Ninja Gaiden 3
di
Ryu Hayabusa torna in grande stile, a distanza di poco meno di un mese dall'uscita del titolo nei negozi del bel paese, abbiamo avuto modo di testare uno dei livelli che comporranno l'avventura principale e di scambiare quattro chiacchere con il boss del Team Ninja: Yosuke Hayashi.
JAPANESE DARK HERO
La vita del Ninja é ben lontana da quella che i film o la letteratura ci vogliono far credere. Questo esperto guerriero si deve confrontare costantemente con la morte, in un'esistenza fatta di violenza e sofferenza, raccontata dal sangue di cui é costantemente impregnata la lama della propria katana.
Proprio partendo da questo aspetto, il capoccia del Team Ninja Yosuke Hayashi ha voluto cominciare la presentazione di Ninja Gaiden 3. Il nuovo capitolo dell'acclamata serie, infatti, punta su uno stile narrativo e di gioco altamente rivoluzionario, che ha l'ambizione di trasmettere al giocatore le sensazioni che si possono avere quando, impugnando una Katana, si affetta tutto quello che ci circonda.
Questo nuovo concept di gioco battezzato “ Japanese Dark Hero” promette di aggiungere una componente emozionale al titolo, cercando di renderlo completamente differente dagli altri action game in cui l'unico scopo é quello di andare da un punto all'altro di un livello ammazzando tutto quello che si para davanti agli occhi del giocatore.
Ninja Gaiden 3, vuole cercare di far sentire al giocatore la sensazione che Ryu Hayabusa riceve quando uccide qualcuno con la sua spada, e per fare questo oltre a degli escamotage in termini di gameplay, molta più attenzione sarà rivolta anche alla storia ed in particolare alla sensibilità del suo principale interprete. Ad aggiungere spessore a questa caratteristica ci sarà anche una sorta di maledizione che lega il ninja alla sua spada, ma che gli permetterà contestualmente di sprigionare un potenza distruttiva decisamente fuori dagli standard, sotto forma di mossa speciale.
Tante le novità anche in termini di giocabilità, a partire dal nuovissimo livello di difficoltà chiamato “hero” che permetterà anche ai meno avvezzi di giocare il titolo. Ovviamente questa nuova difficoltà sarà affianca da quelle classiche: normale e difficile.
La rivoluzione vera e propria però arriva dall'inserimento di un comparto multigiocatore che permetterà a quattro giocatori sia di scontrarsi in furiosi deathmatch, oppure, collaborare in missioni cooperative. Purtroppo non abbiamo avuto modo di provare queste nuove varianti di gioco, ma se gli sviluppatori saranno in grado di offrire un prodotto interessante potrebbe essere davvero una svolta estremamente positiva per il franchise.
DISTRUZIONE IN MARE
A margine della presentazione abbiamo avuto modo di provare uno dei livelli che comporranno la trama single player e testare le novità del titolo. L'ambientazione ci ha visti impegnati su una portaerei in cui dovevamo avanzare tra le diverse sezioni a suon di spadate.
Il feeling pad alla mano ci é sembrato estremamente solido e ci ha richiamato alla memoria quello tipico della serie, fatto di un susseguirsi di combo da compiere alternando colpi leggeri a colpi forti. A questo si aggiunge, ovviamente, la possibilità di parare, effettuare delle counter e sopratutto utilizzare l'arco per colpire alcuni nemici dalla distanza. Vista l'enorme quantità di combo, gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire un'opzione che consenta di aprire in tempo reale la lista di mosse che Ryu sarà in grado di effettuare, ed evitare così il fastidioso compito di dover mettere continuamente in pausa per navigare attraverso i vari menù.
Possiamo tranquillizzare i fan anche sulla difficoltà di gioco, ancora molto alta, e che nonostante l'introduzione della modalità hero non sembra abbia subito particolari modifiche. Giocato a livello normal, infatti, il titolo rappresenta già una sfida particolarmente impegnativa,esasperata dalla presenza di diversi tipi di nemici, con routine d'attacco differenti, estremamente agguerriti e che lasciano poco margine di errore. Alle fasi tipicamente action il titolo alterna sezioni di quick time event miste ad elementi platform, in cui dovremo arrampicarci su ripide pareti, oppure, su pericolanti sporgenze, sempre aiutandoci con i nostri fidati pugnali.
La demo si concludeva con l'attacco di una sorta di robot meccanico dalle sembianze di un drago, e prevedeva la classica forma di colpire determinate parti del corpo - prontamente illuminate - evitando i suoi colpi, per poterlo abbattere e arrivare così alla fine del nostro provato.
