Nintendo World Championships: NES Edition - gli 'Anni 80 aggrediscono Switch

La nostalgia degli Anni '80 arriva dritta sulle vostre Switch grazie a questo revival dell vecchi glorie Nintendo. Pronti con i fazzoletti?

di Claudio Magistrelli

Gli ‘80 per i videogiochi sono stati anni selvaggi, pieni di storie al confine con la leggenda. Quella delle cartucce di ET seppellite nel deserto che hanno quasi ucciso l’intera industria forse la conoscete già, ma ne parliamo un’altra volta. Oggi ci concentriamo invece su quella volta in cui Nintendo ha commissionato un film per coprire l’uscita tardiva di un videogioco in USA, finendo per inventare i tornei di esport. Siamo nel 1989 e la scarsità di chip complica i piani per l’esportazione di Super Mario bros. 3. Che fare dunque? Nessun problema, basta collaborare con la Universal e sponsorizzare un film che fungerà da spot per SMB 3 inj America e Occidente. Nonostante il tiepido successo iniziale di the Wizard (Il piccolo grande mago dei videogiochi dalle nostre parti), l’idea di un torneo di videogiochi piace così tanto a Nintendo che nell’anno successivo, il 1990, organizzerà il primo (e ormai mitico) Nintendo World Championships per celebrare i 100 anni della compagnia. 

Flashforward nel presente: a trentaquattro anni di distanza, di quel celebre torneo non è rimasto solo il racconto di un evento mitologico, ma anche una delle cartucce NES da collezione più ricercate sul mercato. Per capirci, quelle grigie si aggirano sui 75K $, per quelle rarissime dorate c’è da ridefinire il concetto di ricchezza. Finora, insomma, per provare l’ebrezza delle versioni modificate dei classici Nintendo in edizione torneo l’unica speranza era la classica eredità inattesa piovuta da un qualche misterioso zio d’America. Dal 18 luglio invece potremo rivivere quelle sfide comodamente dal divano, senza volare in California, grazie a Nintendo World Championships: NES Edition. 

Nei giorni scorsi, invitati da Nintendo, abbiamo avuto modo di mettere alla prova le nostre abilità manuali (e la tenuta dei nostri nervi) in una divertente prova di gruppo a cui abbiamo partecipato in compagnia di altri cinque colleghi. Ignari di ciò che ci attendeva, il primo contatto con Nintendo World Championships: NES Edition è avvenuto nella modalità Sfide Rapide. Immaginate un menù di piccole bomboniere provenienti da tredici classici del catalogo NES entrati ormai di diritto nel pantheon del videogioco: Balloon Fight, Donkey Kong, Excitebike, Ice Climber, Kid Icarus, Kirby's Adventure, Metroid, Super Mario Bros., Super Mario Bros. 2, Super Mario Bros. 3, Super Mario Bros.: The Lost Levels, The Legend of Zelda, Zelda II: The Adventure of Link. 

Brevissimi estratti di livello, un esame sui fondamentali di alcuni dei capisaldi della storia del videogioco valutato in centesimi di secondo. Quanto può volerci per raccogliere il primo fungo in Super Mario bros.? Probabilmente si può scendere sotto i 5 secondi, ma per riuscirci abbiamo rischiato di consumare tutti i minuti di prova a nostra disposizione. Per fortuna, le sfide durano una manciata di secondi ciascuna, perciò c’è stato comunque tempo per saggiare alcune sfide basate su titoli differenti. Tra una corsa per svuotare di nemici una schermata di Zelda e un’altra in ascesa con Samus per varcare il prima possibile la porta, l’occasione è buona per ritrovare la memoria muscolare dei controlli del NES, meno reattivi e più esigenti rispetto ai controller a cui siamo abituati oggi. Oppure forse ci siamo un po’ accomodati per colpa dei giochi odierni, spesso ben più malleabili, vai a sapere. 


Questo bieco tentativo di mettere le mani avanti, tuttavia, è stato quanto prima sormontato dall’inattesa quanto ineluttabile convocazione per un confronto in multiplayer da divano (seppure rimpiazzato per l’occasione da sgabelli) nella Party Mode, in cui ce la siamo cavata in fondo piuttosto bene. Quello di prima, insomma, era solo un allenamento. E quanta differenza fa sentire il gomito del collega a un palmo di distanza o l’urlo liberatorio di un altro che ha concluso per primo la sfida.

La formula è quella classica del multiplayer Nintendo, brevi tornei al meglio delle 4 o 5 sfide in cui si accumulano punti in classifica a seconda della posizione. Lo split screen questa volta però aggiunge quel sapore di torneo visto in tv e le sfide giocate sul filo dei decimi lanciano la competizione nell’iperspazio: spesso tra un urlo di esultanza e uno di stupore passa giusto un frame. Sul menù, Nintendo ha preparato numerose playlist dal livello di difficoltà crescente, alcune dedicate a un solo titolo, altre invece un mix di giochi accomunati da uno stesso elemento. Non manca, ovviamente, la playlist dedicata al torneo originale del 1989, LA sfida per eccellenza, ma le possibilità di scelta sono numerose, con un'alternanza di sfide brevissime e altre sviluppate su più livelli. Tra risate, imprecazioni e sorpassi all’ultimo salto, il set di tre tornei che abbiamo affrontato si è rivelato (come prevedibile) divertente e coinvolgente, nonché una sorprendente reinterpretazione di grandi classici. 

La sola portata che non siamo riusciti ad assaggiare è la competizione online, in cui sarà possibile confrontarsi con tutti i giocatori del globo scalando le classifiche dal giorno dell’uscita ufficiale del gioco. Abbiamo la sensazione che per primeggiare in questa modalità serviranno mani rapide ed esperte, ma per scoprirlo basterà attendere il 18 luglio, quando Nintendo World Championships: NES Edition arriverà su Switch in una duplice versione: base, scaricabile in digitale dallo store Nintendo, e un Set Deluxe fisico con scheda di gioco e un’abbondanza di gadget, tra cui la replica dalla mitologica cartuccia del torneo. Ci ri-leggiamo presto su queste pagine per la recensione.