Nocturne
di
Redazione
Vi son giochi che puntano tutto sull'azione, altri che focalizzano i loro sforzi sulla grafica, altri ancora fanno dell'atmosfera la loro carta vincente. Chi non ricorda la trilogia di Alone in the dark, specialmente il primo, chiusi in quella casa maledetta, con mostri che uscivano dai posti più impensabili e nei momenti più insapettati? Tornano dul recente che cosa pensate se vi dico Resident Evil? Lasciamo perdere gli enigmi del secondo capitolo per un momento. L'atmosfera, quella sensazione di tensione che il gioco riusciva a suscitare furono certamente elementi che ne decretarono il successo. Per non nominare le terrorizzanti partite a Puzzle Bobble all'una di notte. Vediamo cosa ha da offrire questo Nocture dei Terminal Reality (si, quelli di Terminal Velocity, Fury 3 e Hellbender) vuol rientrare a pieno titolo in questa categoria
I assume you must be Scatt Dazzle's partner
1939, Stati Uniti, cittadina sperduta nel west, notte fonda. Dopo uno spaventoso incidente con il treno, sbalzati fuori da questo venite svegliati da un prete, armato di pala. La prima domanda che vi salta in mente é: chi siamo? Già, bella domanda. Peccato che non abbia un'altrettanto bella risposta. Il passato del nostro personaggio é misterioso quanto il suo nome: l'unico vostro appellativo sarà The Stranger, lo straniero (persino Baron Samedi vi chiamerà in questo modo). Magari scopriremo qualcosa di più con il dipianarsi della vicenda, chissà? Dicevo, siamo saltati fuori dal treno e il prete ci illustra la situazione: S(tranger) "Che fa con la pala in mano", P(rete) "La usavo per seppellire i morti, ma pare che le buche che scavavo non siano state sufficentemente profonde per far riposare i defunti", S "vuol dire ....", P "I morti camminano", S "E allora?". Alché il prete si incavola
Avete già capito con cosa abbiamo a che fare: Zombi. Ma che fortuna! Siamo stati infatti chiamati ad indagare riguardo agli eventi che hanno portato la cittadina nello stato in cui la troviamo quando arriva. Per voi non é cosa nuova. Lo si deduce dal fatto che con molta scioltezza riuscite allegramente a far risuscitare il vostro compagno morto tramite un rito voodoo. Don't worry, non vi stò rovinando nulla, questi sono i primi due minuti di gioco. I programmatori dei Terminal Reality si stanno dando molto da fare sull'alpetto grafico, riponendo poi particolare attenzione sulle animazioni dei personaggi. I fondali sono infatti ineccepibili: Alta risoluzione (questo lo dico perché quelli in RE erano in bassa, visto che chi fa le conversioni a certe cose non ci pensa), ben definiti, rendono molto bene l'ambiente in cui vi aggirate. Passiamo ora alle cose che si muovono: i personaggi. Alla realizzazione di questi ultimi é stata dedicata molta cura, in particolare alle animazioni: pensate che una buona parte dell'uso della CPU é dedicata alle animazioni dei vestiti. E si vede
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1939, Stati Uniti, cittadina sperduta nel west, notte fonda. Dopo uno spaventoso incidente con il treno, sbalzati fuori da questo venite svegliati da un prete, armato di pala. La prima domanda che vi salta in mente é: chi siamo? Già, bella domanda. Peccato che non abbia un'altrettanto bella risposta. Il passato del nostro personaggio é misterioso quanto il suo nome: l'unico vostro appellativo sarà The Stranger, lo straniero (persino Baron Samedi vi chiamerà in questo modo). Magari scopriremo qualcosa di più con il dipianarsi della vicenda, chissà? Dicevo, siamo saltati fuori dal treno e il prete ci illustra la situazione: S(tranger) "Che fa con la pala in mano", P(rete) "La usavo per seppellire i morti, ma pare che le buche che scavavo non siano state sufficentemente profonde per far riposare i defunti", S "vuol dire ....", P "I morti camminano", S "E allora?". Alché il prete si incavola
Avete già capito con cosa abbiamo a che fare: Zombi. Ma che fortuna! Siamo stati infatti chiamati ad indagare riguardo agli eventi che hanno portato la cittadina nello stato in cui la troviamo quando arriva. Per voi non é cosa nuova. Lo si deduce dal fatto che con molta scioltezza riuscite allegramente a far risuscitare il vostro compagno morto tramite un rito voodoo. Don't worry, non vi stò rovinando nulla, questi sono i primi due minuti di gioco. I programmatori dei Terminal Reality si stanno dando molto da fare sull'alpetto grafico, riponendo poi particolare attenzione sulle animazioni dei personaggi. I fondali sono infatti ineccepibili: Alta risoluzione (questo lo dico perché quelli in RE erano in bassa, visto che chi fa le conversioni a certe cose non ci pensa), ben definiti, rendono molto bene l'ambiente in cui vi aggirate. Passiamo ora alle cose che si muovono: i personaggi. Alla realizzazione di questi ultimi é stata dedicata molta cura, in particolare alle animazioni: pensate che una buona parte dell'uso della CPU é dedicata alle animazioni dei vestiti. E si vede