New 2DS XL
Nintendo è una casa che non manca mai di stupire: a pochi mesi dal decollo della chiacchieratissima Switch tutto ci si sarebbe potuto aspettare tranne che il lancio di una nuova versione del 3DS -la sesta, per la precisione, fra le incarnazioni della stampasoldi degli handheld. Già dai primi trailer di Switch infatti giravano voci e ipotesi su una mannaia pesantissima in procinto di cadere sul reparto portatile della grande N -con il conseguente traghettamento di tutti i brand più interessanti (da Pikmin ad Animal Crossing, da Fire Emblem a Pokèmon) verso il lido della semi-portabilità da salotto.
Ammetto di esserci cascato anche io: se forse Nintendo ha (un po’ come suo solito) gestito goffamente il lancio della nuova console attraverso una lineup di giochi poco convincente, con la notizia del lancio di New Nintendo 2DS XL la casa di Kyoto ha recuperato lo scivolone mettendo le cose in chiaro; Switch nasce come una console “ibrida” la cui portabilità è quasi un effetto collaterale del suo focus sui party game, e a sei anni dal primo lancio il 3DS ha ancora ampissimi spazi di crescita.
Resta da chiedersi giustamente, al netto delle uscite software, quale possa essere il target di New Nintendo 2DS XL -una console dalle specifiche tecniche identiche al proprio predecessore New Nintendo 3DS XL. -fatto salvo, ovviamente, per la stereoscopia. Dal punto di vista estetico la console ha subito un deciso cambio di design che lo allontana anni luce dall’estetica da “libro elettronico” per bambini tipico del Nintendo 2DS, e che recupera invece a piene mani dalle altre sorelle della famiglia New 3D la chiusura a conchiglia e le linee lucide, morbide e niente affatto plasticose.
Di dimensioni praticamente identiche ai vari 3DS XL, la macchina è notevolmente più leggera mantenendo intatto il layout dei controlli rispetto alla sua versione 3D: control stick analogico sul lato destro (sopra ai pulsanti), e “bumper” ZL/ZR laterali -mentre tasto d’accensione e stilo sono posti nella parte inferiore dello schermo touch, sempre come nella controparte New 3DS. Unico neo appunto quest’ultimo, lo stilo -troppo corto e leggero, e dal posizionamento che ne rende il prelievo e il riposizionamento decisamente goffi durante l’uso della console.
Più che “sorella” di un 2DS, insomma, questo New 2DS XL appare come una versione priva di stereoscopia del già famoso New 3DS XL -una decisione azzeccatissima sia nella forma che nella sostanza: all’elemento 3D, purtroppo o per fortuna, abbiamo già dovuto rinunciare negli ultimi anni senza piangere troppe lacrime -così come diremo addio al tanto originale quanto inspiegabile design del 2DS senza troppi fazzoletti.
Toccando con mano, infatti, New 2DS XL sembra finalmente l’incarnazione “giusta” della linea di console portatili Nintendo, abbandonando in una sola mossa sia il gimmick della terza dimensione che l’aspetto eccessivamente “kids-friendly”. Il lancio è previsto sul mercato il prossimo 28 Luglio ad un prezzo consigliato di 150 €, avverrà in due versioni differenti solo nella colorazione: bianca, con bordi e bottoni arancioni, e nera -con bordi/bottoni turchese.
"Si ma i giochi?!"
Durante l’evento in cui abbiamo potuto toccare con mano New 2DS XL sono stati presentati alcuni giochi che ne accompagneranno l’uscita: Hey! Pikmin, Brain Training infernale del Dr. Kawashima: Sai mantenere la concentrazione?, Miitopia, e Ever Oasis.
Hey! Pikmin mantiene intatto tutto il fascino della saga in quella che è possibile riassumere come una incarnazione platform 2d/puzzle (con alcune lievissime componenti gestionali fra uno stage e l’altro), dal gameplay che ricorda molto alla lontana il fortunatissimo Yoshi’s Island (nell’utilizzo dei poveri Pikmin come munizioni) e il mai dimenticato Lemmings (nell’autonomia dei Pikmin come aiutanti): nei panni di un minuscolo esploratore spaziale naufragato sulla Terra, il nostro scopo sarà muoversi attraverso brevi stage 2d a scrollimento orizzontale alla ricerca di piccoli oggetti di metallo -raccogliendo e utilizzando varie decine di Pikmin come assistenti, “munizioni” contro i nemici e generalmente usandoli per interagire con l’ambiente circostante.
Brain Training infernale del Dr. Kawashima: Sai mantenere la concentrazione? si conferma come l’ennesima iterazione del famoso brand di brain teaser e puzzle game, in questo caso incentrato su una bizzarra combinazione di semplici calcoli matematici e memoria -in cui i giocatori dovranno risolvere alcune semplici operazioni che scorrono veloci sullo schermo, per immetterne il risultato non al momento giusto ma dopo una, due o addirittura tre operazioni successive.
Per quanto riguarda Miitopia, il primo termine di paragone citato da molti presenti all’evento è stato quello di Tomodachi Life: lo stesso genere di umorismo scanzonato e naif in versione RPG a turni, basato sull’utilizzo dei Mii come personaggi giocanti associandovi una classe e un carattere o un tratto della personalità (che andranno a condizionarne il comportamento o i dialoghi); la giocabilità è davvero ridotta all’osso e più improntata alla componente “gestionale” delle relazioni fra i membri del party -una ricetta esilarante dato che nella prova, ad esempio, sono stati forniti i codici QR per l’utilizzo di Mii ispirati ai VIP Nintendo (come Reggie Fils-Aime o Shigeru Miyamoto), che abbiamo potuto osservare combattere assieme e riposarsi nella stessa stanza di una locanda, scambiandosi battutine e complimenti.
Ever Oasis, in uscita a Giugno, si presenta come un action RpG con una ambientazione desertica ispirata in parti uguali alla mitologia egizia e a quel fantasy persiano alla base dei vari Prince of Persia di Ubisoft -sebbene con una estetica molto anime & super-deformed. Dopo aver visto il proprio fratello ucciso dal Caos che soffia attraverso i deserti dell’ambientazione, il protagonista Tethu dovrà farsi carico del benessere della propria oasi-villaggio proteggendone gli ospiti, reclutando nuovi abitanti ed esplorando il mondo circostante. Il gioco alterna infatti le parti action, più esplorative e classiche, a vere e proprie parti gestionali per quanto riguarda la direzione dell’oasi.