Need For Speed Underground 2
di
Viperfritz
Passando dall'estetica automobilistica, a quella videoludica, andiamo ad approfondire gli aspetti tecnici del titolo. Un' altro aspetto che aveva fatto molto discutere, riguardo al primo NFSU, era la grafica. Il gioco per emozionare doveva regalare adrenalina pura, questo significa viaggiare a velocità spaventose, con muri, veicoli ed altri ostacoli che passano a pochi centimetri dall'auto. Riuscire a ricreare la sensazione di velocità non è semplice, e nel primo capitolo il compromesso è stato quello di far "sciogliere" un po' la grafica per fluidificare il tutto. L'effetto di velocità era così assicurato, ma andava a scapito della nitidezza. Il fatto che l'ambientazione fosse notturna e parecchio dark, non andava certo a semplificare la vita, creando in certi casi confusione e disorientamento, fattori critici in una gara automobilistica. In Need For Speed Underground 2 la grafica è stata resa molto più pulita, senza per questo rinunciare al fattore velocità. Sebbene una conoscenza delle strade cittadine sia più che raccomandabile durante le concitate fasi di gara, è anche vero che la pulizia grafica viene incontro all'utente, eliminando anche gli eventuali fastidi alla vista.
Le condizioni atmosferiche inoltre non saranno più statiche, ma potranno cambiare nel corso del gioco. Inoltre non si guiderà più solamente di notte, essendo il fattore tempo in evoluzione, anche se, a quanto pare, si potranno raggiungere livelli di illuminazione al massimo crepuscolari. Anche per quanto riguarda il sonoro le cose sembrano essere migliorate. Il rombo dei motori è a dir poco emozionante, con un roco brontolio ai bassi regimi, che diventa urlo esaltante quando si raggiunge la zona limitatore. Le musiche di corredo sono in classico stile "underground", proponendo nomi più o meno noti, come nel primo capitolo...comunque sempre musica adatta alla situazione.
Andando ad analizzare il divertimento, volante alla mano (o meglio joypad alla mano), si può constatare come il gioco abbia mantenuto il feeling del suo predecessore.
Azione genuinamente arcade, basata molto su veloci sbandate e furiose cambiate al limite dei giri.
Il comportamento dell'auto non è votato al realismo, riuscendo comunque a comunicare sensazioni coerenti nelle varie situazioni di guida, e a donare esaltazione e adrenalina, dovuta anche alla velocità con la quale bisogna eseguire ogni manovra. Insomma non sarà facile controllare tutti quei cavalli mentre si atterra sull'asfalto dopo un salto alto 3 metri, ma il riuscirci gioverà all'appagamento del giocatore. Come già detto in precedenza, la conoscenza di ogni angolo della città si fa via via più necessaria, con l'aumentare del livello di sfida. L'esplorazione così acquista anche una componente strategica, non solo sollazzante, per poter scoprire scorciatoie nascoste. Se vogliamo in questo seguito viene posato ancor di più l'accento sulle sbandate: la teoria del punto di corda diventa così sempre più un utopia, un esercizio inutile, essendo preferibile quasi sempre la manovra estrema. Quindi attenzione semmai a non pigiare troppo sul freno per non perdere terreno prezioso, questo è l'atteggiamento richiesto. Del resto il target a cui questo gioco fa riferimento, e per il quale ha avuto tanto successo, non è certo il pubblico delle simulazioni estreme. Al contrario qui tutto ruota intorno al divertimento più sfrenato, all'esaltazione del fattore velocità, all'edonismo della spettacolare spericolatezza. Ed in fondo persino allo Schumacher più rigoroso ogni tanto piacerà sedersi e andar a far il tamarro in giro per la città, in tutta rilassatezza, senza paura di velenosi cordoli o muri assassini. Nonostante questo, tra le opzioni fa capolino la possibilità di scelta per attivare (on/off) i danni. Nella versione dimostrativa quest'opzione non è però interattiva, ma introduce interessanti possibilità di non secondaria importanza; bisognerà vedere fino a che punto gli sviluppatori desidereranno implementarle (sia a livello grafico che fisico).
Scendendo dalla macchina dopo un giro appagante per le vie di questa Vice City Underground, è ora di tirare le somme sulle aspettative che è lecito possedere nei riguardi di questo titolo. Si avverte quasi una sorta di dejàvue...ma non si sta parlando del primo NFSU, bensì proprio di Grand Theft Auto. In certi frangenti sembra che con questo gioco siano state assecondate le voglie di chi, mentre girava per le vie di Vice o Liberty City, sognava un modello di guida un po' meno approssimativo e più appagante, col quale aggirarsi liberamente per le vie della città.
Certo non si può scendere e proseguire a piedi, né usare armi, né iniziare la scalata per il controllo illegale della città, e sarebbe un'esagerazione confrontare questo titolo alla serie GTA invece che non agli arrembanti e diretti concorrenti. Ma il senso di dejavue rimane.
E' un problema questo? Va ribadito: no! Questa novità al contrario amalgama bene tutte le varie sezioni di gioco.
GTA-izzazione a parte, i miglioramenti apportati sotto tutti gli altri aspetti già presenti nel primo capitolo, fanno sì che le aspettative su questo gioco siano giustificatamene di alto profilo. C'è anche da dire però che il settore specifico delle gare automobilistiche, con componenti Tuning, sta diventando sempre più concentrato. Se in parte Juiced ha tradito le attese per l'identificazione di un degno rivale, Midnight Club 3 sembra presentare caratteristiche che potrebbero competere con il titolo EA (essendo stato a sua volta assalito dal morbo di GTA). Sarà una guerra all'ultimo neon quindi, anche se è sempre difficile detronizzare una serie di successo, soprattutto quando è sotto l'alone commerciale di Electronic Arts.
Need For Speed Underground 2
Need For Speed Underground 2
Scendendo dalla macchina dopo un giro appagante per le vie di questa Vice City Underground, è ora di tirare le somme sulle aspettative che è lecito possedere nei riguardi di questo titolo.
Si avverte quasi una sorta di dejàvue...ma non si sta parlando del primo NFSU, bensì proprio di Grand Theft Auto. In certi frangenti sembra che con questo gioco siano state assecondate le voglie di chi, mentre girava per le vie di Vice o Liberty City, sognava un modello di guida un po' meno approssimativo e più appagante, col quale aggirarsi liberamente per le vie della città.
Certo non si può scendere e proseguire a piedi, né usare armi, né iniziare la scalata per il controllo illegale della città, e sarebbe un'esagerazione confrontare questo titolo alla serie GTA invece che non agli arrembanti e diretti concorrenti. Ma il senso di dejavue rimane. Ma siamo sicuri che questo sia un problema?
Si avverte quasi una sorta di dejàvue...ma non si sta parlando del primo NFSU, bensì proprio di Grand Theft Auto. In certi frangenti sembra che con questo gioco siano state assecondate le voglie di chi, mentre girava per le vie di Vice o Liberty City, sognava un modello di guida un po' meno approssimativo e più appagante, col quale aggirarsi liberamente per le vie della città.
Certo non si può scendere e proseguire a piedi, né usare armi, né iniziare la scalata per il controllo illegale della città, e sarebbe un'esagerazione confrontare questo titolo alla serie GTA invece che non agli arrembanti e diretti concorrenti. Ma il senso di dejavue rimane. Ma siamo sicuri che questo sia un problema?