One Must Fall: Battlegrounds

I possessori di PC amanti di picchiaduro hanno da sempre avuto ben poco con cui divertirsi. Infatti, sia in passato che di recente, i titoli appartenenti a questo genere hanno sempre avuto poca fortuna: a oggi, guardandosi indietro, non si riescono a citare nomi di capolavori assoluti. Se si escludono infatti le varie versioni dei picchiaduro "per eccellenza", tra cui rientrano senza dubbio grandi classici del calibro di Mortal Kombat o Street Fighter (comunque raramente ai livelli delle loro controparti per console), quello che il mercato ha proposto ai giocatori é quantomeno desolante: gli unici prodotti degni di menzione sono probabilmente Virtua Fighter 2 (ma anche qui la conversione non si poteva definire riuscitissima), Last Bronx (anche questo prodotto da Sega ma ben lontano dal rappresentare un must) e Battle Arena Toshinden (uno dei primi giochi in assoluto ad essere realizzato in 3D). Volendo essere precisi, a dire il vero, anche il quarto capitolo della già citata saga di Mortal Kombat non era malvagio, ma nonostante tutto gli appassionati non hanno ancora avuto un vero picchiaduro, in grado di rappresentare su PC ciò che nel mondo delle console é stato rappresentato da giochi (meglio definibili come opere d'arte) del calibro di Tekken, Soul Calibur o PowerStone. Il fatto che una casa di videogiochi si sia messa al lavoro su un nuovo progetto, quindi, non può far che ben sperare gli amanti dei beat'em up e le speranze a quanto pare sono proprio ben riposte dal momento che il gioco, denominato One Must Fall: Bettlegrounds, sembra avere le carte in regola per riscuotere un buon successo

UN PO' DI STORIA
Battlegrounds non é un progetto completamente nuovo, essendo piuttosto il seguito di un picchiaduro uscito diverso tempo fa, chiamato One Must Fall: 2097 (di cui potete anche eventualmente scaricarne la versione shareware seguendo i link a corredo dell'anteprima). Sul sito ufficiale del gioco, Rob Elam (capo programmatore) racconta che dopo l'episodio 2097 diede il via allo sviluppo del seguito; tuttavia a quel tempo cominciò a prendere piede la grafica tridimensionale e si trovò quindi a dover scegliere se continuare nello sviluppo bidimensionale o intraprendere la strada della tridimensionalità, della quale però non era esperto conoscitore. La scelta fu presa da Rob stesso dopo aver visto il vecchio FX Fighter (di cui tra l'altro uscì anche il seguito, che prese il nome di FX Fighter II Turbo... ma questa ormai é storia!): il seguito di One Must Fall avrebbe avuto una grafica tridimensionale. La lavorazione cominciò presso gli studi di Epic: tuttavia, in seguito a problemi interni inerenti anche allo sviluppo di Unreal (i due progetti richiedevano un dispendio di energie tale che si rallentavano reciprocamente) Rob Elam decise di lasciare i suoi collaboratori e di rimettersi in proprio