NieR Automata

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Nello scorso hands on vi avevamo parlato in maniera davvero entusiasta del seguito di NieR. La demo che ci era stata fatta provare ci aveva trasmesso ottime sensazioni, portandoci ad indicare il titolo di Platinum Games come uno di quei giochi da tenere assolutamente d’occhio nell'anno che è da poco iniziato.

Una prova più approfondita in quel di Milano, sulla versione (semi)definitiva del titolo, ci ha permesso di toccare con mano alcuni degli elementi che ancora non avevamo avuto il piacere di testate, tra cui proprio l’open world all'interno del quale si svilupperà l'intero gioco.

Un sfida davvero tosta

Il nostro hands on, manco a dirlo, è ricominciato proprio da quella demo che ci aveva folgorato qualche mese fa. Un modo come un altro per riprendere confidenza con i comandi e con il particolare stile di gioco che passa da un gameplay all'altro con una facilità disarmante. Superata questa sezione inizia a dipanarsi qualche dubbio sulla trama: veniamo a conoscenza di chi siamo e in cosa consiste la nostra missione.

Verremo catapultati dalla base operativa che orbita attorno alla Luna (dove faremo anche la conoscenza del Comandante) sulla Terra, dove è in atto una furiosa guerra tra i ribelli umani e un'armata fatta di macchine. Noi saremo una sorta di ago della bilancia all'interno di questa lotta. Impersoniamo infatti uno YoRHa, un androide con capacità di combattimento elevatissime.

Il nostro personaggio si chiama YoRHa No. 2 (“2B” per gli amici) e sarà sempre accompagnato da “9S” un droide senziente che sembra mostrare molte più emozioni umane rispetto ai sui modelli simili. Narrativamente parlando - ed evitando incresciosi spoiler - il gioco si posiziona dopo gli eventi del primo NieR e durante la prova che abbiamo effettuato, ci ha regalo diversi spunti che siamo molto curiosi di approfondire una volta che avremo tra le mani la versione definitiva.

Trailer di lancio

Sotto l’aspetto del gameplay l’arrivo sulla terra ed il passaggio al mondo open world ha tolto il velo di mistero su una struttura che, come era facile immaginare, non prescinde da una forte componente ruolistica. “2B” avrà infatti diverse voci da poter potenziare o migliorare, oltre ovviamente ad un equipaggiamento che potremo rendere più performante (recuperando o comprando nuove armi negli shop della resistenza) man mano che proseguiremo nell'avventura. 

La sensazione che abbiamo avuto giocando è quella di un titolo in cui la costruzione del personaggio può fare la differenza in termini di risoluzione dello scontro. Questo perché l’open world è popolato da creature di differenti livelli di difficoltà. Non basterà quindi avere un sufficiente livello di esperienza per affrontarli, ma servirà anche il giusto equipaggiamento.

Parlando di open world possiamo dirvi che NierR Automata, pur non raggiungendo le vette d’eccellenza di altri titoli del genere, offre un mondo ricco di segreti da scoprire, nemici da affrontare, attività collaterali (tra cui la pesca) e missioni secondarie che ci verranno affidate da NPC. Inoltre, sparse per il mondo troveremo delle strutture di salvataggio. Queste location non sono assolutamente da sottovalutare, in virtù del fatto che si tratta degli unici posti in cui potremo salvare i nostri progressi. Automata non utilizza infatti alcun tipo di sistema di salvataggio automatico e questo aggiunge un’ulteriore dose di strategia ad un gioco che, sotto l’aspetto dell’impegno e della dedizione, ne richiederà davvero parecchio.

Avendo parlato dell’open world vale la pena fare un piccolo excursus sulla componente tecnica del gioco che, pur risultano più che gradevole nel complesso, gode - al momento - di qualche alto e basso. I modelli poligonali dei personaggi li abbiamo trovati piuttosto soddisfacenti, mentre meno di impatto la quantità di texture che vanno a comporre l’ambiente di gioco. In termini di varietà, invece, non ci dovrebbero essere particolari preoccupazioni di cui farsi carico. Foreste, complessi industriali, deserti e persino un Luna Park gestito da robot. Anche il frame ci è sembrato decisamente solido, mentre fenomenale è la martellante colonna sonora. Questo è quello che abbiamo avuto il piacere di visitare all'interno del nostro provato.

Prima di chiudere il nostro secondo viaggio nell'universo di NieR: Automata (a proposito, se vi siete persi il primo hands on lo trovate qui) vogliamo tornare a parlarvi del sistema di combattimento. Avendo avuto anche modo di affrontare un boss differente da quello visto nella prima demo, abbiamo percepito maggiormente la sensazione che il timing e la gestione dei vari attacchi sia fondamentale come non mai; non bisogna poi sottovalutare il nostro robot di supporto. Potenziando anche lui avremo la possibilità di avere differenti tipologie di attacco, variando di molto l’azione offensiva. Strumento che invece dovremo imparare ad usare in maniera sapiente sarà la schivata…vi assicuriamo che i nemici fanno davvero un sacco di danno.

NieR Automata