Oltre alla modalità normale, abbiamo avuto modo di testare anche, quella più semplice chiamata “hero”. In questa variante, l'intelligenza artificiale verrà in aiuto del giocatore proponendo un livello di sfida decisamente inferiore. Oltre a nemici meno agguerriti, la parata sarà automatica, e soprattutto, avremo la rigenerazione della vita e della barra speciale non solo automatica ma anche più veloce. Questa difficoltà molto bassa, snatura senza dubbio l'essenza di gioco, ma apre sicuramente il prodotto ad un'utenza più ampia o a chi magari, come sottolineato da Hayashi, preferisce godersi maggiormente i risvolti narrativi senza doversi preoccupare troppo di avanzare nei difficili livelli di gioco.
NINJA SCATTANTE
Sotto l'aspetto puramente tecnico, il titolo ci é sembrato in uno stato di forma più che discreto. Se nel complesso possiamo dire che il lavoro svolto dal Team Ninja sia stato soddisfacente, nella build che abbiamo potuto provare, osservando il comparto tecnico con occhio critico, abbiamo comunque notato la presenza di alcuni difetti. Su tutti un frame rate che viaggia a 30fps e non 60 come i precedenti capitoli, oltre ad una gestione della telecamere che in più di una occasione ha mostrato dei segni di incertezza, andandosi ad impallare o non offrendo sempre la visuale migliore sull'azione. A questi due problemi si aggiunge anche un livello di dettaglio generale, che per quanto sufficiente, avrebbe comunque sentito la necessita di una maggior cura e rifinitura. Nulla da segnalare sotto il comparto audio che prevede la solita campionatura audio più che discreta e una localizzazione esclusivamente sotto forma di sottotitoli.
Tirando le somme, arrivato al suo terzo capitolo, Ryu Hayabusa sembra sia ancora in ottima forma, proponendo interessanti novità per quanto riguarda il comparto narrativo della storia in singolo giocatore e soprattuto delle innovative modalità multigiocatore.
Inoltre, nonostante l'apertura all'utenza meno core, con il nuovo livello di difficoltà chiamato “hero”, sembra non abbia intaccato il cuore dell'esperienza di gioco formato da una difficoltà assolutamente congrua a quella della serie. Se gli sviluppatori riusciranno a sistemare le magagne tecniche in quest'ultimo mese di sviluppo, potremmo seriamente trovarci davanti all'ennesimo capolavoro di Team Ninja.
JAPANESE DARK HERO
La vita del Ninja é ben lontana da quella che i film o la letteratura ci vogliono far credere. Questo esperto guerriero si deve confrontare costantemente con la morte, in un'esistenza fatta di violenza e sofferenza, raccontata dal sangue di cui é costantemente impregnata la lama della propria katana.
Proprio partendo da questo aspetto, il capoccia del Team Ninja Yosuke Hayashi ha voluto cominciare la presentazione di Ninja Gaiden 3. Il nuovo capitolo dell'acclamata serie, infatti, punta su uno stile narrativo e di gioco altamente rivoluzionario, che ha l'ambizione di trasmettere al giocatore le sensazioni che si possono avere quando, impugnando una Katana, si affetta tutto quello che ci circonda.
Questo nuovo concept di gioco battezzato “ Japanese Dark Hero” promette di aggiungere una componente emozionale al titolo, cercando di renderlo completamente differente dagli altri action game in cui l'unico scopo é quello di andare da un punto all'altro di un livello ammazzando tutto quello che si para davanti agli occhi del giocatore.
Ninja Gaiden 3, vuole cercare di far sentire al giocatore la sensazione che Ryu Hayabusa riceve quando uccide qualcuno con la sua spada, e per fare questo oltre a degli escamotage in termini di gameplay, molta più attenzione sarà rivolta anche alla storia ed in particolare alla sensibilità del suo principale interprete. Ad aggiungere spessore a questa caratteristica ci sarà anche una sorta di maledizione che lega il ninja alla sua spada, ma che gli permetterà contestualmente di sprigionare un potenza distruttiva decisamente fuori dagli standard, sotto forma di mossa speciale.
Tante le novità anche in termini di giocabilità, a partire dal nuovissimo livello di difficoltà chiamato “hero” che permetterà anche ai meno avvezzi di giocare il titolo. Ovviamente questa nuova difficoltà sarà affianca da quelle classiche: normale e difficile.
