No Man's Land
di
Unità di fanteria suddivise in avanzate e semplici, possibilmente da equipaggiare con una adeguata cavalcatura, ideali per rapidi assalti corpo a corpo, artiglieria con limitate capacità di movimento funzionali per il lavori di copertura, civili a cui affidare le mansioni più disparate, dalla coltivazione delle provigioni all'estrazione dell'oro (rispettivamente fonte di sostentamento per la comunità e moneta corrente per l'acquisto di reclute, la costruzione di edifici, e la progressione della ricerca), i mezzi di trasporto e la flotta navale (anch'essa suddivisa in unità leggere o pesanti). A questi vanno aggiunte delle unità speciali (elite ed heroes), questa volta diverse a seconda della fazione controllata, in grado di compiere azioni specifiche come il cecchinaggio, l' infiltrazione, la distruzione di edifici o l'affondamento di imbarcazioni avversarie. Queste denotano sul campo di battaglia la medesima resistenza delle truppe regolari, ma a causa delle loro capacità peculiari decisamente mal calibrate, e dunque poco integrabili con l'impianto di gioco, sono in grado di squilibrare gravemente il livello di difficoltà, dimostrandosi in taluni casi assolutamente superflue, e in altri addirittura in grado, se utilizzate con oculatezza e sfruttando le possibilità di rigenerazione, di sgominare comodamente da sole l'intero esercito avversario. I problemi più rilevanti di questo NM'sL si rivelano a livello di gameplay. La corretta gestione delle truppe è infatti pesantemente ostracizzata da una IA non sufficientemente sviluppata. Queste godono di cinque diversi tipi di comportamento predisponibile, ma solo uno di questi si rivela effettivamente utile ai fini della battaglia. Semplicemente perché nel caso in cui settiate l'atteggiamento delle vostre truppe sulla fase difensiva, importantissima in un RTS, i vostri soldati reagiranno unicamente ad un attacco che li coinvolge singolarmente, senza intervenire in difesa di un proprio compagno in difficoltà, anche se questi viene crivellato impunemente all'interno del loro campo visivo. Tuttavia se indugerete su un comportamento aggressivo i vostri sottoposti non riguadagneranno le posizioni iniziali, o peggio avanzeranno indiscriminatamente, esponendosi a viso aperto al fuoco nemico, senza riorganizzarsi.
Inoltre i combattimenti non denotano una grande propensione verso la componente strategica, dal momento che l'unica tattica a dimostrarsi vincente in tutte le situazioni consiste nell'ammassare il più elevato numero di elementi possibile per poi farlo avanzare sistematicamente verso l'obiettivo, contenendo le eventuali rappresaglie avversarie lungo il percorso. In alternativa nell'optare per le truppe d'elite, a seconda dei casi. Graficamente il titolo CDV si dimostra tutto sommato gradevole, mostrando l'ausilio di buone animazioni e potendo contare su ambientazioni e modelli poligonali di pregevole fattura, per quanto concerne il livello di dettaglio. Assolutamente mediocre il comparto sonoro, che passerebbe rapidamnte nell'anonimato più completo, se non fosse per l'involontaria comicità della recitazione nei dialoghi, e per le divertenti reazioni delle unità al momento della selezione (che vanno dal fazenderico "sì senior" al kurtrusselliano "i was born ready"), allietando il giocatore durante la fase di pianificazione tattica. A prescindere dalla ristretta quantità di materiale in nostro possesso, quanto mostrato da NM'sL non lascia presagire la nascita di un'esponente di spicco del genere, nonostante gli sviluppatori promettano per la versione finale tre articolate campagne, ed una inedita (a detta loro) modalità multiplayer online denominata "The railway construction challenge". Una eventuale rivisitazione delle routine di intelligenza artificiale ed una ritoccatina al sistema di gestione delle unità potrebbe regalarci uno strategico gradevole, immerso in una ambientazione invero assai poco affascinante, per come e' connotata. Niente di più.
E' una previsione non fosca ma ragionevole. Speriamo di essere smentiti.