molti punti da migliorare, segnalabili in un marcato aliasing e nel frame rate carente in talcune situazioni, problemi che il team di sviluppo avrà comunque il tempo di correggere durante il completamento dei lavori. Le vetture e gli ambienti mostrano comunque una discreta cura infusa nella realizzazione offrendo, tra le altre cose, buoni giochi di luce e una certa perizia nella realizzazione dei riflessi sulle carrozzerie

Buone notizie anche per la giocabilità, dove un set di comandi intuitivi permette in poche ore di riuscire a compiere frenate al limite, testacoda e altre manovre, a patto di prendersi il tempo di acquisire un minimo di feeling con l'automobile che si starà guidando. Oltre a poliziotti e avversari, ci faranno compagnia i normali automobilisti in giro per le città, presenti in buona quantità, aggiungendo ulteriore sfida alle gare, vista la necessità di evitarli per non finire miseramente ad essere fanalino i coda delle competizioni. Ogni urto comporterà una evidente ammaccatura sulla carrozzeria, nonostante non abbia alcuna ripercussione sul comportamento della macchina. Il livello di difficoltà risulta dunque estremamente abbordabile, nonostante tra una corsa e l'altra vi siano diverse situazioni capaci di offrire una discreta sfida, la cui curva é comunque crescente con il proseguire della storia.


Il nuovo volto di Need For Speed propone diversi di elementi che, in seguito alla nostra prova, potrebbero far divertire tutto il pubblico alla ricerca di un gioco di guida adrenalinico e arcade per sua stessa scelta, che più della ricerca di sforare nel campo della simulazione, punta sempre più su quanto storicamente si possa desiderare da un simile approccio di gioco. Tra la modalità “storia” e la possibilità di veloci partite di pochi minuti, aspettiamo di poter provare a dovere il titolo nella sua completezza. Il multiplayer dovrà dimostrare di poter offrire emozionanti sfide tra utenti di tutto il mondo, in parallelo ad una trama non certo epocale, ma di cui non sono ancora esplicati i vari colpi di scena. Con una finale smussatura degli elementi che ancora necessitano vari aggiustamento, Need For Speed Undercover, ha la possibilità di rappresentare per molti una corsa a tutta velocità capace di donare soddisfazioni.