Oro e Gloria - La Strada per Eldorado

Oro e Gloria  La Strada per Eldorado
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Il 31 marzo 2000 ha conosciuto il buio delle sale cinematografiche statunitensi la seconda produzione animata di casa Dreamworks. Dopo il discreto Il Principe d'Egitto, é stata la volta di Gold and Glory: The Road to Eldorado, che sarà conosciuto nel nostro Bel Paese come Oro e Gloria: La strada per Eldorado... Fin troppo semplice. Tralasciando velocemente le questioni inerenti alla produzione su celluloide del grande trio (Geffen, Spileberg e Katzenberg) titolare della Dreamworks, va comunque detto che il successo ottenuto dalla pellicola é stato incoraggiante, il lavoro ha goduto di ottime critiche e, anche complice la mancanza del classico film Disney per questo Natale (pensando che l'ormai prossimo Dinosauri sarà completamente realizzato in computer grafica), esiste forse lo stimolo necessario per far si che una buona fetta di pubblico si accorga della professionalità e ispirazione con cui i talenti Dreamworks hanno confezionato questo gradevole film d'animazione
Oro e Gloria - La Strada per Eldorado
E qui ha inizio la nostra avventura. Ottimo il dettaglio grafico

Quello che, comunque, interessa Freegames sono le trasposizione giocose del suddetto prodotto, quindi bando alle ciance e tagliamo immediatamente la testa al toro (animale che, come vedremo, sarà meglio trattare con cura). Oro e Gloria: La strada per Eldorado é anche e soprattutto una promettente avventura per PlayStation e PC, ed é proprio la versione per il 32 bit Sony che stiamo per analizzare
LI CHIAMANO MIGUEL E TULIO
La versione beta (datata fine agosto) fattaci pervenire dalla Ubi Soft ci ha permesso di scoprire e approfondire il discorso che già venne fatto ai tempi della prima anteprima del prodotto (pubblicata a inizio agosto da Freegames e reperibile a questo link)
Come già premesso Oro e Gloria: La strada per Eldorado é, senza mezzi termini, un'avventura grafica moderna, che ricalca le pesanti orme di Grim Fandango e del prossimo Escape from Monkey Island, perlomeno per quel che riguarda la struttura di gioco di base e la realizzazione tecnica. Anche in questo caso, infatti, ci troviamo di fronte a un'evoluzione delle avventure punta & clicca, in cui il personaggio (anzi, I personaggi) viene mosso direttamente tramite il pad, mandando in pensione il vecchio mouse. La soluzione scelta é sicuramente preferibile in un contesto completamente 3D qual é quello presentato dal gioco e anche alla luce del fatto che le uniche avventure punta & clicca presenti per Psx, che sfruttavano comunque il mouse Sony (pensiamo a Broken Sword e relativo seguito e a Discworld 2), non riscossero certo un grande successo