Orphen

Orphen
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Sebbene una killer application debba essere, per definizione, un titolo che da solo riesce a condurre verso l'acquisto di una piattaforma, più realisticamente, nei tempi odierni, una macchina che voglia sbancare il mercato deve necessariamente dotarsi di almeno quattro o cinque titoli dal calibro decisamente pesante. La posizione di PS2, in questo senso, é ben lontana perfino dalle più pessimistiche previsioni, accusando grosse lacune su più fronti. C'é un altro discorso che va affrontato: tradizionalmente, infatti, una macchina che voglia regnare incontrastata sul mercato giapponese ha l'obbligo di vantare un discreto numero di ottimi giochi di ruolo, per i quali gli otaku vanno matti. In una situazione che va gradualmente migliorando, e non poteva essere altrimenti, grande fiducia si accorda al prossimo Orphen, un nuovo GdR che promette di risollevare le sorti di una piattaforma sulla quale si nutrono sempre maggiori dubbi
Orphen
La complessità delle architetture raggiunge livelli incredibili

MANGA ANIME VIDEOGAME: DA UN MONDO ALL'ALTRO
Orphen, il nuovissimo gioiello di casa Activision, eredita tutta la parte del design da un anime a sua volta tratto da un manga. Le storie che si andranno a narrare sono inedite, tuttavia personaggi principali e secondari, e tutta l'impronta grafica devono molto all'accattivante look dei compari su carta e video
Orphen é un giovane ventenne dedito alla magia oscura, in viaggio su una nave per raggiungere nuove terre. Tuttavia, la nave sulla quale si ritrova a salire é quella sbagliata, e qui si decide a far amicizia con tre nuovi personaggi. Il giocatore dovrà scegliere quindi uno dei tre, il che significherà scegliere una diversa via di completamento: si offre al giocatore la possibilità di vivere tre differenti storie, completamente svincolate; le vicende di Orphen avranno degna conclusione solo quando il giovane avrà completato l'intera triade di avventure, per scontrarsi quindi col mostro finale
Innegabile, quindi, é la cura offerta in tutto il background narrativo. Sebbene le storie saranno lineari, come tipicamente avviene con la grande maggioranza della produzione nipponica, il titolo avrà nel suo complesso una mole tale da non far rimpiangere la moltitudine di bivi e quest che costellano le produzioni gidierristiche occidentali