Nelson Piquet's Grand Prix Evolution
Oltre all'intervista siamo riusciti a carpire agli N-Side anche una versione preliminare del loro primo titolo, ormai in dirittura d'arrivo. Stiamo parlando di Nelson Piquet Gran Prix Evolution
Ma di che gioco si tratta? A prima vista potrebbe sembrare il classico Arcade futuristico, un genere che adesso affolla il mercato videoludico in maniera quasi imbarazzante. Non che si tratti di titoli mediocri, anzi, nella maggior parte dei casi sono prodotti realizzati piuttosto bene, ma anche il più fanatico amante del genere in questione dovrebbe aver raggiunto ormai la saturazione sinaptica
Guardandolo meglio, e soprattutto provandolo, ci si rende conto invece di come il sistema di guida non sia dei più semplici tendendo a differenziarsi parecchio da quei giochi in cui l'unico scopo é andare a tavoletta senza sfracellarsi troppo spesso
Il contesto é quello di un'ipotetica Formula 1 futuristica, le vetture ricordano infatti la forma delle monoposto attuali portata però agli estremi, e i ragazzacci della N-Side si sono accaparrati la licenza del nome del buon vecchio Nelson Piquet per rendere la cosa più credibile
Il sistema di guida é particolare perché particolare é il funzionamento dei veicoli in gara. Le piste sono delimitate da una coppia di fasce magnetiche che tendono a contenere al loro interno le vetture, fluttuanti sulla pista. Uscendo dalle fasce si rallenta sensibilmente e si rischia oltretutto di schiantarsi
Tutto chiaro? Lo spero altrimenti procuratevi la demo che dovrebbe uscire a breve! (No, suvvia, si scherza lo sappiamo bene che é il nostro mestiere cercare di parlare chiaramente di videogiochi.)
Per non venire tristemente doppiati dagli avversari bisogna quindi imparare bene i percorsi e capire quando e quanto conviene rallentare (spesso, visto che le vetture sfrecciano a velocità abbastanza elevate...)
Il modello fisico che regola il gioco é notevolmente più realistico di quello presente nei vari WipeOut o Rollcage, vi basti sapere che la forma dei veicoli influenza persino la loro aerodinamicità. Il gioco punta tutto sulla guida, tant'é che manca qualsiasi tipo di arma con cui fiocinare i propri nemici. La curva di apprendimento, piuttosto ripida, é un altro segnale di come questo titolo voglia differenziarsi rispetto alla concorrenza. Sia chiaro comunque che non si tratta di una simulazione alla Grand Prix, ma più che altro di una curiosa via di mezzo
Ma di che gioco si tratta? A prima vista potrebbe sembrare il classico Arcade futuristico, un genere che adesso affolla il mercato videoludico in maniera quasi imbarazzante. Non che si tratti di titoli mediocri, anzi, nella maggior parte dei casi sono prodotti realizzati piuttosto bene, ma anche il più fanatico amante del genere in questione dovrebbe aver raggiunto ormai la saturazione sinaptica
Guardandolo meglio, e soprattutto provandolo, ci si rende conto invece di come il sistema di guida non sia dei più semplici tendendo a differenziarsi parecchio da quei giochi in cui l'unico scopo é andare a tavoletta senza sfracellarsi troppo spesso
Il contesto é quello di un'ipotetica Formula 1 futuristica, le vetture ricordano infatti la forma delle monoposto attuali portata però agli estremi, e i ragazzacci della N-Side si sono accaparrati la licenza del nome del buon vecchio Nelson Piquet per rendere la cosa più credibile
Il sistema di guida é particolare perché particolare é il funzionamento dei veicoli in gara. Le piste sono delimitate da una coppia di fasce magnetiche che tendono a contenere al loro interno le vetture, fluttuanti sulla pista. Uscendo dalle fasce si rallenta sensibilmente e si rischia oltretutto di schiantarsi
Tutto chiaro? Lo spero altrimenti procuratevi la demo che dovrebbe uscire a breve! (No, suvvia, si scherza lo sappiamo bene che é il nostro mestiere cercare di parlare chiaramente di videogiochi.)
Per non venire tristemente doppiati dagli avversari bisogna quindi imparare bene i percorsi e capire quando e quanto conviene rallentare (spesso, visto che le vetture sfrecciano a velocità abbastanza elevate...)
Il modello fisico che regola il gioco é notevolmente più realistico di quello presente nei vari WipeOut o Rollcage, vi basti sapere che la forma dei veicoli influenza persino la loro aerodinamicità. Il gioco punta tutto sulla guida, tant'é che manca qualsiasi tipo di arma con cui fiocinare i propri nemici. La curva di apprendimento, piuttosto ripida, é un altro segnale di come questo titolo voglia differenziarsi rispetto alla concorrenza. Sia chiaro comunque che non si tratta di una simulazione alla Grand Prix, ma più che altro di una curiosa via di mezzo