La rivoluzione vera e propria però arriva dall'inserimento di un comparto multigiocatore che permetterà a quattro giocatori sia di scontrarsi in furiosi deathmatch, oppure, collaborare in missioni cooperative. Purtroppo non abbiamo avuto modo di provare queste nuove varianti di gioco, ma se gli sviluppatori saranno in grado di offrire un prodotto interessante potrebbe essere davvero una svolta estremamente positiva per il franchise.
DISTRUZIONE IN MARE
A margine della presentazione abbiamo avuto modo di provare uno dei livelli che comporranno la trama single player e testare le novità del titolo. L'ambientazione ci ha visti impegnati su una portaerei in cui dovevamo avanzare tra le diverse sezioni a suon di spadate.
Il feeling pad alla mano ci é sembrato estremamente solido e ci ha richiamato alla memoria quello tipico della serie, fatto di un susseguirsi di combo da compiere alternando colpi leggeri a colpi forti. A questo si aggiunge, ovviamente, la possibilità di parare, effettuare delle counter e sopratutto utilizzare l'arco per colpire alcuni nemici dalla distanza. Vista l'enorme quantità di combo, gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire un'opzione che consenta di aprire in tempo reale la lista di mosse che Ryu sarà in grado di effettuare, ed evitare così il fastidioso compito di dover mettere continuamente in pausa per navigare attraverso i vari menù.
Possiamo tranquillizzare i fan anche sulla difficoltà di gioco, ancora molto alta, e che nonostante l'introduzione della modalità hero non sembra abbia subito particolari modifiche. Giocato a livello normal, infatti, il titolo rappresenta già una sfida particolarmente impegnativa,esasperata dalla presenza di diversi tipi di nemici, con routine d'attacco differenti, estremamente agguerriti e che lasciano poco margine di errore. Alle fasi tipicamente action il titolo alterna sezioni di quick time event miste ad elementi platform, in cui dovremo arrampicarci su ripide pareti, oppure, su pericolanti sporgenze, sempre aiutandoci con i nostri fidati pugnali.
La demo si concludeva con l'attacco di una sorta di robot meccanico dalle sembianze di un drago, e prevedeva la classica forma di colpire determinate parti del corpo - prontamente illuminate - evitando i suoi colpi, per poterlo abbattere e arrivare così alla fine del nostro provato.
Oltre alla modalità normale, abbiamo avuto modo di testare anche, quella più semplice chiamata “hero”. In questa variante, l'intelligenza artificiale verrà in aiuto del giocatore proponendo un livello di sfida decisamente inferiore. Oltre a nemici meno agguerriti, la parata sarà automatica, e soprattutto, avremo la rigenerazione della vita e della barra speciale non solo automatica ma anche più veloce. Questa difficoltà molto bassa, snatura senza dubbio l'essenza di gioco, ma apre sicuramente il prodotto ad un'utenza più ampia o a chi magari, come sottolineato da Hayashi, preferisce godersi maggiormente i risvolti narrativi senza doversi preoccupare troppo di avanzare nei difficili livelli di gioco.
NINJA SCATTANTE
Sotto l'aspetto puramente tecnico, il titolo ci é sembrato in uno stato di forma più che discreto. Se nel complesso possiamo dire che il lavoro svolto dal Team Ninja sia stato soddisfacente, nella build che abbiamo potuto provare, osservando il comparto tecnico con occhio critico, abbiamo comunque notato la presenza di alcuni difetti. Su tutti un frame rate che viaggia a 30fps e non 60 come i precedenti capitoli, oltre ad una gestione della telecamere che in più di una occasione ha mostrato dei segni di incertezza, andandosi ad impallare o non offrendo sempre la visuale migliore sull'azione. A questi due problemi si aggiunge anche un livello di dettaglio generale, che per quanto sufficiente, avrebbe comunque sentito la necessita di una maggior cura e rifinitura. Nulla da segnalare sotto il comparto audio che prevede la solita campionatura audio più che discreta e una localizzazione esclusivamente sotto forma di sottotitoli.
Tirando le somme, arrivato al suo terzo capitolo, Ryu Hayabusa sembra sia ancora in ottima forma, proponendo interessanti novità per quanto riguarda il comparto narrativo della storia in singolo giocatore e soprattuto delle innovative modalità multigiocatore.
Inoltre, nonostante l'apertura all'utenza meno core, con il nuovo livello di difficoltà chiamato “hero”, sembra non abbia intaccato il cuore dell'esperienza di gioco formato da una difficoltà assolutamente congrua a quella della serie. Se gli sviluppatori riusciranno a sistemare le magagne tecniche in quest'ultimo mese di sviluppo, potremmo seriamente trovarci davanti all'ennesimo capolavoro di Team Ninja.